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-No! Ti prego! Non te ne andare!- gridò Asia alla figura umana di luce che intanto si allontanava nelle tenebre.
-La mia gente mi aspetta...- sussurró l'immagine dalla voce angelica.
-Non puoi lasciarmi così!- gridò nuovamente lei.
Ad un tratto, la figura umana si avvicinò alla ragazza talmente veloce che sembrò un fulmine in piena notte.
Saphira prese il mento di Asia tra le sue dita gelide e le fece puntare lo sguardo nei suoi occhi color ambra.
-Non posso restare con te, piccola... ti farei del male...- sussurró la rossa. Dopo di ciò, la sua immagine si trasformò: la luce che emanava divenne sempre più intensa, i suoi occhi divennero rossi, il suo sorriso divenne sporco di sangue, mentre la sua lingua passava sui suoi canini vampireschi e le carcasse degli animali che aveva appena ucciso comparvero alle sue spalle. La sua voce divenne una risata malefica che le fece rizzare i capelli e...

Asia si mise a sedere sul letto di scatto, grondante di sudore e con Grays che la guardava in cagnesco per averla svegliata.
L'immagine di Saphira che assumeva le sembianze di un vampiro le vorticava ancora nella testa con orrore.
"Era solo un incubo... solo un incubo" si ripeteva cercando di calmarsi.
Era da tanto che non si svegliava in quel modo, che non faceva brutti sogni. Ancora con l'affanno guardò verso il letto di Mary, illuminato dalla luce della luna, e provò un grande senso di vuoto quando si rese conto di non avere sua sorella al suo fianco.
-Perché tu, Mary e Saphira mi nascondete la verità? Cos'è Saphira? Il mio inconscio mi gioca brutti scherzi... non può essere una succhiasangue cattiva- sussurró Asia a Grays che intanto aveva iniziato a fare le fusa. Lanciò un altro sguardo al letto di sua sorella -E soprattutto... dov'è Mary?-
In tutta risposta, la gatta saltò giù dal letto e andò ad acciambellarsi al chiarore della luna, sul letto dell'altra sorella.

Ad un tratto, una voce toccò la mente di Asia "Sto bene. Sta' tranquilla" le disse.

•••

La mattina seguente era lunedì ed Asia, mezza assonnata e pensierosa, era alla fermata insieme a Saphira che, anche di lunedì mattina, era piena d'energia da far invidia.
Il sole splendeva nel cielo e un venticello fresco soffiava leggero; Asia, ripensando all'incubo, osservò per un attimo interminabile le mani di Saphira che intanto giocherellavano con una foglia secca che ad ogni tocco ritornava un po' più verde, rinasceva.Asia osservò incuriosita la trasformazione e Saphira la lasciò fare fin quando la foglia non divenne completamente verde. "Devo scoprire chi sei o cosa sei" pensò Asia rimasta con gli occhi sgranati per quello che aveva appena visto.

-Che strana la tua pelle: è talmente chiara che luccica al Sole- disse Asia.
Saphira sussultó, buttò la foglia ormai verde a terra e si mise le mani in tasca -Già...- rispose.
-Ma tu sei sempre stata strana... a volte vorrei sapere veramente con che essere ho a che fare, chi sei. Sai, questa notte mi è tornata in mente quella strana serata sul tetto di casa mia, quel bagliore che emanavi e quel salto che hai fatto, impossibile per un umano...- dichiarò Asia mentre Saphira rimaneva attonita da tanta veemenza chiedendo- Secondo te, cosa sono?-
L'autobus arrivò, le ragazze vi salirono su e, come al solito, dovettero rimanere in piedi per mancanza di posti a sedere.
-All'inizio l'ho detto a Mary, ma lei mi ha risposto dicendo che ho riletto troppe volte Twilight- rispose Asia.
-E quindi? Spiegati meglio.- alzò un sopracciglio Saphira.
-Secondo me...sei una vampira-
Saphira scoppiò in una fragorosa risata -Posso somigliare, ma ti posso assicurare che non sono una di loro... sempre se esistono...-
-Lo so, è stupido che io creda ancora alle storielle che servono per spaventare i bambini, ma è l'unica cosa che mi è saltato in mente...- sospirò lei -Non sai cosa darei per scoprire chi sei veramente.-
-Tu cerca di vincere la scommessa e poi ne riparliamo- ridacchió la Rossa. Asia sbuffó.

Una scommessa aliena.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora