-Chi sei?- gridò Mary, mentre si avvicinava alla luna.
-Non importa chi sono. E poi già mi conosci, non serve che io ti dica chi sono- rispose il piccolo esserino che poco prima l'aveva chiamata.
Da lontano non si vedeva un granché, solo una luce azzurra che avvolgeva l'essere che aveva appena parlato schioccando qualcosa. Man mano che lo spirito di Mary si avvicinava con circospezione, poteva iniziare a scorgere qualche dettaglio in più: delle zampe possenti che terminavano con minacciosi e lunghi artigli, un becco lucido e arcuato pronto a ridurre in brandelli la sua preda; esso era sormontato da due occhi grandi e bronzei, minacciosi e rassicurati allo stesso tempo. Si avvicinò di più e così Mary distinse il suo corpo ricoperto di piume marroni, le sue ali giganti, la sua coda bianca e la sua testa del medesimo colore.
L'aquila era avvolta in un bagliore azzurro, uguale a quello di Saphira, e si trovava appollaiata sul bordo di un cratere lunare.
Appena l'anima di Mary le fu di fronte, fluttuando a mezz'aria sopra la superficie della luna, ecco che lo strano rapace aprì le sue grandi e bellissime ali, producendo il suo grido di battaglia stridulo che riecheggió in tutto lo spazio. Il corpo di Mary sulla terra fu percorso da un brivido. Dopo questo stravagante saluto, l'aquila rimase impettita e fiera, in attesa.
Gli artigli dell'aquila andarono a piantarsi nel braccio di Saphira, ma lei non fece neanche una smorfia di dolore.
-Ragazze, vi presento Shiva!- esclamò la Rossa.
-Aspetta... ma tu sei...- iniziò a dire Mary insicura, mentre nella sua mente i ricordi fluivano senza sosta, andando tutti a finire alla visita fatta alla casa di Saphira, nel bosco. "L'aquila più bella che io abbia mai visto" pensò Mary.
L'aquila si impettí, chiuse gli occhi e, chinando la testa, si fece accarezzare dalle sue due nuove amiche, nonché Asia e Mary.
Si, ora ne era più che certa -Shiva? Sei tu? Sei l'aquila di Saphira?- le chiese.
-Era ora! Ce l'hai fatta a riconoscermi, eh? Si sono io!- rispose Shiva.
- Scusami... è che... è strano vederti qui, che parli... in quel bagliore. Ti consideravo un normale rapace che, come tutti gli animali terrestri, veniva influenzata dalla presenza di Saphira- disse Mary.
L'aquila produsse tre versi rauchi che Mary interpretò come una risatina - Come già sai, Saphira è un'aliena, abitante di IcePlanet426, ed è venuta sulla terra per aiutare tua sorella, giusto?- disse Shiva
-Giusto- rispose Mary.
-Beh, Saphira è in grado di parlare agli animali terrestri e normali tramite la telepatia e loro capiscono alla perfezione il suo linguaggio, anche se, all'inizio, sono sempre un po' spaventati dal contatto della sua mente con la loro. Con questo sistema, ha detto alla tua gatta Grays di svegliare te o Asia quando vi veniva a trovare sul tetto di casa vostra; ha dato delle istruzioni al cavallo di Laura, Romeo, per non far cadere la sua amazzone, ed è così anche che è riuscita ad accarezzare l'intoccabile cavalla grigia, Nessie, durante il vostro pomeriggio al maneggio-
-Oddio Shiva, non c'avevo proprio pensato a tutto ciò. Mi ero solo accorta del comportamento della mia gatta in sua presenza. E tu invece, che ci fai qui? In carne ed ossa, poi...- le chiese Mary mentre si sedeva al suo fianco.
-Saphira ha dato la Sostanza trasferente anche a me per vedere che fine avevi fatto e per farti tornare; per questo oggi non è venuta con Asia a far visita al tuo corpo con la scusa che doveva riordinare casa. Sai, stai facendo preoccupare tutti laggiù, specialmente Saphira.-
-Non è colpa mia se nessuno mi ha detto come si fa a ritornare!- rispose Mary con stizza.
-E scommetto che, in tutti questi mesi, tu non hai fatto altro che cercare una soluzione, no?- chiese l'aquila sarcastica.
Dal fantasma di Mary partì uno sbuffo di luce - Ho fatto solo un giretto nell'Universo! È così bello! Come avrei potuto perdere un'occasione del genere? Sarebbe stato il mio più grande rimpianto se non l'avessi fatto-
Shiva gracchió a mo di risata -Lo sapevo! E Saphira cosa ti aveva raccomandato?-
-Di non farlo-
-Appunto, complimenti-
-Sai Shiva, preferivo quando non parlavi-
- Ah! Io ho sempre avuto il dono della parola! Non sono mica una stupida aquila terrestre! Anche io vengo da IcePlanet426, e, grazie ai Giorni delle scelte il mio uovo ha fortunatamente incontrato Saphira-
-Cosa sono questi Giorni delle scelte?- chiese Mary, sempre pronta ad assorbire informazioni di questo genere.
-Sono i giorni in cui noi animali scegliamo i nostri compagni di vita. In pratica, tutti gli animali del nostro pianeta nascono da delle uova, indipendentemente dal fatto che siano mammiferi, rettili o anfibi.
Un uovo può rimanere chiuso per secoli o addirittura millenni prima che la creatura che è al suo interno, di cui non si conosce né la specie né il tipo d'animale che nascerà, non sceglie l'abitante con cui legarsi per tutta la vita. Il nostro governatore allora,per evitare il disordine e la loro rottura, tiene tutte esse conservate nel suo palazzo, che tu hai avuto la fortuna di visitare, e in questi due particolari giorni, tutti gli abitanti di IcePlanet426 vengono fatti passare davanti a tutte le uova. Il mio uovo si è schiuso non appena si è ritrovato Saphira di fronte - spiegò l'aquila.
-Wow! E come funziona questo tipo di legame?-
- È il legame d'amicizia e d'amore più forte che ci possa essere. La mente della creatura e dell'alieno sono legate: ogni pensiero, emozione, sensazione, dolore mio lo prova anche Saphira e viceversa; possiamo parlare telepaticamente se vogliamo e anche condividere i ricordi. Siamo inseparabili ed infatti l'ho seguita sulla Terra.-
- Inseparabili? Ora sei distante da lei- precisò Mary.
-Solo perché l'abbiamo deciso insieme: il suo tormento per te era anche diventato il mio. Ora siamo più vulnerabili: se io muoio in questo viaggio, morirà anche lei e viceversa. Non abbiamo modo di proteggerci a vicenda come quando stiamo vicine o comunque sullo stesso pianeta-
-Oh mi... mi dispiace, non lo sapevo- si scusó Mary vedendo che la voce di Shiva stava iniziando a tremare e la sua fierezza andava a scemare.
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Una scommessa aliena.
General FictionTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...
