• Il viaggio •

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Saphira:
Stiamo arrivando

Mary:
Va bene. Sono arrivati anche i miei genitori. Come faremo?

Saphira:
Tranquilla. Si vedrà.

Mary:
Va bene. Sbrigati. Sono in un'ansia tremenda.

Saphira bloccò lo schermo del suo cellulare e, mettendoselo nella tasca dei jeans, scese dal pullman seguita da Asia.
Quel pomeriggio, dopo la scuola, il cielo era nuvoloso e malinconico proprio come l'umore della ragazza dal caschetto che quel giorno aveva visto Viola e Nicolas intenti in un bacio. La sua fitta allo stomaco aumentava ogni volta che ci ripensava e non se la sentì né di mangiare né di parlare. Una reazione un po' esagerata a parer mio.

Mentre percorrevano la strada del ritorno, Saphira si spazientì - Dai,Asia! Non si può stare così per un ragazzo!-
-Non é per il suo fidanzamento... Oddio, anche per quello, ma... Ma le cose che mi ha detto mi hanno fatto male e poi... Quella fesseria che stavo facendo e lo spavento che ho fatto prendere a Mary...- disse a voce bassa Asia.
-Già. Non hai ancora imparato a farti scivolare tutto addosso...- rispose Saphira.
-É stato un idiota a trattarmi così... o forse me lo merito...-
-Io te l'avevo detto che non era il tuo tipo e che mi stava antipatico...-
Asia ci ripensò su e stette in silenzio per un po', poi disse - Forse hai ragione... Forse quella cotta era l'unica cosa a cui mi aggrappavo in mancanza di altri sogni...-
-E la piscina? Non é un tuo sogno arrivare ad alti livelli?- chiese Saphira.
-Non più. Ormai ho mollato tutto.- sospirò -Sono davvero così instabile? E se ieri non ci fosse stata Mary a fermarmi?-
-Devi solo fissarti di meno sulle cose.-

Parlando, le due arrivarono davanti a casa di Asia che chiese alla Rossa -Farai i compiti con noi?-
-No, Asia. Devo solo parlare con Mary per spiegarle una cosa di biologia- mentí, mentre entravano in casa.
Vennero invase da un profumo di vaniglia e accolte da un ambiente luccicante e per fortuna le ragazze avevano già mangiato nel fast food di fronte la scuola: era un peccato sporcare tutto da capo.

-Siamo noi!- salutò Asia.
Rossana era in salotto a guardare la sua telenovela preferita ed esclamò -Ciao ragazze!- poi c'era Cristiano che, guardando accigliato il PC davanti a sé sul tavolo della cucina, chiese -Ciao! Saphira oggi studi qui?-
-No, signore. In realtà sono venuta a dire una cosa a Mary riguardo la verifica di biologia che dovrà fare domani- mentì nuovamente.
-Va bene!-

Mentre Asia era andata in cucina, Saphira era rimasta nel salone (in cui c'era Rossana) che faceva anche d'ingresso all'abitazione. Proprio in quel momento, Mary scese precipitosamente dalla scalinata che portava al piano superiore.
-Saphira!- gridò e la prese per mano, la trascinò su per le scale, la fece entrare nello studio e, chiudendosi la porta alle spalle, si sedette sulla sedia con un'aria molto, ma molto agitata -Allora cosa devo fare?- chiese.
-Innanzitutto ti calmi- le disse Saphira mentre si toglieva lo zaino dalle spalle e, poggiandolo sul tavolo, tirò fuori una siringa, un boccetta con la sostanza trasferente meno densa e un tovagliolino su cui poggiò tutto.
Mary inspirò profondamente per calmarsi (anche se non ci riuscì) e chiese - Non mi devi spiegare nulla?-
-Allora...- iniziò Saphira mentre preparava il tutto maneggiando, come se fosse un'infermiera con esperienza, la siringa e la boccetta -Appena te la inietterò non sentirai niente. Ci vorranno due minuti prima che la sostanza entri del tutto in circolo , dopo ciò, sverrai.
Ti sentirai rilassata, come se ti fossi tolto un peso di dosso ed in effetti quel peso è il tuo corpo. Sentirai una sensazione di separazione, come se uscissi dal tuo organismo e ti ritroverai in un batter d'occhio al buio, ma non ti spaventare: quando inizierai a muoverti rimarrai incantata dalla bellezza dei colori e della luce che l'universo emana-
-E da che parte dovrò andare? E soprattutto, come farò a muovermi se il mio corpo si trova qui?-
-Non ti preoccupare per la modalità che sfrutterai per spostarti perché é estremamente facile: visto che nello spazio ci sarà solo la tua anima, ti basterà solo pensare per muoverti e, se ci pensi, é anche più facile di quando controlli il tuo corpo con gli impulsi elettrici del cervello, pensando anche al fatto che la tua anima non ha bisogno di ossigeno per circolare tra i pianeti. Sarai un fantasma, tutto qui- rispose Saphira alla seconda domanda per poi darle le indicazioni da seguire - Per quanto riguarda la strada da prendere invece è un po' più difficile ma non impossibile.
Allora, appena sarai nello spazio verrai letteralmente invasa da sensazioni troppo strane per un' umana quindi, appena ti sentirai pronta, comincia a procedere verso la destra del sole, ma non avvicinarti troppo, altrimenti ti autodistruggi, e prosegui fino alla fine della nostra galassia, scandita da uno sciame di comete.
Una volta superata la Via Lattea (cioè la nostra galassia) prosegui dritta fino a quando non troverai il Pianeta Verde che, appunto, lo riconoscerai dal suo colore brillante.
Passagli accanto , svolta a destra e tira dritta fino a quando non troverai la stella di GDL901 riconoscibile dalla sua grandezza e dal suo bagliore argenteo ed in fine, superandolo, gira a sinistra e prosegui fino a quando non trovi il mio pianeta: quello fatto di ghiaccio e gelo- concluse Saphira.
Dopo averle spiegato la via da percorrere, la Rossa iniziò a fargliela ripetere fino a quando Mary non se la imparò a memoria perfettamente.
-Non ti spaventare per la velocità che assumerai: sarà normale visto che dovrai percorrere distanze che si misurano in anni luce. Anzi,sarai più veloce della luce stessa - disse Saphira -Sei pronta?-
Mary, un po' sbiancata in viso e un po' tremante, si alzò la manica della sua felpa -Pronta- rispose.

Una scommessa aliena.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora