Intorno ad Asia c'era una folla che la stava deridendo. Di nuovo. Ma questa volta lo scenario era diverso: tra la folla c'era Saphira, Valerio, i suoi genitori, sua sorella Mary e tutte quelle persone a cui voleva bene. Ridevano, la umiliavano. Era sola.
Presa dalla disperazione, tra le lacrime, girò le spalle a tutti e cominciò a correre. All'improvviso, davanti a lei, comparve Viola, il suo tacco ad ostacolarla, il terreno sotto le mani sanguinanti. Era caduta e la folla era pronta ad assalirla -No!No!No!- cominciò a gridare Asia proprio mentre questa iniziò ad avvicinarsi.
-Asia, svegliati! Calma!- cominciò a gridare una voce famigliare da lontano.
Asia si mise a sedere sul letto di scatto, sgranò gli occhi e ritornò nella realtà dall'incubo, tutta sudata ed impaurita.
Guardò la sveglia: ore 3:15. Sapeva già che sarebbe stata l'ennesima notte insonne.
-Shh,Asia. Era solo un incubo- disse la voce accanto a lei.
-Oh, Mary!- abbracciò sua sorella minore che si era inginocchiata ai piedi del suo letto per consolarla -scusami, ti ho svegliata ancora!- sospirò, pensando a tutte quelle notti in cui l'aveva svegliata nello stesso modo, facendola sentire uno zombie al mattino.
-Si può sapere cosa ti prende?- chiese Mary.
Asia sbrogliò l'abbraccio, permettendo a sua sorella minore di sedersi al suo fianco, sul suo letto. Rimasero per un po' in silenzio finché Grays, la loro gatta, non sbucó da sotto l'armadio spaventata. Le due sorelle ridacchiarono mentre la gatta si sedeva accanto a loro tutta attenta a ciò che accadeva.
-Non volevo spaventarti- disse Asia, accarezzando la testolina della sua amata gatta che non riusciva ad abituarsi all'agitarsi della sua padrona nella notte (visto che dormiva sul letto di Asia).
-Allora? Ora che c'é anche Grays, vuoi dirci cos'hai?- insistette Mary.
Asia alzò gli occhi e guardò sua sorella valutando se si poteva fidare. Le fece promettere di non dirlo a nessuno e così iniziò a raccontarle tutto, sfogandosi un po', con le fusa della gatta come sottofondo.
Mary era una tipa veramente strana: amava i capelli corti dai colori più disparati (infatti aveva un lato della testa rasato mentre il resto dei capelli, che le arrivava un po' più sotto la mandibola, era rossa e vapososa); le piaceva indossare i suoi occhiali verdi e neri che le incorniciavano gli occhi castani. Al contrario di Asia, Mary adorava i vestiti che le ricordavano maggiormente lo stile militare e quello hip hop, quindi non impazziva molto per le gonne, amava le scarpe sportive con la zeppa interna.
Aveva un carattere più coraggioso ed estroverso di quello di Asia. In pratica, era tutto il contrario di sua sorella maggiore: ad Asia piaceva la voce rilassante di Max Pezzali, mentre a Mary la voce ed i ritmi delle canzoni di GionnyScandal o di altri rapper, ma non negava che a volte ascoltava anche la musica di sua sorella maggiore; ad Asia piaceva mangiare cose salutari mentre Mary preferiva dolci, cioccolate e cibo nello stile del McDonald's; Asia preferiva il mondo della musica, mentre Mary adorava quello dell'equitazione e così via.
L'unica cosa che le accumunava era l'amore per il nuoto.
Avevano un bel rapporto, nonostante quell'anno di differenza che non importava un granché.
-Quindi il tuo problema,tutto sommato, é il fatto di non sentirti accettata? Solo per quella caduta e per qualche insulto- chiese Mary quando Asia finì di raccontare.
-Si- ammise Asia.
Mary, in tutta risposta, ridacchiò.
-Cosa c'é di tanto divertente?!- si alterò Asia.
-Niente. Solo che ti stai preoccupando per niente!- rispose -insomma, guardati! Sei carina, hai un bel fisico, magari ce l'avessi io...-
-Basta smettere di mangiare schifezze..-la interruppe Asia sorridendo.
-Si lo so, ma sorvoliamo.Non é mica colpa mia se a me piace mangiare. Dicevo... Sei carina, forse un po' rompipalle, ma tutto sommato stai benone se solo smettessi di comportarti da psicopatica! E poi, se ti avessi vista cadere, prima di aiutarti a rialzarti, mi sarei messa a ridere anch'io- disse Mary.
-Gentile come sempre...- commentò Asia.
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Una scommessa aliena.
Ficción GeneralTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...
