Erano le 18:00 del sabato successivo e Saphira stava a casa di Asia, la quale era in crisi su cosa avrebbe indossato quella sera.
-Cosa mi metto?! Vestito lungo? Vestito corto? Pantaloni strappati? Maglietta larga? A maniche corte?! Aiutoo!! Non ho niente da mettere! E almeno tu, invece di startene lì seduta ad accarezzare Grays, aiutami!!- scleró Asia, mentre estraeva dall'armadio ogni cosa che le capitava fra le mani.
Saphira, seduta sul letto, con Grays sulle gambe, rideva e ciò faceva arrabbiare ancora di più la ragazza in crisi -Perché ridi? Saphira, aiuto...- le disse quasi supplicandola.Saphira, avvolta nella sua tuta elegante nera e con i suoi capelli lunghi e rossi avvolti in uno chignon, si alzò dal letto posando la gatta a terra e si diresse verso l'armadio di Mary, chiedendo -Come mai tutta questa agitazione?-
-Come mai?! Dobbiamo andare in città e io non sono ancora pronta!- rispose lei.
-Sei sicura che la causa sia solo questo? O è dovuta alla presenza di qualcuno tipo... che ne so... Johnny?- rispose la rossa mentre le proponeva un vestito e delle scarpe di Mary.
-Ehm...- sorrise lei -Probabilmente si- affermò timida.
-Lo sapevo- rise Saphira -Allora ti perdono. Dai, su: prova questo-
-Ma non posso! È di Mary!-
-Sono sicura che sarebbe piú che contenta di prestartelo se conoscesse la causa-Asia indossò il vestito, il quale era ricamato in pizzo per tutto il corpetto che avvolgeva perfettamente la sua vita e poi scendeva morbido e leggiadro in una gonna di seta che arrivava un po' più sopra del ginocchio. All'abitino color corallo erano abbinati dei tacchi bianchi anch'essi decorati in pizzo.
-Wow...- sussurró Saphira , mentre Asia si ammirava allo specchio.
-Certo che ho messo su qualche chilo...- commentò Asia.
-Ma sta' zitta! Stai benissimo!-Sul telefono di Asia arrivò un messaggio: era lui.
Da: Johnny
Mettiti qualcosa di comodo, magari evitando gonne e tacchi: ho una sorpresa per te.Ad Asia crollarono le braccia e Saphira, dopo averlo letto, disse - Grazie Johnny: tempismo perfetto-
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Erano le 19:00 e finalmente tutti erano a casa di Johnny ad aspettare Francesco: un compagno di scuola che ancora Saphira non conosceva. Asia glil'aveva descritto come un tipo molto, anzi troppo simpatico con un debole per la musica classica; le aveva detto anche che aveva un aspetto inusuale ed insolito .
A proposito: Asia, alla fine, optò su dei pantaloni neri ed eleganti, accompagnati da una camicetta bianca e da delle scarpe non troppo alte. Il tutto era abbellito da degli accessori color oro.
A casa di Johnny si respirava già un clima festoso: Valentino e Valerio non finivano più di ringraziare Johnny, il quale non perdeva di vista Asia che stava parlando serenamente con Saphira.Ad un certo punto, qualcuno suonò il campanello.
-Vado io- disse Saphira che, quando aprì la porta, si sentì qualcosa di strano nel petto, come se il suo cuore avesse cessato si battere per un bel po': Francesco, il compagno di scuola che ancora lei non conosceva, aveva la pelle scura, colorata da un'abbronzatura non naturale fatta con chissà che cosa, giusto per coprire quel leggerissimo bagliore che la sua pelle ancora emanava, nonostante fosse stata ricoperta da quel qualcosa, forse una crema o un fondotinta. Il bagliore lievissimo che solo Saphira con la sua vista acuta riusciva a vedere, le era famigliare. Indossava le lenti a contatto marroni, ma ai bordi dell'iride si poteva vedere una piccola linea viola che rivelava il vero colore dei suoi occhi che entravano in contrasto con i sui ricci biondo platino.-S1026...- sussurró lui, riconoscendola.
-Hollydir...-rispose lei.
I due si fissarono per un secondo interminabile.
-Ehi, Francè!! Entra! Sei il benvenuto!- gli interruppe fortunatamente Johnny, alle spalle della ragazza.
-Johnny, amico mio!- andò ad abbracciarlo Francesco oltrepassando Saphira ancora imbambolata sulla porta, sconvolta.
Il nuovo arrivato salutò Asia e Valerio e si presentò a Valentino e Saphira (anche se, con quest'ultima, già si conosceva).
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Una scommessa aliena.
Ficción GeneralTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...