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-Tesoro, come mai così pensierosa?- chiese Rossana a sua figlia maggiore.
-Mmm...niente- rispose distrattamente Asia, mentre si avviava verso la casa di sua nonna, affiancata da Mary.

Era arrivata la vigilia di Natale e, come vuole la tradizione, la sera della vigilia si passa a mangiare e a giocare a tombola con tutti i famigliari.
La famiglia entrò nella grande sala dedicata al cenone natalizio (di cui la nonna era lo chef, ovviamente) e vennero accolti dai parenti molto calorosamente, già seduti a tavola. Mancavano solo loro. Iniziò così il Natale: quelle giornate un po' magiche, quelle giornate in cui le antiche tradizioni vengono riesumate, come i pupazzi del presepe. Quelle giornate in cui ci si ritrova con tutti i nostri cari, oppure ci manca da morire qualcuno.

Asia, in quei giorni di festa, fece veramente molta fatica a mangiare perché, non volendo offendere le nonne, si ingozzava di cibo (non sto qui a descriverlo, altrimenti non finirei piú. Sapete le nonne come sono. Sappiate che era tutto buonissimo a parer mio) e da qui che lei prese la fiscale abitudine di pesarsi ogni mattina, quasi per l'ossessione di quei due o tre chili che é normale prendere in questi giorni di festa. Asia era anche molto distratta ultimamente, tanto che sua madre, vedendola fissare il vuoto, doveva far schioccare le dita davanti ai suoi occhi e chiederle -Mi stai ascoltando?!- e lei rispondeva di si, mentendo.
In realtà, quella canzone le aveva fissato in mente le parole "fuori dalla realtà" che la portavano a pensare a Saphira e a quel suo aberrante bagliore azzurro. Nella sua mente stava elaborando qualcosa di strano.

Arrivò la notte di San Silvestro. Quattro, tre, due,uno... Ed ecco che tutti quanti vennero catapultati in un nuovo anno, in un nuovo capitolo della loro storia tutto da vivere.
Asia, presa dal brio dei festeggiamenti, dimenticò tutto per un momento e, costringendo Mary a ballare a ritmo di quella musica che loro cugino mise dalla sua piccola cassa Bluetooth, si divertirono da pazze, specialmente quando Mary inciampò nello strascico del vestito di sua zia (in pratica era un vizio di famiglia inciampare o scivolare in tutto). Asia, ricordandosi del gesto di Viola e di come si era sentita, aiutò Mary a rialzarsi, ma poi non riuscì a trattenere una risata visto che anche sua sorella stava ridendo per la faccia preoccupata di Asia.
"Pff! A volte vorrei essere come mia sorella..." pensò allegramente Asia, osservando il sorriso di lei. Venne invasa dalla speranza di un anno migliore.
Verso le 2:00 quando la festa era arrivata al termine, il telefono di Asia squillò dalla borsa argentata, che accompagnava perfettamente il suo vestito nero e quei tacchi un po' più alti del normale. Prese il telefono e,quando il display si accese, vide tre notifiche: la prima era una notifica di Messenger da parte di Johnny:

"Auguri di buon anno☺"

"Johnny?" pensò Asia, le sembrò molto strano ricevere gli auguri da un amico: a Natale non le gli aveva mandati nessuno, ed era ,anche essa, un'altra conseguenza del suo comportamento. Ricambiò gli auguri in modo neutro e distaccato, un semplice "Grazie anche a te."
La seconda notifica era di Whatsapp e... Erano gli auguri di Valerio. Asia ebbe un sussulto di gioia nel leggere quel messaggio:

"Buon anno. Ricominciamo. E ringrazia Saphira per avermi convinto"

"Cosa c'entra ancora Saphira?!" si chiese. Fu solo un pensiero passeggero perché, un secondo dopo aver stretto con una mano i due bracciali legati al suo esile polso, stava già digitando: "Grazie😥. Buon anno!"
E poi... Fu la terza notifica a lasciarla senza parole: un messaggio normale da parte di Saphira:

Una scommessa aliena.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora