•Un passato che ritorna•

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A quindici metri circa dalla barca, l'acqua tremolò ancora, si generò della schiuma e poi, da quella zona, uscì un essere che gridò strafottente -Oh,ma guarda chi si rivede: il giovane Capitano Kecevil Soulaxe! E la tua bellissima DragoNero, dov'è finita? La tua mammina te l'ha tolta? Ahahah...-

-Tu mia madre non la devi neanche nominare...- ringhiò minaccioso il Capitano, scoprendo i suoi strani canini aguzzi che nessuno aveva mai notato prima. Shiva e Mary non l'avevano mai visto così arrabbiato.

-E se no che mi fai? Mi butterai in mezzo agli squali elettrici?- chiese il vecchio pirata che era appena apparso dai fondali, e che ora si stava mantenendo a mezz'aria: il vecchio uomo apparteneva all'altra specie di abitanti che vivevano a Majur, cioè quella che, a differenza degli esseri come Soulaxe che avevano delle ali come angeli squamosi, possedevano invece una membrana alare che partiva dalle braccia e finiva per attaccarsi al tronco; quel vecchio così spavaldo aveva dei lunghi capelli castani striati di grigio raccolti in una coda bassa e lo stesso abbigliamento di Kecevil, composto da dei pantaloni larghi, da una cintura e da un falcione; la sua pelle pallida del torso nudo accompagnava l'azzurro pallido dei suoi occhi di ghiaccio. Non sembrava poi un tipo tanto minaccioso.

-Allora te le ricordi le tue sconfitte, Capitano Falcon Sworden,assassino e ruba-navi - disse Kecevil quasi in un ringhio.

- Certo, e mi ricordo anche il modo in cui ti sono rimasto impresso nella mente per far parte dei tuoi peggiori incubi- rispose in un ghigno Falcon.

Mary e Shiva guardavano tese la scena, senza sapere chi fosse, senza sapere con quale parte del suo passato Soulaxe stava facendo i conti ora. La Terrestre iniziò a temere uno scontro tra i due e, pur di proteggere il suo amico, si ritrovò con la sua sacca bianca tra le mani ad estrarre silenziosamente e con molta lentenza il pugnale che le aveva regalato Fiorven prima di morire. Rimase immobile, senza distogliere lo sguardo del pirata nemico. Anche Shiva era pronta ad aiutare Kecevil, ma per il momento si limitava a grattare i bordi della barca con gli artigli, reprimendo la sua curiosità e facendosi salire la rabbia per questo nuovo imprevisto.

Lo sguardo di Falcon si posò su Shiva e poi su Mary -Cos'è quella? Un'aquila?Ahahaha... neanche il tuo pappagallo ha voluto rimanere con te!- rise, Shiva si trattenne nel rispondergli a causa di Soulaxe che iniziò ad accarezzarla in testa sussurrandole -Fai finta di essere normale- così dovette sopportare quell'improvvisa tenerezza del capitano, chiedendosi come mai il vecchio non si fosse accorto ancora di Mary.

-Non dev'essere stato tanto bello quando ti ho tolto tutta la magia che avevi in corpo, eh Kecevil? Guarda a cosa ti sei ridotto: alle lanterne!- lo prese in giro Falcon indicando Mary.

Il nostro capitano rise di gusto vedendo che il suo rivale aveva scambiato Mary per la luce di una lanterna, visto che lui stesso in passato l'aveva privato parzialmente della vista e quindi, da lontano, non poteva scorgere molti dettagli - Mary, resta immobile: Falcon non può vedere che sei un fantasma da lontano, vede solo la tua luce...- sussurrò piano a Mary, la quale strinse di più il pugnale rendendosi conto che avrebbe potuto prendere alla sprovvista il nemico.

-Sai Falcon, come hai fatto a sopravvivere alle scosse che ti percorrevano a causa dei morsi degli squali elettrici? Eppure ti ho visto morire sotto i miei occhi, vicino alla pancia della mia DragoNero, dopo averti reso miope- chiese Kecevil in tutta calma.

-È stata Criro con la sua magia a salvarmi. Mi disse che Trolex aveva bisogno del mio aiuto come spia a Majur e così, quando lei venne a cercarmi, nascondendosi da Fiorven e Tark, mi trovò in acqua e mi salvò dagli squali...-

-Quella donna ha fatto più danni che cortesie- borbottò Mary a bassa voce, beccandosi un'occhiataccia di Shiva che intanto continuava ad essere accarezzata da Soulaxe.

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