Saphira stava facendo i compiti insieme ad Asia e Mary, sedute intorno al grande tavolo del loro studio.
Cristiano, quel giorno, si era veramente sbizzarrito a preparare il pranzo per le ragazze e sua moglie, tanto che il suo intento di far mangiare di più Asia andò a buon fine e, finalmente, poté scrivere una nota positiva sul suo quadernino. "Forse il merito é di Saphira" pensò il padre, mentre osservava le tre ragazze ridere e mangiare insieme.
Rossana, notando che sua figlia maggiore mangiava la stessa porzione di pasta al ragù di Mary, si rincuorò e, dopo aver finito, si mise a pulire la cucina canticchiando una dolce melodia aiutata da Cristiano.
Anche Mary e Saphira videro piccoli miglioramenti in Asia come ad esempio che gli incubi erano meno frequenti o che a scuola partecipava di più alle lezioni.
Serene, tutte e tre stavano lì a studiare: Saphira dava ripetizioni di fisica ad Asia, e Mary stava ripassando la trama dei Promessi Sposi ad alta voce per andare bene all'interrogazione del giorno dopo -Allora... Arrivò Don Rodrigo che...no, aspe' era Don Abbondio...- sospirò pesantemente -Non ce la farò mai!- Riaprì il quaderno -Ok, ok, manteniamo la calma e ricominciamo- così continuò a ripeterla finché non la seppe talmente bene che Saphira le dovette dire - Ok. L'hai imparata. Ora smettila perché finiremo col sognarcela questa notte...-
Passò un'altra ora. Saphira e Mary finirono i loro compiti e ora stavano solo aspettando che finisse Asia.
-Allora? Ora possiamo andare a casa tua?- chiese Mary, impaziente.
-Aspettiamo tua sorella,dai- rispose Saphira.
Le due si misero ad osservare Asia che si stava affrettando a scrivere le ultime cose.
In realtà, i miglioramenti di Asia erano dovuti alla presenza sia di Saphira sia di Valerio, ma anche un po' di Mary: i tre la facevano sentire meno sola da quando avevano deciso di collaborare per quella specie di scommessa. Sapeva che poteva contare su qualcuno e questo la confortava.
-A che stai?- chiese nuovamente Mary a sua sorella.
- La vuoi smettere? Mi metti ansia... Ho quasi finito- rispose Asia seccata senza alzare gli occhi dal quaderno.
Rimasero in silenzio per un po' finché Mary non schioccò con vigore le dita sussurrando -Ho un'idea-
Saphira la guardò accigliata perché non riusciva mai a prevedere ciò che avrebbe combinato quella ragazza dopo quelle parole e questo la spaventava. Quella frase, da chiunque le stava accanto e la conosceva, veniva decifrata come "Si salvi chi può".
Dopo qualche minuto, anzi secondo, Mary sventolò in faccia alla Rossa un foglio diviso in due colonne, intitolate rispettivamente "Love" e "Hate".
Saphira alzò un sopracciglio -E quindi?-
-Ricordati della scommessa, cara Saphira- fece Mary, cercando di imitarla, mentre Asia sbuffò facendo svolazzare la sua frangetta.
-Scriveremo nella colonna "Love" i nomi delle persone che dimostrano di voler bene ad Asia, mentre sotto ad "Hate" quelle che le ne vogliono di meno. Semplice. Giusto per ufficializzare, mettere nero su bianco la vostra scommessa e vedere chi vincerà- spiegò Mary.
-Ottimo- disse Saphira.
-E naturalmente scrivere "Hate" e "Love" in italiano ti sembrava brutto,no?- chiese sarcastica Asia.
-The English is cool- rise Mary.
Saphira intanto inizió a scrivere i nomi corrispondenti alla colonna "Love":
Rossana
Cristiano
Questi furono i primi due nomi, quelli dei genitori delle ragazze: essi amavano le loro due figlie; vedendo i strani comportamenti di Asia cominciarono a preoccuparsi sul serio, cercando di dialogare di più con lei: la consolavano, le permettevano di sfogarsi. E questo valeva anche nei confronti di Mary, ovviamente. Quelle due persone, alle quali le due sorelle dovevano dire "grazie di tutto", facevano molti sacrifici per vedere le loro due figlie serene; per le ragazze erano fonte d'amore, di saggezza ed esperienza; facevano qualunque cosa pur di vedere Asia e Mary felici e, per questo amore incondizionato, i loro nomi dovevano per forza rientrare in questa categoria.
Saphira continuò a scrivere:
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Una scommessa aliena.
General FictionTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...
