Il corpo di Shiva giaceva immobile e freddo sul vasto spazio erboso, sul retro dell'ospedale. La pioggia batteva forte ed erano già arrivate le tre del pomeriggio...quasi l'ora di staccare la spina.
-No! No! No! Shiva!- urlava Saphira mentre correva, coi vestiti bagnati, verso la sua aquila ormai morta.
Nel frattempo Mary era scesa dal collo di Shiva e ora la guardava inerme piangendo "Non può essere andata...no. Shiva... fa che è uno scherzo...".
Ma scherzo non era e il corpo dell'aquila stava perdendo man mano il calore.-Shiva, no! Rimani con me!- si disperava Saphira, mentre cercava in tutti i modi di abbracciarla -Cosa ti abbiamo fatto?...-
"È colpa mia..." pensava Mary, immobile vicino al corpo della sua compagna d'avventure.La tempesta continuava ad incombere su di loro,lampi e tuoni si susseguivano come se stessero testando fino a che punto possa arrivare la loro potenza; la pioggia non dava segni di voler cessare, ma la magia data a Shiva dai Saggi Magici volò via dal suo corpo con un guizzo di luce. Il corpo del rapace ritornò piccolino e della vecchia mole non rimaneva altro che l'impronta bruciata sull'erba.
Saphira finalmente riuscì ad abbracciare forte forte quel corpicino spezzato e dalle piume sbruciacchiate, piangendo -Shiva ritorna... ti prego!- gridava tra i suoni dei fulmini, ma in tutta risposta successe qualcosa di incredibile: dal cadavere dell'aquilotta fuoriuscirono raggi di luce rossa, verde, arancione e nera, segno della magia rimanente dei Saggi Magici. Shiva all'improvviso sparì e nell'aria si librò il suo verso stridulo e felice, seguito da una melodia soave e piacevole, quella della sua mente che superò i boati ringhianti di fulmini e saette. Al suo posto però, sulle spalle di Saphira, comparvero delle ali marroni, uguali a quelle di Shiva, ma a misura di bipede.Saphira rimase a guardare il cielo con le mani al petto, inginocchiata a terra -Addio, mia piccola compagna e grazie- gridò. La Rossa si alzò da terra e ammirò il dono che le aveva fatto Shiva prima di scomparire per sempre. Con quelle ali enormi e luccicanti dietro la schiena, a Mary ricordava Kecevil.
"Wow sono bellissime..." pensò la Terrestre, mentre iniziava a sentirsi sempre più debole "... sarà forse per il trambusto del viaggio... o per la morte di lei...non doveva andare così..."
A questo punto Saphira si girò a guardare Mary: la Rossa non era cambiata molto da quando l'umana aveva lasciato la Terra, eppure erano passati mesi. Anche sotto la pioggia indossava vestiti estivi, ormai zuppi d'acqua come i suoi capelli rossi.
-Oddio Mary!- gridò.-Saphira...- la salutò lei.
-No Mary! Non anche tu! Vola!- iniziò ad urlare Saphira.
-Ma stai impazzendo per caso?!-
-Mary ti hanno staccato la spina! Stai morendo!-
Mary si guardò l'estremità delle mani: stava scomparendo.
-Oh no...- la attanagliò la paura.-Mary vola! Settimo piano, stanza quattro-
La Terrestre non se lo fece ripetere due volte, anche se la debolezza iniziava a farsi sentire e le sue dita era quasi del tutto scomparse.
Volò più veloce che poteva verso il grigio edificio innalzandosi sempre di più fino al livello del settimo piano.
In quei minuti sperava con tutta se stessa che il suo giovane cuore fosse abbastanza forte da resistere ancora un po'. Le passò davanti tutta la sua vita: dal ricordo della sua migliore amica all'asilo fino alla prima volta in sella ad un piccolo pony, il suo primo giorno in una scuola superiore, il suo primo quattro in disegno tecnico, la sua prima volta in piscina, la sua vittoria nelle gare sociali di nuoto, il suo viaggio nell'universo, Jedy, Pedif, Kiofna, Umorarn, Dedia, i giganti maledetti, Shiva, Saphira e Kecevil.La coscienza le disse "Non ce la puoi fare!" appena lei si ritrovò sul balconcino del settimo piano, con la vetrata di fronte ad ostacolarla. Poi rammentò che la promessa che aveva fatto a Kecevil. "Sono un fantasma giusto? Posso passare attraverso le cose qui sulla Terra" ed infatti così fece.
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Una scommessa aliena.
Fiksi UmumTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...