• Pace e paure •

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Driiin! La sveglia tuonò nei timpani delle due sorelle, stordendole. Grays era sgattaiolata fuori dalla stanza qualche ora prima.
"Che palle!" esclamò Asia tra sé, spegnendo quell'odiosa sveglia. Le due si alzarono, si vestirono, fecero colazione con Cristiano e Rossana e prepararono le ultime cose pronte per correre verso le fermate. Le solite ritardatarie.

-Asia, prendi i cracker!- gridò suo padre dalla cucina, proprio mentre Grays, entrando dalla piccola botola fatta apposta per lei nella parte bassa della porta, iniziava a miagolare forte per ottenere i suoi amati croccantini mattutini.
Corse in cucina, prese i cracker -Mamma! Grays ha fame! Noi andiamo! Ciao!- gridò, prendendo il libro di italiano che Mary aveva dimenticato sul tavolo e, passandolelo al volo, le due uscirono di casa, correndo verso le due fermate differenti che l'avrebbero portate alle due rispettive scuole, in due paesi diversi, ma vicini.

Asia cominciò la sua classica camminata a passo veloce mattutina. Era certa che si fosse dimenticata di fare qualcosa: si fece un elenco mentale, ma non le venne nulla in mente.
"Oggi incontrerò Saphira" pensò distrattamente anche perché, dopo la notte passata tranquilla in un sonno profondo, l'ansia di quell'incontro si era attenuata.

Dopo la pioggia notturna, il cielo si era schiarito, lasciando spazio ad un azzurro e ad un Sole che scioglieva lo strato superficiale di tutta quella neve che si era deposiatata in quei giorni: faceva ancora troppo freddo per farla sciogliere del tutto, quindi il manto bianco l'avrebbero visto per un altro bel po'.
Asia procedeva spedita verso la sua destinazione: anche quel giorno rischiava di perdere il pullman. Finì di percorrere il breve rettilineo della strada più trafficata del suo paese e poi svoltò nella stradina alberata in cui, ogni tanto, cadeva una manciata di neve dai rami appesantiti.

Girò a destra per percorrere l'ultimo tratto che la divideva dalla fermata, quando distrattamente poggiò il piede su una parte di strada ricoperta di ghiaccio scivoloso. Barcollò bruscamente, anche per il fatto che lo zaino pieno zeppo di libri la sbilanciò e, poco prima che facesse un'altra caduta, una mano guantata l'afferrò con una forza incredibile, affondando nell'imbottitura del parka di Asia. A sua volta quest'ultima cerco di reggersi con l'altra mano sul muro di un'abitazione di quella strada.

Riuscì a non cadere grazie all'aiuto di quella ragazza e a tornare sulla parte di strada sgombra.
Delle ciocche eleganti e ramate, una risata delicata e gli occhi color ambra incastrarono il loro sguardo in quello degli occhi verdi.

-Grazie... Saphira? Che cavolo ci fai qui?- chiese acida Asia, meravigliata.
-Cosa credi che stia facendo sulla via che porta alla fermata? Vado a scuola no?- rispose sorridendo.
-Ma sei tu?- face Asia, visto che dopo quello che aveva constatato quella notte, non sapeva più a cosa credere o meno.
-Non mi riconosci più?- rise lei.
-Beh, dopo la notte sul tetto ne ho il pieno diritto, non credi?-
-Già...- rispose Saphira -Devi smetterla di cadere sempre, sai?-
-Già, perché io mi diverto a cadere- rispose sarcastica sempre con quel filo d'acidità.
-Abbassa la corazza Asia, noi due abbiamo fatto una scommessa-
-Pff!- sbuffò lei menefreghista -Tanto vincerò io, e tu dovrai dirmi tutto su di te...-
-Non credo proprio...- ridacchiò Saphira.

Si era fatto tardi e le due accelerarono. Asia faceva fatica a mantenere il passo di Saphira, tanto che lei se ne accorse sorridendo -Scusami- e rallentò un po'.
-Tranquilla, colpa mia- la rassicurò Asia facendo trasparire "l'Asia dolce" di una volta, tanto che si meravigliarono entrambi: era da tanto che non reagiva così... Così dolcemente.
Asia si spaventò in un primo momento "Cavolo sto cedendo! Credo che tutti quei dolci mangiati durante le feste mi abbiano fatto male! Tutti quei zuccheri mi hanno "addolcificata"! Cavolo! Questa mattina non mi sono pesata!" ora le era venuto in mente cosa, quella mattina, non aveva fatto. Le venne un nodo in gola come se il non pesarsi la mattina fosse un peccato gravissimo.

Una scommessa aliena.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora