Quel giorno Asia, dopo scuola, andò in ospedale, dopo aver fatto una breve sosta a casa per lavarsi, cambiarsi i vestiti e prendere i libri che le servivano per fare i compiti del giorno dopo, visto che ormai si era abituata a farli lí. Saphira doveva essere già da Mary, anche perché a scuola non era andata.
Una volta arrivata con suo padre, i due entrarono nell'ascensore ed automaticamente Cristiano spinse giù il tasto del piano numero 7, il piano ospedaliero di Mary. Non dissero una parola, erano avvolti nei loro pensieri ed entrambi sentirono nell'aria una strana tensione che faceva prevedere che, presto, sarebbe successo qualcosa di non piacevole.
Uscirono dall'ascensore e mentre Asia si dirigeva verso la stanza di Mary, Cristiano si fermò un attimo al distributore nella sala d'attesa.Arrivò nel corridoio, ma Asia non trovò nessuno. Dov'erano sua madre e Saphira? Avrebbero già dovuto essere lì anche se erano le 15:00 e in reparto non c'era anima viva.
Si avvicinò alla stanza di Mary e, proprio mentre stava per afferrare la maniglia, ecco che la porta si aprì e da lì uscirono Saphira e Rossana che, piangendo, si sorreggevano a vicenda seguite dai volti frustrati del dottor Fortis e della sua assistente. In quel momento arrivò anche Cristiano che esclamò - Santo Cielo! Cos'è successo?!-Rossana si addossò al marito che l'avvolse in un abbraccio, mentre con lo sguardo chiedeva spiegazioni al dottore. Saphira, a testa bassa e con il viso nascosto tra i capelli rossi e ondulati, piangeva.
- Oggi Mary ha avuto una specie di arresto cardiaco, ma fortunatamente siamo intervenuti in tempo. La situazione però é diventata più faranginosa di prima...- il signor Fortis chinò il capo e continuò - Mary é mantenuta in vita solo dalle macchine, però... C'é il trenta percento di possibilità che lei si riprenda. Non ci resta che sperare. Signori, vi prego di venire nel mio studio per spiegarvi la faccenda in modo più dettagliato- il dottore si avviò e i due genitori lo seguirono, lasciando Asia e Saphira da sole.
Asia sentì i suoi singhiozzi, ma era ancora sconvolta dalla notizia per parlare: ultimamente la sua fitta allo stomaco si faceva sentire più spesso.-Saphira...- sussurrò Asia appena si riprese, con un tono che ostentò la sua sorpresa nel vederla così abbattuta.
Saphira alzò la testa e, quando lo fece e le sue ciocche si spostarono, Asia, su quel viso contratto, non vide normali lacrime, ma lacrime di luce. Lo so, é difficile da immaginare, ma credetemi, Asia vide che Saphira piangeva luce blu, proprio come il suo bagliore.
-Cosa ho sbagliato?- chiese la Rossa che immediatamente corse via (in modo normale, altrimenti avrebbe attirato troppo l'attenzione). Non capendo il senso di quella domanda, Asia cercò di fermarla, ma non ci riuscì perché andò a sbattere contro Valerio che era appena arrivato, dicendo - Ehi! Cosa sta succedendo?- e, dopo avergli spiegato la situazione, Asia si tuffò tra le braccia del suo amico, sussurrando -Non ce la faccio più, Vale...-
Lui la strinse più forte.•••
I giorni passarono monotoni e lenti e così arrivò Febbraio...
Johnny era in camera sua con la TV accesa: anche oggi si era promesso che avrebbe studiato domani. Non gli piaceva per niente la scuola in cui andava, anche perché l'avevano scelta i suoi genitori per lui. I suoi si erano fissati che, da grande, avrebbe dovuto fare l'avvocato come suo padre, suo nonno e il suo bisnonno prima di lui. Era la tradizione di famiglia, peccato che loro figlio amava il mondo automobilistico e avrebbe voluto lavorare per una azienda importante...magari per la Ferrari; per il momento però era solo un ragazzo steso sul suo letto, con i suoi skinny strappati, la sua amata felpa e i suoi sogni rinchiusi sotto quel ciuffo biondo.
Un pensiero in quel momento lo esasperava: gli occhi verdi e tristi della nostra Asia. Ogni giorno, da un mese a questa parte,Johnny aveva sentito che sua sorella era in ospedale e ,molto probabilmente, la tristezza nei suoi occhi era dovuta a quello. Non sapeva il perché, ma quella faccina e quegli occhioni lo mandavano in fissa. Voleva fare qualcosa per lei, ma cosa?
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Una scommessa aliena.
Ficción GeneralTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...