-No Lucifero, non farlo- dico disperata.
-Devo Lilith, devo farlo per noi due, devo farlo, se vuoi un futuro con me- dice, per poi scomparire davanti a me, senza neanche darmi la possibilità di replicare.
-Noo- dico in un urlo, un urlo che fece tremare l'intero inferno.
-Signorina Lilith, qualche problema? – dice Caronte, diventato ormai il mio migliore amico.
-Oh, Caronte, per fortuna che sei qui- dico fiondandomi tra le sue braccia –Lucifero ha deciso di andare sulla terra- sono in lacrime.
-Sulla terra? E perché mai sua maestà l'avrebbe fatto?
-Ti dirò un segreto, ma tu devi promettermi che non ne farai parola con nessuno- Caronte annuisce e mi ascolta. Gli dico che Lucifero in realtà è stato ingannato da Michele, che con l'aiuto di un demone è riuscito a far espellere Lucifero dal paradiso, riducendolo a ciò che è oggi, ovvero uno psicopatico con la doppia personalità, e che c'è una profezia. Lui capisce il mio disagio e sa come aiutarmi.
-Il re ti ha dato i suoi stessi poteri, giusto? – annuisco –Potresti usarli per ciò che ha fatto lui, potresti andare sulla terra e spacciarti per qualcun altro, anche se so che lui ti riconoscerà per certo.
-Ciò che mi stai dicendo è assurdo Caronte, ma voglio farlo, per lui, per la nostra futura famiglia- dico sorridendo.
-Bene, ti darò una mano, solo devo avvertirti, i tuoi poteri sono deboli rispetto a quelli del signore degli inferi, e molto probabilmente ci sarà qualche problema nel trasferimento del tuo corpo in quel mondo.
-Non m'importa, voglio solo aiutarlo. Mi raccomando, sorveglia l'inferno come farebbe Lucio, non farti mettere i piedi in testa da nessuno, tu sei il migliore in questa gabbia di matti, governali bene, so che dovrai svolgere due lavori contemporaneamente ma so che ci riuscirai- gli lascio un bacio sulla fronte e schiocco le dita.
Qui è buio e fa freddo, sento solo dei rumori. E poi una voce.
-Meeelaniee- è buio non vedo nulla. Chi è Melanie?
-Meeelaniee- dice la voce sempre più vicina.
-Chi parla? – dico con voce dura.
-Meeelaniee.
Mi alzai di scatto dal letto. Avevo fatto un altro incubo. Mi guardai intorno per vedere un Evan spaventato davanti a me.
-Ho parlato di nuovo – dissi mettendomi una mano sulla fronte.
-Melanie, io credo che Lilith voglia uscire fuori.
-È solo nella mia testa, non preoccuparti- dissi sorridendo.
-Lei prenderà il sopravvento e tu non esisterai più- disse facendo scorrere una lacrima sul suo volto.
-È solo una voce Evan, non preoccuparti, facciamo colazione? – dissi saltellando in tutta la stanza.
-Io mi preoccuperei se fossi in te, ma ora non voglio pensarci, andiamo a magiare- disse poco convinto e mi seguì in cucina.
Finita la colazione chiesi gentilmente ad Evan di portarmi in biblioteca, avevo bisogno di fare alcune ricerche. Anche se sapevo molto sugli inferi e su Lucifero, avevo bisogno di più informazioni sul paradiso e gli angeli. Certo avrei potuto chiedere ad Evan e Azrael, che, molto probabilmente, ne sapevano di più sull'argomento, ma mi limitai a prendere alcuni libri.
-Sei sicura? Guarda che io ne so molto di più, e sicuramente lì ci sono solo frottole e non troverai ciò che ti serve- disse con superiorità, ma cosa mi potevo aspettare da Lucifero.
-Si, ho bisogno di questi libri, perché in realtà non so bene cosa sto cercando, e magari leggendo troverò delle risposte, poi se non saranno abbastanza esaustive chiederò a te, oppure ad Azrael- quando dissi quel nome la bibliotecaria mi guardò male.
-Io ne so molto di più su quest'argomento di Azrael, conosco gli angeli meglio di lui- disse Evan, continuando a scandalizzare la bibliotecaria. Cercai di trattenere le risate.
-Non fare il geloso, sai che siamo solo amici- dissi riprendendo i libri e uscendo dalla biblioteca, guardando poi indietro per fare l'occhiolino alla bibliotecaria che si fece il segno della croce. Sbuffai in una risata.
-Stai ridendo di me? – chiese serio Evan.
-No, no, la bibliotecaria stava ascoltando il nostro discorso e- Evan mi prese per le spalle prima di farmi finire –La bibliotecaria cosa? – fece sconvolto.
-Stava ascoltando- mi bloccò di nuovo senza farmi finire –Gli umani non possono sapere della nostra esistenza- disse mettendosi le mani tra i capelli e camminando avanti e indietro disperato.
-Non credo che lo dirà a qualcuno, e anche se dovesse dirlo in giro, non penso che le crederebbero, la prenderebbero per pazza e la rinchiuderebbero in manicomio, o forse sarà proprio lei a chiedere una stanza per Crazywood Madhouse- dissi ridacchiando.
-Non si chiama così- fece lui alzando gli occhi al cielo – Weawerwood's Madhouse.
-È più divertente il nome che gli ho dato io, qua i posti si chiamano tutti così, Weawerwood's High School, Weawerwood's Library- dissi indicando l'edificio dietro di noi.
-Già, il sindaco è molto fantasioso- disse in una risata.
Evan decise di prendermi la mano, era un po' che non lo faceva, il che mi fece arrossire, non c'ero più abituata, non ero abituata nemmeno più ai suoi baci, quelli veri, non quelli che mi dava di fronte ad Edmund solo per infastidirlo. Stavo pensando che magari era anche il caso di andare oltre, ma volevo tenerlo ancora un po' per me, pensai che avrebbe cambiato idea e non sarebbe partito per il paradiso, non mi avrebbe lasciata sola, saremmo stati insieme per sempre, per l'eternità.
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The light bringer || Lucifer #wattys2018#
ParanormalTutto può cambiare, tutto può essere svelato, puoi credere di avere una vita assolutamente normale. In realtà la tua vita è tutto meno che normale, scoprirai te stessa, scoprirai il tuo destino, il tuo passato, scoprirai cose di te che non avresti m...