Mi girai sentendo quella voce.
Era in un angolo, un ragazzo tra i venticinque e i trent'anni, alto, moro, abbastanza magro ma palestrato.- chi sei? - domandai scorbutica.
Non avevo voglia di interrompere il mio allenamento per un bambino curioso.- ragazzina, vedi di calmarti-.
- non mi dici cosa devo fare, idiota-.
- calma, ragazzina- rise al mio tono autoritario.
- non. chiamarmi.ragazzina.- scandii parola per parola, a denti stretti.
- oppure? -.
- oppure te la vedrai male, vecchio! - sussurrai minacciosa.
- bene, mi piace il tuo caratterino.
Ti osservo da tutto il giorno, vengo spesso qui. Ho notato la tua tecnica d'attacco e di difesa, mi piace.
Vorrei proporti un accordo. -- neanche uno stalker lo farebbe, sei inquietante.
Dai, dimmi. Spara la cazzata- parlai acida, ma con un pizzico di curiosità.- vorrei proporti di entrare nel mio giro di gare corpo a corpo, per il mio team. Gare clandestine. Saresti interessata? -
- cosa ci guadagnerei io, oltre ai soldi? -
- notorietà e rispetto, ragazzina- sorrise sghembo
- okay, smettila o ti levo i bulbi oculari in due centesimi di secondo. Mi stai facendo ribollire il sangue belle vene, non è giornata.
Ci sto- iniziai ad innervosirmi.Il mio ragionamento era questo: se mi rendevo più nota anche nei combattimenti, riuscivo a trovare più in fretta i miei obbiettivi e allora, sarei potuta passare subito alla vendetta.
- sisi, okay- il suo sguardo vagava sul mio corpo, soffermandosi sul tatuaggio che avevo sul fianco.
L'avevo fatto a sedici anni, l'anno scorso. C'era scritto "believe in yourself" (NB: "credi in te stesso/a")
Me lo diceva sempre mio padre, quando credevo di non riuscire a sopportare un giorno in più senza la presenza si mamma al mio fianco.- credo che quel tatuaggio abbia ragione, McLauren. Credi in te stessa ed entrerai nel mio team. Dovrai superare solo una prova: se riesci a sopravvivere sul ring con il mio ragazzo migliore, entrerai; al contrario, se dovessi morire o perdere i sensi per i colpi subìti, non potrai entrare. Tutto chiaro? - disse serio
- si.
Quando e dove? - chiesi.- fra quattro giorni, il luogo dell'incontro te lo diremo noi il giorno stesso, per questioni di sicurezza. Tieniti pronta, però. Voglio averti con me. -
- capito. Ora ciao. - uscii dalla zona pesi ed entrai in quella fitness, dove per un'ora e mezza feci esercizi misti, tra resistenza e rafforzamento di muscoli addominali e molti esercizi per le gambe.
Uscita dalla palestra si erano fatte ormai le cinque di pomeriggio.
Corsi a casa, collezionando più multe per eccesso di velocità io, che chiunque altra persona vivente in dieci anni.Arrivata a casa parcheggiai l'auto in garage. Appena raggiunsi -dalle scale interne- la porta al piano terra collegata al piano -1, Queen e King iniziarono ad ululare, chiamandomi.
Inutile raccontare la fine della serata: io sommersa da loro due, loro che mi uccidevano di baci e tre individui con la pancia piena di cibo sul lettone che dormivano profondamente, messi in posizioni inimmaginabili.
* Spazio autrice *
Scusatemi da morire, in questi giorni non ho avuto la possibilità di scrivere, ero sommersa dai compiti.
MA eccomi qua con un altro capitolo.
Che ne pensate? Vi piace?Baci, lety♥
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la ragazza ribelle|| Letizia Venturi
ActionQuando l'odio e la sete di vendetta si incontrano, automaticamente si attraggono. Non possono fare a meno l'uno dell'altra. Lui alimenta lei. Lei alimenta lui. Ma se succedesse lo scontro fatale? Se si creasse come un altro tipo di bomba atomica, ma...