capitolo 21

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{capitolo corto, ma fatto per ringraziarvi per i 10k di views. Vi amo, grazie di cuore. Sono super felice}

-- mi faresti un ultimo favore, Ally? - disse prima che sparissi dietro la porta.

- Si, certo. Dimmi. - mi avvicinai a lui.

- Dormi con me, stanotte. -

- Perché, Luke? - mi sedetti sul letto.

- Perché vicino a te mi sento al sicuro e adesso un po' di sicurezza mi serve. E poi, dai McLauren, ti tenta parecchio l'immagine di dormire con un figo del genere accanto. - disse indicandosi.

- zitto Luke. Zitto prima che ti spari all'altra gamba. -

- okay leonessa, calmati. Allora? Mi faresti quest'ultimo favore prima di tornare ad odiarci a morte? - mi guardò con lo sguardo che implorava compagnia ed aiuto

- okay, ma non ti voglio avere nella mia metà del letto. Siamo intesi? - dissi mentre prendevo una canottiera smanicata, dei pantaloncini che usavo come pigiama e l'intimo pulito.

- Ora vado a farmi la doccia. Quando sarò di ritorno, tu dovrai già essere addormentato. -

Entrai in bagno e mi chiusi dentro. Mi lavai velocemente i denti e mi spogliai dai panni sporchi e sudati. Il box doccia era ricoperto di un leggero strato di vapore acqueo e condensa che faceva appannare i vetri dandomi la possibilità di disegnarci sopra come facevo quando ero bambina.

Un cuore, quattro omini stilizzati e una casetta. Ecco cosa rivelava il vetro disegnato.

L'acqua iniziava a scottare sulla mia schiena nuda, ma me ne fregai.

- Ally, sei dentro da venti minuti! Che ti succede? - urlò Luke dalla camera

- zitto e dormi, imbecille. - gli urlai di rimando.

Insaponai energicamente i capelli con uno shampoo al cocco esageratamente buono e dopo due lavaggi passai al corpo.

Cocco e vaniglia di confondevano nella grande stanza, beandomi del loro profumo mentre mi asciugavo e indossavo i vestiti.

Dopo mezz'ora in bagno ritornai in camera, trovando un Luke probabilmente addormentato.

Con delicatezza mi adagiai sul letto, cercando di non svegliarlo. Mi misi di spalle alla sua figura, tirando fuori la pistola dal comodino come di mia abitudine per la notte da quando ero entrata nel giro. La prudenza non era mai troppa.

Trovai una posizione comoda in cui dormire e dopo due minuti sentii il mio corpo circondato da un muscoloso braccio.

- che fai, Luke? - gli domandai

- zitta e dormi, Ally. - pronunciò con voce roca dal sonno.

- 'Notte, Smith. Ti odio. - mi accoccolai meglio tra le sue braccia.

- buonanotte, McLauren. Ti odio anch'io- disse, mentre sentivo il suo fiato caldo solleticarmi il collo.

Mi addormentai con un sincero sorriso sulle labbra, convinta che il giorno dopo avrei ammazzato Luke per aver invaso la mia metà del letto.

la ragazza ribelle|| Letizia VenturiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora