capitolo 39

2.6K 103 29
                                    

Percorremmo un paio di corridoi e dopo aver passato decine di stanze ci ritrovammo in un posto lontano dal sembrare anche per sbaglio un'uscita d'emergenza o un'entrata di servizio.

L'aria si fece pesante, il corpo il Luke premeva sul mio per dimostrare la sua presenza dietro di me.

Feci un paio di passi verso un qualcosa che sembrava essere simile ad una camera da letto ed entrai con il biondo al seguito. Tirai un sospiro di sollievo quando finii di controllare la stanza senza trovare nessuno; eravamo finalmente soli.

Forse per l'emozione o magari per la paura, corsi tra le braccia di Luke, beandomi del suo dolce e unico profumo, stringendolo fino a sentire i suoi lamenti per il dolore.

- Ho avuto così tanta paura...- dissi guardandolo negli occhi

- sono qui, piccola. Non ti libererai di me così facilmente, lo sai- mi sorrise dolcemente, ridacchiando.

Senza pensarci, presa dall'impulso di sentire il suo gusto, unii le nostre labbra causando un'esplosione del mio stomaco. Luke appoggiò le sue morbide mani sui miei fianchi, guidandomi dolcemente verso il letto cercando di appoggiarmi sul punto meno impolverato possibile.

Avvicinò i nostri corpi facendo percepire il calore che emanavamo in quel momento senza staccare un secondo le sue labbra dalle mie.

Le sue grandi mani vagavano senza meta per il mio corpo, scoprendolo, mentre io affondavo le mie nei suoi perfetti capelli biondi, cercando di avvicinare il suo viso ancora di più verso il mio.

- ragazzi, chiudete almeno la porta- rise una voce, facendoci staccare spaventati.

- Topo..- sussurrai al capo della gang- la ferita del proiettile è guarita? Ti ha fatto tanta bua? - lo presi in giro, ricordandogli il colpo da me sparato che gli era penetrato nella spalla mentre eravamo in chiamata con Luke.

- oh no, il tuo, McLauren? - sorrise malvagio

- tutto a meraviglia, ora grazie, noi ce ne andiamo baby- gli feci l'occhiolino, alzandomi dal letto e prendendo la glock

- oh, voi non andrete da nessuna parte, baby, sei finita nella nostra trappola- si avvicinò a noi

- no, no, no, un'imboscata no eh- sussurrai in modo che solo Luke potesse sentirmi.

- tranquilla piccola, ricordi? Non succederà nulla di brutto- mi sorrise dolcemente, accarezzandomi la mano libera. Raggiunse anche lui la sua arma e tolse la sicura, pronto a difenderci.

- ora, o restate qui tranquilli per il resto della vostra vita, o verrete uccisi nel tentativo di scappare. Cosa scegliete? - disse il Topo

- amo i piani B, sai no, sono sempre i più adrenalinici, quelli che non sceglieresti per primi per i troppi rischi, quelli che hanno più probabilità di ucciderti, che di salvarti. Sei d'accordo, Luke? - dissi

- si Ally, assolutamente. - mi prese la mano, facendomi capire che sarebbe stato con me ad ogni mia scelta, giusta o sbagliata.

- bene, perfetti ragazzi, uscite da questo posto- la risata maligna del capo risuonò nella stanza; poi sparì dietro la porta.

- bene, Luke, usciamo da questa topaia- camminai verso la porta, ritrovandomi nel corridoio

Troppo silenzio, troppi respiri sospesi, troppo strano.

Un proiettile mi sfiorò la nuca, facendomi rientrare in stanza alla velocità della luce, mentre Luke invocava qualche Santo per aiutarci.

Sotto tiro non si esce senza ferite, sotto tiro non si esce vivi.

Portai Luke dietro il letto, cercando di ripararci dai colpi usando il materasso e qualche oggetto di fortuna trovato per caso.

- Non volevate uscire, piccioncini? - rise il Topo, avvicinandosi alla porta

- si, e vedrai come usciremo, Topo. Sai, effetto sorpresa, assi nella manica, cose da furbi che tu non potresti mai capire- lo presi in giro

- l'ultima volta che mi hai sfidato, ti sei trovata con un proiettile dentro la spalla. Vuoi riprovare, McLauren? - mi minacciò

- offerta molto invitante ma no, grazie-

- bene, allora farò a modo mio. ragazzi, non devono uscire da qui vivi, fate fuoco! - urlò, muovendo il braccio verso l'alto per incitare i suoi compagni

- oh cazzo- dissi buttandomi a pancia in giù, coprendomi la testa e facendo da scudo anche a Luke.

- okay piccola, se usciamo da qui vivi, ti sposo. - disse Luke

- ti pare il momento di fare battute? Che sei scemo? Non so se te ne sei accorto, ma abbiamo sette uomini che ci stanno sparando contro! - gli urlai contro impazzita, mentre lui rimase calmo

- sono serio, Ally. Se usciamo vivi da questa maledetta topaia, giuro sulla mia stessa vita che ti sposo-

Questa è la fine, forse.

Baci, lety❤

la ragazza ribelle|| Letizia VenturiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora