capitolo 5

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Con cinquantadue minuti di ritardo arrivai a scuola, di conseguenza entrai alla seconda ora.

Appena varcai la soglia dell'aula, la professoressa di matematica iniziò a sbraitare per il mio continuo ritardo

-Ha finito? - chiesi scocciata dopo una decina di minuti

-McLauren, come si permette di rivolgersi in questo modo a me, tua insegnate!?- urlò come un'assatanata

-Prof, per me potrebbe anche essere Obama, Justin Bieber, Raul Bova, Zac Efron, sto cazzo, ma a me non fregherebbe un cazzo visto che odio la sua materia-

-Subito in presidenza, signorina. Ma vedi un po' questa! - disse, mentre si alzò dalla sedia e iniziò a sbraitarmi contro

-signor sì, signore! - dissi ridendo, mettendo la mano destra sulla fronte come un saluto militante.

Ma chi ci sarebbe andato in presidenza? Io non di certo.

Appena uscita dall'aula, svoltai verso i bagni. Feci per entrare, ma qualcosa, o meglio, qualcuno, mi sbatté al muro, facendo uscire dalle mie labbra un gemito di dolore per la botta presa alla schiena.

Era Luke.

- Ma che cazzo di problemi mentali gravi hai? Mi hai fatto male! - urlai furiosa massaggiandomi la schiena.

- Brutta stronza, mi hai fatto mettere in punizione! Questa me la paghi! - disse furioso anche lui.

- Mi hanno dato aggettivi peggiori di stronza, Luke, che poi cosa succederebbe se anche bene fossi in punizione? Papà non ti dà più la paghetta? - risposi ridendo.

- Non metterti contro di me, McLauren. - cercò di intimidirmi.

Amico, sei tu che non sai che sono una ragazza peggiore di quello che ti ho fatto vedere e che sono già rispettata da metà dei trafficanti o ragazzi che corrono clandestinamente.

Afferrai il suo braccio più vicino a me, il destro, e glielo girai dietro alla schiena, spingendo, facendo pressione per procurargli dolore.

- Tesoro, sei tu che non sai contro chi ti sei messo. Come consiglio posso dirti questo: guardati bene alle spalle, ah, e non giocare con il fuoco, che ti scotti prima, che poi. Meglio capirsi subito, Smith. -

McLauren 1-0 Smith.

Strattonandomi riuscii a uscire dalla presa ferrea che aveva su di me, andando in bagno a rinfrescarmi, lasciando Luke ancora in corridoio immobilizzato e paralizzato per il fatto che una ragazza gli avesse risposto e l'avesse minacciato. Si vede che è tutto figlio di papà, che tutte le troie dell'istituto e fuori gli leccano il culo e che non è abituato ad avere una ragazza stronza che gli risponde a tono e che li tenga testa, anche quando ha torto e che non gli fa da puttana di turno e che rifiuta anche mentalmente, nei suoi sogni più proibiti di portarselo a letto.

Dopo mezz'ora tornai in classe tutta sorridente, mentre i miei compagni se la ridevano per la faccia della professoressa che mi fissava perché ero tornata tutta felice, quando si aspettava una faccia da funerale per la 'sgridata del preside'.

- Le sono mancata, proffe? - le chiesi sorridente.

- Per niente Ally- rispose

- Lucia, chiamami per cognome, non sono tua sorella-

- La stessa cosa vale per te-

- Ma io posso- risposi sfacciata provocando risolini di sottofondo.

Ad interrompere l'amorevole chiacchierata alunna-professoressa rompi palle, fu la campanella che segnalava l'intervallo, finalmente.

Mi avvicinai ai miei migliori amici che si erano incontrati al mio armadietto.

- Ciao ragazzi! - li saluti felice

- Ciao Ally- risposero in coro, manco cip e chop.

- Amica mia, gira voce che sei andata dal preside, di nuovo. - disse Lucas con uno sguardo severo, per sgridarmi.

- Amico, chi sarebbe andato in presidenza? - risposi, sorridendo sfacciata

- Sei sempre la solita, Ally. - disse ridendo, mentre si unì alla nostra risata anche Sophia.

E così passammo le ultime tre ore tra io che venivo buttata fuori dalla classe ogni tre per due, e le mie minacce di morte a chiunque si permettesse di mancarmi di rispetto.----------------------------------------------------------------------------

spazio autrice:

scusate se ci metto anni ad aggiornare, sorry.
come sta venendo la storia secondo voi? scrivetelo nei commenti, per favore.
ogni quanto volete che aggiorni? commento.

baci, Lety♥

la ragazza ribelle|| Letizia VenturiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora