"Tailors" dico al receptionist che sostituisce Jeremy nei suoi giorni di pausa.
"Questa è la sua cartella, lavora per il signor Jackson" dice con tono gentile porgendomi il mio lavoro.
Mi dirigo verso l'ufficio dell'avvocato leggendo la sua scheda. Trovo tra i miei fogli tutte le informazioni su quest'uomo e scopro che dovrò seguire un tirocinante che lavorerà per lui per un mese... con tutto il cuore spero di trovare lì dentro Niall.
Sulla stanza 23 trovo il nome O. Jackson. Busso.
Ripensandoci bene questo nome non mi è del tutto sconosciuto. Se non sbaglio c'è u certo Oliver Jackson che fa strage di cuori in tutto lo studio. Alto, moro, occhi azzurri e gran senso dello stile se non ricordo male i punti della descrizione accurata che Jeremy mi aveva rifilato non molto tempo fa.
"Avanti signorina Tailors" una voce simpatica mi accoglie e entro sfoderando uno dei miei sorrisi migliori.
Oggi ho messo delle ballerine, niente tacchi, motivo in più per sorridere.Alzando lo sguardo e fissando ogni centimetro del suo corpo arrivo a bearmi di quel bel faccino di cui tutti, ma proprio tutti, parlano. Tutti, ma proprio tutti, hanno ragione a sbavargli dietro.
"Buongiorno, come sta?" mi domanda sedendosi dietro la sua scrivania mentre gli porgo alcuni documenti che gli permetteranno di registrare il mio lavoro e valutarmi.
"Bene, signor Jackson. Felice di aiutarla oggi" MOLTO felice.
"Amo il suo spirito!" sorride... awwww "Ma dovrà aiutare un bel ragazzo come lei immagino. Ha saputo? Tirocinanti in vista!" scherza mettendosi gli occhiali. Non l'avrei mai detto, ma è pure più figo con quelli indosso.
"Eccolo qui, il nostro tirocinante... Università di Los Angeles" esordisce alzando la testa e beccandomi a fissare le sue labbra. Oops.
Bussano alla porta salvandomi da un sorriso disarmante. La mia nuova crush si volta verso la porta e si alza per accogliere chi ha bussato.
Fa che sia Niall, fa che sia Niall, fa che sia...
"Avanti signor... Styles"
E ti pareva...
"Buongiorno" il ragazzo entra mentre io mi alzo per fargli posto.
Non mi ha ancora vista.Ha un cappello che gli copre la maggior parte dei capelli. Un cappotto nero ed è vestito molto elegante.
Toglie il cappotto mentre il signor Jackson si alza per andare a stingergli la mano. Dopo qualche secondo anche il suo cappello se ne va rivelando dei capelli corti che mi fanno tremare le gambe.
Ha tagliato i capelli... ha veramente tagliato i capelli.
Si sistema la giacca nera e stringe la mano al suo mentore sorridendo.
"Styles, pronto ad imparare ogni singolo particolare" sorride dicendo questa frase come fosse uno slogan."Finalmente due ragazzi con la voglia di imparare!" esulta il mio superiore prima di voltarsi verso di me facendo voltare anche Harry "ma lasci che le presenti la ragazza che guiderà il suo percorso qui. Madeleine Tailors" mi presenta... ma non servono presentazioni.
Harry mi fissa imbambolato e rimane immobile
La camicia bianca è abbottonata per la prima volta e questi capelli lo fanno sembrare molto più serio e adulto. Mentre mi guarda non posso far a meno di abbassare lo sguardo imbarazzata.
"Wow, colpo di fulmine? Cosa sono questi sguardi ragazzi?" scherza la mia crush dando una pacca sulla spalla ad Harry che si sveglia nuovamente e sorride con falsa nonchalance.
"Allora, la signorina Tailors la accompagnerà per prima cosa a fare un piccolo tour dello studio, poi sarei contento se leggesse alcuni degli ultimi casi... Non ho intenzione di metterla subito a lavorare su cose di grande rilevanza. Se ha domande può ovviamente chiedere a me senza problemi, sarò fiero di aiutarla" conclude sorridendo mentre mi avvio verso la porta, pronta a portare il mio ex ragazzo a visitare lo studio legale. "Mi raccomando, presti ben attenzione alle nozioni che le daremo, suo padre conta molto su di lei." ecco, lo zampino del grande Desmond.
"Senz'altro, spero di renderlo felice con quello che faccio" sorride Harry. I due si salutano, il signor Jackson deve recarsi in tribunale tra mezz'ora e ci lascerà soli per la mattinata. Purtroppo.
"Non sapevo fossi qui, Maddie" mormora non appena usciamo dall'ufficio "te lo giuro, è stato mio padre a mandarmi qui e io non ne sapevo niente"
"Hai di nuovo stretto un rapporto con tuo padre?" domando curiosa
"No, lo faccio solo per mia madre... Non ce la fa più a litigare con lui a causa mia quindi sto cercando di essere un figlio migliore." spiega
"Questa è la portineria, ogni mattina dovrai prendere il tuo lavoro da questo ragazzo o da Jeremy." inizio "Sono felice che tu faccia questo per lei"
"Grazie, sto cercando di maturare" continua lui
"Il tagliarsi i capelli faceva parte del maturare?" domando. Se devo dire la verità sono molto delusa e malinconica per i capelli.
"Effettivamente sì.. Non ti piacciono?" chiede preoccupato
Mi restringo nelle spalle senza esprimere le mie sensazioni e continuo con la descrizione dello studio. Dopo poco più di venti minuti siamo di nuovo in ufficio e distribuisco ad Harry il suo lavoro prima di mettermi a spedire mail per conto dell'avvocato Jackson. Cavolo solo a pensare a quel bel faccino mi vengono i brividi. Okay, devo tenere a bada i miei ormoni... Ma è troppo bello.
Harry si mette nella scrivania di fronte alla mia, apre i fascicoli e inizia a sfogliarli frettolosamente. Dopo uno sguardo veloce di tutto il complesso di fogli torna alla prima pagina e la sua fronte si corruga mentre legge attentamente il documento.
Dal canto mio, inizio a spulciare i contatti sul computer dell'avvocato in cerca di destinatari per le email che dovrò spedire.
Dopo qualche ora di lavoro al computer gli occhi iniziano a farmi male e mi fermo per riposarmi un po'. Guardo la scrivania davanti a me dove trovo Harry concentratissimo sul suo lavoro che si tortura i ciuffi corti di capelli mentre stringe tra le labbra un lapis. Ben presto impugna la matita e si mette a sottolineare e appuntare informazioni in maniera frettolosa e compulsiva. La sua immagine mi tranquillizza come un tempo. Non mi serve nemmeno incrociare i suoi occhi per capire come sta. E so che sta male. Ma non quanto me. Sono troppo egoista a pensarlo?
"Che pensi?" Harry mi sveglia dai miei pensieri beccandomi mentre lo fisso.
"Sono solo stanca" minimizzo "Non ho dormito granchè negli ultimi 12 mesi" sorrido cercando di fare un po' di sarcasmo
"Scusa... mi dispiace" dice rammaricato abbassando lo sguardo e la voce. Non volevo farlo sentire colpevole, era solo per scherzare
"Dicevo per dire, non volevo farti sentire in colpa" mi scuso alzandomi e andando verso di lui
"Ma ho la colpa" sbuffa ridendo, come se avessi appena detto un'assurdità
"Ma non volevo pensarci adesso" sussurro toccandogli la fronte e scostandogli il ciuffo cortissimo dalla fronte. Chiude gli occhi al mio contatto e il mio cuore diventa poltiglia vedendo una lacrima uscire piano dal suo occhio.
Subito si riprende e mi sorride scusandosi. "Mi mancava.. scusa" dice asciugando la lacrima sfuggita al suo controllo.
I suoi occhi verdi sono limpidi più che mai e mi incanto. Un sorriso mi nasce spontaneo e non se ne va fino a che la mia coscienza non mi ricorda quello che mi ha fatto questo dannato ragazzo. Distolgo lo sguardo per guardare l'ora e mi accorgo che sono ben le 13:00 "Pausa pranzo.." mormoro andando a recuperare la mia borsa.
Siamo ancora entrambi rimbambiniti dal contatto di poco fa. Io sono ancora ferita, lui ancora rammaricato. Tra di noi c'è una faglia. Una faglia enorme e pericolosa. Ogni volta che proviamo a riattaccarla uno dei due piange e sente dolore. Ogni volta che ci separiamo però è peggio. Inizio a pensare che l'inferno debba essere più o meno simile alla mia vita.
Esagero? Probabile dai
Ginger🌹
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STARLET 3 - Choose Love [h.s] [COMPLETATO]
FanfictionCONTINUO STARLET2. Wish List "Ho paura poiché è notte, che sia un sogno soltanto troppo seducente e dolce per avere sostanza"