"Mio padre ha detto che questa mattina ha minacciato il capo perchè faceva strani discorsi su di te, gli ha versato del caffè addosso" racconta Gemma mentre mi aiuta a prepararmi per la serata
"Lui e la sua gelosia" sospiro
"Già, quando si tratta di te non può sentire ragioni" sorride. Vedendo il mio sorriso tirato si riprende e si mette davanti a me poggiando le mani sulle mie spalle. "So cosa ha fatto" confessa "La prima sera in cui è arrivato a New York vedevo che qualcosa era cambiato, per questo non mi feci scrupoli ad indagare su cosa fosse successo... non fu tanto difficile dato che mi abbracciò e si mise a piangere in meno di 30 secondi. Ha fatto una cosa orribile, a tratti imperdonabile... ma io vi vedo, vedo come state vivendo... e state vivendo male" abbasso lo sguardo e cerco di non scoppiare in lacrime come al solito "se devo dire la verità vi ho visti più felici in questi ultimi giorni, e guarda caso siete stati accanto per la maggior parte delle giornate tra il lavoro e gli amici" sorride facendo questa osservazione.
"Ma se penso a tutto quello che abbiamo passato e alla semplicità con cui ha distrutto ogni cosa" dico mentre gli occhi iniziano a pizzicarmi
"Perché non ricominciate da capo?" domanda come se fosse una cosa ovvia e scontata "Non potete voltare le spalle al visto chiaro amore"
Prometto che ci penserò ed intanto chiamo il signor Jackson per dirgli che non me la sento di andare, non dopo questa conversazione. Gemma mi ha detto che starà qui con me e ne parleremo quindi preferisco stare a casa.
"Maddie! Manca ancora un'ora, già pronta?"
"No beh..."
"Ah, te l'ho detto? Cambio di programma, la cena è annullata ma ho ordinato la pizza ed un buon film, dovevo farmi perdonare"
A questo punto non posso dire di no nonostante mi dispiaccia tremendamente. Gli dico che andrò da lui e spiego a Gemma la situazione.
"Sta attenta e domandagli cosa è successo stamattina con mio fratello" si raccomanda "sono sicura che non ha fatto una scenata per nulla"
***
Il signor Jackson è appena arrivato sotto casa mia con la sua audi nera. El e Val stanno alla finestra a guardarlo mentre scende, hanno intenzione di fare un loro giudizio su ogni suo piccolo particolare dal momento che l'ho descritto come un gran figo.
"Di che colore ha gli occhi?" mi domanda El non togliendo gli occhi dalla strada
"Azzurri" alla mia risposta seguono alcuni sospiri di ammirazione per il ragazzo seguiti da degli urletti per ogni volta che le due temevano di essere scoperte a spiarlo.
"Allora, mi raccomando, indaga" mi ricorda Gemma mentre mi porge la borsa
"Certo, voglio assolutamente sapere cosa è successo questa mattina" rispondo
"E divertiti..." ridacchiano le altre due guardando il mio capo come delle ragazzine arrapate
Saluto tutte e scendo. Non appena il ragazzo mi vede spalanca un enorme sorriso e si avvicina a me
"Ciao" dice in modo mooolto sensuale. Non mi aveva mai detto ciao... beh, "buongiorno", "buonasera", "a domani", "buon pomeriggio", "perché mi guarda?" Queste erano tutte cose che mi aveva detto almeno venti volte... ma mai ciao.
"Buonasera signor Jackson" lo saluto a mia volta sorridendo
"Oh, chiamami Oliver" sorride. Sotto questa luce, avendolo molto più vicino di prima, noto il suo piercing al sopracciglio. "Non posso tenerlo a lavoro, diciamo che ho come una seconda vita" mi fa l'occhiolino.
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STARLET 3 - Choose Love [h.s] [COMPLETATO]
FanfictionCONTINUO STARLET2. Wish List "Ho paura poiché è notte, che sia un sogno soltanto troppo seducente e dolce per avere sostanza"