37. Maddie

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Questo tubino nero mi fa un culo assurdo, me lo guardo allo specchio dell'ascensore da quando siamo saliti.
Gemma ha una conferenza stampa per l'apertura dell'atelier e mi ha chiesto di partecipare.

"Ehi" notando il mio sguardo assorto mi richiama all'ordine "stai bene?"

Si riferisce ad Harry. Me lo chiede da giorni e giorni e giorni. Tutti si aspettano che io crolli, che faccia come al solito ma non succede. Non succede nemmeno ad Harry. Ieri ho fatto un Facetime con Lou, Val e Liam, mi hanno detto che sono sorpresi dalla nostra tenacia. Vogliamo solo fare quel che è meglio per entrambi. Sto bene, so che anche lui sta bene quindi è okay.

Sorrido e annuisco quando le porte dell'ascensore si aprono mostrandoci un piano dominato dal bianco e dal grigio.

Christian Grey dove sei?

Il ticchettio delle nostre scarpe sul pavimento bianco fa voltare le receptionist che ci sorridono contemporaneamente in maniera quasi spaventosa.

"Buongiorno signorina Styles" la prima porge la mano a Gemma per voi voltarsi verso di me con lo stesso sorriso "signorina Tailors"

Ci introducono all'interno della stanza dove si terrà la conferenza. Io sto dalla parte degli intervistatori mentre Gemma si posiziona al lungo tavolo pieno di microfoni e bottigliette d'acqua.

Si iniziano a sentire i primi click delle macchine fotografiche dei giornalisti e che la conferenza abbia inizio.

Durante le interviste scopro cose che nemmeno io sapevo.
La cosa che mi stupisce di più però è che Gemma ha deciso di iniziare a fare anche da talent scout dopo la sua esperienza con me. Cerca designer e stylist, modelli e modelle per accrescere la sua società e non solo. La cosa la impegnerà non poco, ma crede nella sua carriera e sa che andando avanti le cose si faranno semplici, basta solo tener duro.

Quando parla di me tutta la stanza mi guarda e improvvisamente non so che fare. Imbarazzo totale.

Non è come fare foto o stare sulla passerella. Quando tutti ti fissano in questi casi non basta un'espressione accattivante. Non so dove mettere le mani, non so se sto sorridendo o facendo una smorfia in stile ho una strana paralisi alla bocca. Dice cose talmente carine che arrossisco e le ginocchia mi tremano.

"La signorina Tailors lavora con me da quasi un anno dopo aver fatto uno stage di qualche settimana nel mio atelier di New York. È il mio jolly, piena di risorse e sempre disponibile" mi si scalda il cuore mentre parla di me sorridente "non è solo una magnifica modella, è una designer impeccabile, una sarta straordinaria, grande lavoratrice e... quasi una sorella" una lacrima scende sulla mia guancia, Gemma mi guarda e ride vedendo la mia reazione.

Dopo qualche foto la conferenza si chiude. Salutiamo tutti e finalmente pausa.
Nella sala accanto c'è un buffet per tutti e ci viene chiesto di liberare la sala conferenze per lasciar posto a... D. O'Connel? Non so se ho letto bene il programma della giornata, mi pare di aver letto questo nome. Ma non è il cognome del personaggio interpretato da Zac Efron in 17 Again..?  La mia rubrica mentale delle domande intelligenti termina quando rivedo l'esatta scena di quando io e Gemma siamo entrati in sala stampa.

Un sacco di fotografi entrano nella stanza non appena usciamo, poi arrivano 6 uomini grandi e grossi vestiti di nero che scortano un ragazzo. Vedo i suoi capelli arruffati che spuntano dal cerchio delle guardie e lo seguo con lo sguardo per vedere di più ma con scarsi risultati.

A questo punto mi rassegno, mi volto verso il buffet e scopro con sorpresa che non posso mangiare niente. Che novità!

***

Gemma mi ha lasciata mangiare dei pasticcini alla carota, ne ho mangiati almeno 10 di quei cosini minuscoli anti grasso.
È l'ora di pranzo ed il mio stomaco inizia a brontolare, questi dolcetti non lo terranno a bada nemmeno un po'.

5 minuti fa, i ragazzi dell'altra conferenza si sono uniti a noi per mangiare. Gemma ha già fatto amicizia con qualcuno, l'ho vista appartarsi e far gruppo con delle donne vestite di tutto punto.

Io me ne sto qui, accanto all'uscita, vicino alle bevande, sperando di potermene andare presto.

Le gente entra nella stanza e non fa caso a me, che modella strana che sono, nessuno sa chi sono, nessuno mi nota... diciamo che al momento la cosa mi sta bene, ma se volesse dire che non faccio il mio lavoro bene?

Mentre queste domande mi affliggono due occhi si puntano su di me, ma sono incantata sui pasticcini e non me ne curo molto.
Qualcuno si avvicina alle bevande e continua a guardarmi costringendomi ad alzare lo sguardo.

Lo conosco!
È il ragazzo della festa! Quello troppo bello per essere gay!
I miei occhi si saldano sul suo bel faccino e mi sforzo di sorridere.

"Madeleine?" sorride prendendo un bicchiere d'acqua.

"Dylan?" lui è il Dylan della conferenza? Si! Riconosco i capelli disordinati... ma che lavoro fa?

"Pare che ci ricordiamo i nostri nomi!" esulta contento avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia come saluto "step successivo: che ci fai qui?" domanda bevendo un sorso d'acqua

"Sono con Gemma Styles" dico indicandogliela con il dito. Mentre si volta per cercarla nella folla ne approfitto per prendere un pasticcino.

Gli do un piccolo morso e cerco di placare il mio pancino.

"Quindi sei...?" domanda con la faccia più divertente di questo mondo.

"Sono una modella" rido vedendolo confuso. "Tu sei?"

Butta il suo bicchiere e si tocca i capelli arruffandoli ancora di più "pugile"

Pugile? Intende che questo bel faccino prende tanti cazzotti?

"Oh..." sono molto sorpresa a dire la verità. Un ragazzo gay, così tenero e angelico, che picchia persone per lavoro. Interessante.

Vedendomi smarrita sorride e cerca di illuminarmi "Sono famoso nel mio campo" spiega " pesi mediomassimi..."

Non capisco ancora.
Ride ancora.

Pensa bene a cosa dire e poi continua "facciamo che... i miei muscoli sono così forti da alzare un peso di 81 kg senza sforzi" ammicca

Rimango a bocca aperta pensando che io sollevo a malapena mia nipote dopo pranzo.
Riuscirebbe ad alzare quasi 2 Maddie... beh... quasi...

Il silenzio che si è creato tra noi due non è per fortuna pesante, infatti, Dylan è voltato verso la folla che non ci considera più e osserva tutto con attenzione.

"Da dove vieni?" domanda
"Los Angeles" finisco il dolcetto e butto giù tutto notando che non ce ne sono più "tu?"

"Vorrei dirtelo... ma questo posto lo odio e non vedo l'ora di scappare da questa gente. Mi hanno pure scortato per venire a bere un bicchier d'acqua... sono troppo impegnato a cercare una via di uscita per rispondere" i suoi occhi si affinano e lo vedo guardarsi incontro "tu vieni con me?"

Devo. Dirlo. A Gemma. Ora.

"Lo dico a Gemma" scappo velocemente da lei e le bisbiglio all'orecchio che mi assento per un po'. È troppo impegnata a parlare per poter ribattere quindi annuisce velocemente e mi lascia andare.

Torno da Dylan.
"Le guardie mi seguiranno anche in bagno" dice frustrato "tu esci da qua, io ti raggiungo fuori." promette

Faccio come dice. Salgo in ascensore e arrivo al piano terra. 5 minuti di attesa e lo vedo arrivare da dietro l'edificio.
La maglia sgualcita e i capelli ancora più scomposti.

"Dove andiamo?" domando quando si avvicina a me

"A pranzo" sorride in modo troppo carino.

Un pugile? Come è possibile?

Aspetta... Ha detto che mi porta a mangiare cibo. Cibo vero.

Diventeremo moooolto amici.

Più tardi scopro che il suo nome è Dylan O'Brien e non O'Connel... peccato. Lo adoro lo stesso.

Ginger

STARLET 3 - Choose Love  [h.s] [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora