40. Maddie

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"Ma non mie" sorride voltandosi verso di me. Mi prende una mano sul tavolo per smuoverla vedendo che sono impassibile.

Se non sono per lui...

"La piccola Maddie ha della fan!" mi canzona mentre le ragazze ci guardano ancora sorridenti.

Non ho idea di come comportarmi. Mi volto di scatto verso di lui.

"Che faccio?" domando a denti stretti come per non far sentire alle ragazze che sono impanicatissima.

"Sta tranquilla. Tu adesso mangi, finisci di fare le tue cose e poi, quando ti alzerai, le saluterai sorridente. A questo punto, se vorranno qualcosa, ti rincorreranno come delle forsennate fin fuori"spiega come se fosse l'iter per andare a fare la spesa al mini market.

Annuisco calma e cerco di non voltarmi più verso le ragazze nonostante senta il loro sguardo costantemente su di me.

Dylan aiuta di certo. Inizia a raccontarmi un sacco di cose sulla sua ex ragazza riuscendo a distrarmi.

Il cameriere ci porta il conto, tiro fuori il portafogli e sbircio quanto ho speso. Mentre cerco gli spiccioli vedo il cameriere riprendersi il conto con tanto di soldi e mancia.

"Ehi!" Dylan mette via il borsello nella tasca posteriore dei pantaloni cachi e sbuffa.

"Non crederai che ti faccia pagare"

Ma cos'è? Ho una scritta poveraccia in fronte?

"Siamo due amici che fanno colazione insieme, non puoi pagare solo tu" lo accuso "non è un appuntamento!"

A quelle parole alza la testa e sorride mordendosi il labbro inferiore e alzando le sopracciglia. Mi guarda intensamente.

È un appuntamento?

"Diciamo che va bene così, ormai è andata" chiude il discorso alzandosi seguito da me.

Cavolo! Mi sono dimenticata di salutare le ragazze.

Torno indietro velocemente e faccio capolino. I loro sguardi si illuminano quando mi vedono tornare e un sorriso mi viene spontaneo.
Che bello fare questo effetto a delle persone. Non le conosco, loro non conoscono me. Ma stanno sorridendo solo per la mia presenza.

Prima che possa minimamente pensarci mi ritrovo a camminare dritta verso di loro. Arrivata al loro tavolo sorrido.

"Oh mio dio sei davvero qui" dice la ragazza bionda diventando rossa come un peperone.
L'altra, con i capelli più corti e l'apparecchio ai denti mi si avvicina sorridente e mi chiede di fare una foto con loro due.

Dylan ci raggiunge facendo impazzire letteralmente le ragazze.
Non credevo di poter mai vivere una situazione simile. Tutto il locale ci guarda curioso e sento qualcuno dire "quella è la modella di Los Angeles" "ma lui non è quel bel ragazzone che fa boxe?"

Ci scattiamo la foto con le ragazze e restiamo un po' a parlare con loro fino a che le guardie di Dylan non lo trascinano via.

"Madeleine!" mi chiama una ragazza al bancone del cafè

Solo sentirsi chiamare per nome da uno sconosciuto è qualcosa di emozionante. Mi volto e noto il suo sorriso gigantesco.

Davvero faccio tutto questo effetto?

"Possiamo fare una foto per attaccarla nella bacheca?" la ragazza indica un pannello di plexiglas dove vi sono attaccate molte Polaroid con diverse star del cinema e della tv. Noto anche Dylan, deve averla fatta prima.

Annuisco e mi avvicino mentre la ragazza allunga la Polaroid ad un cameriere.

"Al tre dite cheese" Il conto alla rovescia inizia e sorrido. Sorrido per mille e mille cose.

***

"Oh mio dio ma hai visto!?!" non ci credo ancora "Mi conoscevano! Mi conoscevano sul serio!!"

Giriamo per le strade seguiti dalle bodyguard. Dylan non riesce a smettere di ridere vedendo come ho reagito ad un po' di fan. Dice che qualche fan è carino, una folla è qualcosa di eccezionale. E io voglio vedere la folla.

Egocentrica? Nah, solo molto curiosa e eccitata all'idea

"Ti va di mangiare qualcosa insieme oggi?" mi domanda cambiando discorso

"Devo andare in hotel, ho un sacco di impegni per la giornata" ricordo le parole di Gemma

"Beh, io non devo fare niente oggi, che ne dici se sto con te? Niente guardie. Cercherò di liberarmene" giura.

Dopotutto Harry, Louis o chi per loro hanno sempre assistito a tutto della mia vita da modella quindi perché no, non credo ci saranno problemi.

"Vieni in hotel con me, Gemma riuscirà a dissuadere le tue guardie dal seguirti. Ha grandi capacità" gli faccio l'occhiolino mentre voltiamo verso il mio hotel.

***

Il fotografo mi dice le pose da fare e mi posiziona come una marionetta di fronte al telo bianco che ho come sfondo.

È un servizio per la pubblicità di un profumo di Yves Saint Laurent.
Ho solo pianto un po' quando Gemma me l'ha detto. Solo un po'. Ho solo finito 3 pacchetti di caricatori di fazzoletti da 12. Già. Sapete già tutti che piango tanto. Non vi meravigliate, grazie!

Dylan ha riso quanto una iena ad ogni fazzoletto che impregnavo di lacrime di contentezza e ad ogni mio "ma davvero?" mormorato tra i singhiozzi. Piccola peste.

Finito il servizio andiamo a fare un pranzo veloce.

"La sua insalata" il cameriere mi mette davanti la mia ciotola di verdura. Sto iniziando ad odiarla tutta questa roba verde.

Gemma prende un primo piatto mentre Dylan ordina della carne alla griglia.
È bello vedere come diversi lavori pretendano diete diverse, e che ovviamente la mia dieta è quella peggiore tra tutte.

"Scusate" Gemma mi fa alzare la testa dalla mia ciotola e si alza per rispondere al cellulare. Restiamo io e Dylan.

"Credi che ti possa piacere avere dei fan?" mi domanda

"Certo, ci sono persone a cui non piacciono?" domando ovvia. Mi pare strano che qualcuno non adori certe persone.

Sospira tagliando la sua carne "Io amo i miei fan, ma a volte sono un po', come dire, eccessivi nelle loro manifestazioni d'affetto... a volte sono troppo entranti nella vita privata"

"Ne hai esperienza?"

Sta per rispondermi ma Gemma si siede a tavola con una rivista tra le mani. La sfoglia velocemente e ce la piazza davanti.

"Il pugile e la modella" legge Dylan "le fan impazziscono per lui, ma lui è pazzo di lei" continua prima di prendere la rivista dalle mani di Gemma. Con il dito segue l'articolo nel quale il giornalista si è divertito a scrivere la nostra falsissima storia d'amore. Io mi soffermo sulle foto. Una foto al parco, una sotto l'hotel, una per strada.

Guardo Gemma "Non è un problema per me" dice "lo sarà per lui" indica Dylan "e per..."

"Harry"

Ginger
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STARLET 3 - Choose Love  [h.s] [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora