31. Maddie

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Sento dei passi avvicinarsi e mi alzo pronta ad andare via.
Devo fare alcune commissioni per mamma.

Mentre prendo la borsa però mi accorgo che Gemma è di nuovo nella stanza.
Alzo allora la testa per vedere chi era alla porta.
Harry.

"Scusa, stellina" dice buttando la sua sacca da viaggio sul pavimento

"Vi lascio soli per un po'" dice Gemma fiutando la situazione

Cavolo ho esagerato. Si è sentito così in colpa da non partire?
Non dovevo reagire così. Stupida me!

"Non volevo che rimanessi, scusami tu"dico avvicinandomi e prendendo la sua mano calda tra le mie gelide.

"Non dovevo partire proprio oggi... solo che i miei ieri sera hanno insistito e ho pensato che sarebbe stato meglio togliersi il dente subito" spiega "Dovevo andare a prendere le cose di Gemma, lei non sa niente, me l'avrebbe vietato. Ma mamma non vuole farle fare su e giu con l'aereo e preferiva andassi io che sono un po' più.. pratico"

Lo ascolto mentre mi da le sue spiegazioni e mi rendo conto di essere stata molto infantile.
Non dovevo farlo sentire in colpa per una cosa del genere. Ho pensato solo a me stessa.

"Scusa, ho sbagliato io. Ho pensato solo alla mia vita che mi sembrava più importante delle altre, e ho fatto una cavolata" mi scuso di nuovo.

"Sta tranquilla, andrò domani se ti va bene" dice

"Mi va benissimo, ma deve andar bene a te, non a me"
Mi sorride e si abbassa alla mia altezza per baciarmi la fronte.

Poi alza la testa e mi guarda "Allora? Dobbiamo andare in qualche agenzia?"

"Beh... a quanto pare si" sorrido finalmente sollevata
"Non vedo l'ora di vederti di nuovo in passerella"

***

Sto attaccando le ultime foto della vacanza sulla parete della mia camera quando sento qualcuno entrare in casa.
Sto talmente poco tempo qui dentro che non riconosco nemmeno più i passi delle persone che ci vivono

"Mamma?" tento uscendo dalla camera e avviandomi verso le scale.
In salotto non c'è nessuno quindi vado in cucina.
Qualcuno è chinato e sparisce dietro la porta del frigorifero.

"Lou?!" o è Louis, o un tredicenne che si veste come lui è entrato in casa mia
Non osa togliere la testa dal frigorifero mentre dice un "sorellina"

Continua a stare lì dentro e non mi pare che stia cercando nulla.
Sta lì immobile.

"Tutto okay?" domando cercando di avvicinarmi il più possibile.

Tira su con il naso e alza il pollice oltre lo sporto del frigo.
Poco. Credibile. Tomlinson.

"Ehi" tocco la sua spalla e faccio per chiudere il frigorifero. Lui ritira la testa e si volta verso di me mostrandomi due lucidissimi occhi azzurri.

"Che succede?" domando prendendo il suo volto tra le mani.

Un'ultima lacrima sfugge al suo controllo

"È una cosa stupida" minimizza cercando di sorridere senza mai alzare lo sguardo.

"Oh, non sembra così stupida" mi allontano da lui per farlo sentire meno sotto pressione "sai che puoi dirmi tutto" lo rassicuro con un sorriso che però non vede

"Riguarda anche te" dice asciugandosi le lacrime e poggiandosi al bancone
Mi avvicino di nuovo e con un piccolo salto mi posiziono seduta sul piano della cucina.

"Una settimana fa stavo cercando la collana che mia madre portava sempre al collo. Avevo vista che non l'avevano messa nella bara. Volevo vederla soltanto. Magari tenerla per un po'" dice "pensavo che mio padre la tenesse con se. Ma non ce n'era traccia da nessuna parte e mi sembrava brutto chiedergliela"

Come mai questa cosa dovrebbe riguardare anche me...?!

"Non dovrei reagire così" ride asciugandosi le lacrime. Lo lascio continuare

"Non trovavo dove poteva essere. Beh, l'ho trovata pochi minuti fa in realtà." Dice con una punta di rabbia "Credevo la tenesse per ricordo di lei. Perché a tutti ricordava lei. Perché anche a lui manca dannatamente quanto manca a me"

Penso al peggio "l'ha buttata?" chiedo spaventata.
Lui scuote la testa e mi guarda finalmente

"L'ha data a tua madre"

E sta male per questo? È un bellissimo gesto.

Ma forse posso capire, quella collana aveva molto significato per Louis. È come l'ultimo pezzo di sua madre che gli è rimasto. L'ultima cosa concreta.

Non si può rimpiazzare una mamma. Come non si può rimpiazzare un padre. Lo so bene.
Forse è così che vede mia madre, come un rimpiazzo.

"Te l'ho detto che era una cosa stupida" cerca di andarsene ma lo afferro per il braccio e lo riporto a me.

Si mette di fronte a me, scendo dal tavolo e lo abbraccio.

"Posso capire come ti senti" sussurro stringendolo. Ricambia l'abbraccio "ma io e te dobbiamo essere felici di questo. Felici che tuo padre si sia sentito libero di darle la collana. Nemmeno per lui sarà stato facile"

"Non riesco a vederla come te" continua ad abbracciarmi "vorrei, ma non mi riesce"

"Sono felice che tu me lo abbia detto"

Sorride e mi da un ultimo abbraccio spacca costole "sei la mia sorellina" conclude prima di baciarmi la nuca.

"Non vai da Harry?" mi domanda andando verso il salotto.
Si toglie la felpa e si siede invitandomi a mettermi vicino a lui mentre accende la tv.

"Sta studiando" dico "vuole restare in pari con gli studi fin dall'inizio"

"Secchione" sentenzia

"Affatto... lo definirei più intelligente. Non so se hai notato. Ma non studia granché e riesce a passare."

"Odioso. Non intelligente. Odioso" rido di gusto vedendo la sua espressione di disprezzo.

"Tom?" domando

"È in biblioteca. Fa un lavoretto part time"
Me lo aveva detto. Chanel lavora come estetista qua vicino. Tom va di lavoro in lavoro in università per poter diminuire la tassa universitaria e guadagnare  qualche soldino.

"Ev?"

"Credo sia con mia madre" rispondo "saranno a casa tra poco. Sono le 19. La cena non si fa da sola" ridacchio accoccolandomi a lui. Questa giornata mi ha stancato parecchio.

***

Dopocena mi ritrovo insieme ad Ev e Louis in camera mia. Mostro loro le foto di me ed Harry a Tenerife.
Ev si sofferma su ogni foto e indica Harry dicendo "Halle!"

Solo un mese fa riusciva a dire il suo nome quasi perfettamente e adesso sembra che se lo sia dimenticato. I bambini...

"Harry, tesoro" tento di correggerla. Lei mi guarda.
"Halli" dice seria
Louis tenta "Harry" scandisce mentre la piccola fissa la sua bocca

"Haalli" riprova senza risultati.
"Ehi Ev" richiama la sua attenzione "Dì Louis"

"Louis" dice sorridente vedendo la faccia dello "zio" illuminarsi

"Zio Louis" provo
"Cio Uis" prova. Non male. Louis la fissa felice. Forse è la prima volta che si sente chiamare così e sono contenta della sua reazione.

"E io chi sono, amore?" le domando dandole un bacio sulla guancia e facendola ridere e cadere sulle lenzuola

"Cia Maddie!" esulta ridendo ancora prima di incantarsi di nuovo guardando le foto di Harry.

Prendo il cellulare e le faccio una foto mentre osserva attentamente la Polaroid che immortala Harry vestito di tutto punto per uscire.

"Questa va ad Harry" penso ad alta voce mentre la invio.
Vedo che non entra su whatsapp da pochi minuti.

Il campanello suona ed immagino che sia Chanel.
"C'è la mamma" dico alla piccola prendendola in braccio. "Saluta lo zio" Ev alza la manina e la agita sorridente.

Louis si avvicina a lei e le da un grande bacio sulle guanciotte paffute prima di prenderla dalle mie braccia e portarla al piano di sotto.

Ginger 🌸

STARLET 3 - Choose Love  [h.s] [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora