Era terribile ma allo stesso tempo affascinante come una persona potesse prosciugarti ogni minima forza, Harry lo faceva ogni volta che mi era vicino. Ero arrivata ad etichettarlo come il buio, come qualcosa di terribilmente oscuro e pauroso. Avevo...
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08:00 am- Los Angeles
Mi svegliai a causa del fastidioso rumore che proveniva dal mio telefono, buttato da qualche parte nella stanza. Avrei tanto voluto dormire ancora un po' ,ma non potevo assolutamente permettermelo. Per non rischiare di arrivare tardi in ufficio, aprii gli occhi e li stropicciai prima di stiracchiare le gambe che erano intrappolate tra le lenzuola bianche. Mi alzai pigramente e mi diressi verso il bagno , il fatto che questa casa avesse i bagni in camera era un grande vantaggio , almeno non avrei dovuto litigare con Sam o Joss di prima mattina.
Mi lavai velocemente prima di legare i miei capelli ondulati in una crocchia alta , subito dopo ritornai in camera ed aprii l'armadio in cerca di qualcosa da indossare. Era solo la metà di maggio ,ma qui a Los Angeles faceva già un caldo terribile. Dopo circa un quarto d'ora di completo esaurimento ,optai per un jeans nero a vita alta della Calvin Klein ed una semplice camicetta bianca a maniche corte riposta stesso all'interno del jeans. Misi al piede le mie adoratissime Louboutin bianche , le uniche che possedevo dato che mi erano costate una fortuna, infine dopo aver messo solo un po' di mascara presi la mia borsa e scesi al piano di sotto.
"Mhh, qualcuno sta cucinando qualcosa di buono" parlai divertita non appena entrai in cucina.
"Non ti ci abituare amore , ho preparato la colazione solo perché oggi ho il turno di pomeriggio" rispose Sam mentre metteva in un piatto dei pancake ed una brioche, le alzai il dito medio. Prima di sedermi a tavola presi il succo d'arancia che a me tanto piaceva, versandomene poi un po' nella tazza che avevo tra le mani.
"Come mai lavori di pomeriggio?" Le domandai mentre la osservavo poggiare il piatto con la mia colazione sul tavolo.
"Turni" disse prendendo un sorso del suo caffè "È arrivato un nuovo ragazzo, se la cava abbastanza bene ma Steven vuole tenerlo sott'occhio almeno per un po' e visto che lui è al locale solo di mattina , ha proposto di invertire i nostri orari" continuò spostando lo sguardo verso Joss che aveva appena fatto capolinea in cucina.
"Buongiorno" disse con la voce impastata dal sonno mentre cercava di mettere in ordine i capelli. Le rivolsi un sorriso mentre Sam fece lo stesso ,iniziando subito dopo a prepararle la colazione proprio come aveva fatto poco prima con me.
"Chi lavorerà di pomeriggio?" Disse Joss prendendo posto accanto a me mentre con una mano si versava un po' di succo d'arancia e con l'altra manteneva il suo Iphone.
"Sam" dissi con la bocca piena di pancake. Erano una delle sue specialità , li faceva ogni volta che poteva. Di solito era sempre lei a cucinare, Joss non se la cavava poi così tanto bene ai fornelli mentre io ero praticamente negata.
Joss annuì alla mia risposta, poi iniziò subito a lamentarsi riguardo qualcosa. Non la ascoltai come avrei dovuto, ma al contrario mi persi pensando ad altro. Di solito ero sempre molto attenta, anche se mi piaceva starmene sulle mie. Le persone che mi conoscevano sapevano di che pasta fossi, del tutto particolare.
