Ps importante: ho deciso di iscrivere questa storia a "nuovi talenti 2018" , un meraviglioso concorso progettato da nuovitalenti che consente a autori di ogni età di poter mettere in gioco ed esporre le proprie storie. Quindi, se volete fare anche voi lo stesso, vi basta seguire la pagina e controllare il regolamento ad inizio storia (la loro).
Un bacio, buona lettura.HARRY'S POV
Non appena le parole lasciarono le mie labbra vidi il viso di Allison perdere colorito. Nonostante avessi già capito che tipo di ragazza fosse mi spiazzava sempre vedere le sue reazioni alle cose che dicevo, forse perché non ne ero abituato . Era la prima a cui dava fastidio anche solo la mia vicinanza e lo potevo notare dal suo essere rigida nei miei confronti, era forse anche per quel motivo che più lei cercava di allontanarmi più io ne volevo ancora.
La guardai per un'istante, spiandola mentre cercava di mettersi comoda nonostante il suo lungo vestito non glielo permettesse. Un grosso cipiglio a dipingerle il volto, mentre con le braccia incrociate al petto continuava a tenere il suo sguardo rivolto verso tutto quello che potesse essere al di fuori dell'auto.
Storsi il naso "non essere arrabbiata con me" parlai accellerando di poco. Era tarda notte, ma le strade di Los Angeles continuavano ad essere tremendamente affollate.
Lei in risposta accavallò le gambe, continuando a tenere la sua testa voltata nella parte opposta "ti rivolgerò la parola solo quando imparerai a non essere maleducato" sbuffò. Poi, come una bambina, fece picchiettare le sue dita sui vetri dell'auto.
Mi fermai non appena incontrai lungo la strada un semaforo che segnava rosso. Portai la mia testa all'indietro ,continuando a guardarla "peccato che tu già l'abbia fatto" risposi, la mia voce priva di qualsiasi emozione.
La sentii sbuffare di nuovo, sapevo stesse evitando il mio sguardo volontariamente "sei davvero insopportabile" questa volta fece scattare i suoi bellissimi occhi su di me, cogliendomi alla sprovvista.
Io scrollai le spalle, riprendendo a guidare "dovresti farne l'abitudine" parlai lentamente, quasi a torturarla "mi avrai intorno ancora per un po' di tempo, forse un giorno capirai il perché" mi lasciai sfuggire.
La vidi riflettere , prima di parlare "cosa significa?" borbottò infastidita "credi che io sia la tua bambola?" alzò gli occhi al cielo. Non sapeva quanto quel gesto mi facesse impazzire "se è così, stai davvero scherzando con la persona sbagliata"
Non la risposi, da bastardo che ero. Lasciai che continuasse a perdersi nei suoi dubbi e pensieri, qualcosa che le avrebbe fatto davvero male. Forse non avrei dovuto lasciarmi scappare quella frase, ma non avrebbe comunque capito.
"Harry, riportami a casa" la sua espressione divenne ancora più seria "non ho voglia di passare ancora altro tempo con te" confessò.
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Wicked // HS
FanfictionEra terribile ma allo stesso tempo affascinante come una persona potesse prosciugarti ogni minima forza, Harry lo faceva ogni volta che mi era vicino. Ero arrivata ad etichettarlo come il buio, come qualcosa di terribilmente oscuro e pauroso. Avevo...