Capitolo 9

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"Sei fantastica, smettila di preoccupati" Sam mi guardò con un sorriso confortante "e poi sono sicura che farete rimanere tutti a bocca aperta " disse mentre guardavo per l'ennesima volta la mia figura riflessa nello specchio della sua camera.

Ero più turbata di quanto potessi pensare di essere , le mani mi tremavano e le ginocchia minacciavano di cessare. Era il grande giorno , o meglio dire la grande serata. Avevo progettato ogni singola cosa , avevo preparato un discorso per gli invitati e sembrava essere davvero tutto pronto, tutto però tranne me. Negli ultimi giorni mi ero preparata psicologicamente. Mi ero continuamente ripetuta di dover stare calma perché l'attenzione principale sarebbe ricaduta su Oliver, ma in quel momento sembrava essere svanito, tutto quello a cui avevo pensato si era dissolto nel nulla.

"Non mi importa, in questo momento non riesco a pensare a nulla se non ad essere tremendamente turbata" piagnucolai iniziando a fare avanti ed indietro per la stanza, quasi non  rischiai di inciampare sulla lunga coda del mio vestito.

Sam e Joss mi avevano praticamente costretta a comprare qualcosa di adatto all'occasione ,e senza opporre resistenza mi ero lasciata trascinare in cinque negozi diversi prima di aver trovato quello che stavo indossando in quel momento. Era davvero molto bello, lungo ed elegante al punto giusto. Il colore era di un bordeaux non troppo scuro, aveva un magnifico scollo a cuore lasciando così gran parte del petto scoperto, ed aderiva al mio corpo in un modo incantevole. Avevo lasciato i capelli sciolti lungo la schiena ,ed il trucco era per la prima volta consono ai miei gusti.

"James è di sotto, ti sta aspettando" la porta fu aperta da Joss che cercava contemporaneamente di indossare i suoi tacchi alti e di sistemare la sua gonna nera "noi vi raggiungiamo appena siamo pronte" disse rivolgendomi un sorriso prima di uscire dalla camera.

Poi l'attenzione fu nuovamente rivolta verso di me "okay, respira" mi guardò Sam poggiando le sue mani sulle mie spalle "Allison" mi rimproverò quando capì che non le stavo dando ascolto. Feci allora quello che mi aveva appena detto , inspirai ed espirai lentamente imboccando una grande quantità di aria.

"Bravissima, adesso puoi andare" mi sorrise, stampandomi un veloce bacio.

Annuii "ci vediamo più tardi" dissi. Subito dopo averla salutata in modo distratto scesi le scale ed uscii di casa avvicinandomi a James che era poggiato elegantemente alla sua macchina. Non si accorse della mia presenza dato che i suoi occhi erano incollati al suo telefono , fino a quando non picchiettai le mie dita sulla sua spalla. Lo vidi subito alzare il capo chino.

Vidi i suoi occhi ingrandirsi per poi ritornare subito normali "dio mio Allison, sei stupenda" mi strinse in un dolce abbraccio.

"Grazie" mormorai "anche tu non sei niente male" guardai la giacca e la camicia bianca che lo fasciavano perfettamente "sembri quasi un uomo d'affari" ridacchiai, poggiando una mia mano sulla sua spalla.

Lui sorrise, leccando delicatamente le sue labbra "touché" scherzò.

Quando salimmo in macchina cercammo in ogni modo di evitare l'argomento 'mostra'. Non parlammo di niente in realtà, ma al contrario canticchiammo qualche canzone per cercare di alleviare la tensione.

Quando arrivammo c'era già tantissima gente che aspettava fuori, l'ingresso principale era fasciato da un'enorme nastro ed il tappeto rosso che rivestiva il pavimento era davvero un qualcosa di eccezionale. Erano tutti vestiti in modo molto elegante, c'erano dei fotografi che stavano già scattando qualche foto in giro e persone che parlavano tra di loro armoniosamente.

Io e James eravamo ancora fermi in macchina, nessuno dei due aveva aperto bocca. L'unica cosa che si poteva sentire , era il suono dei nostri respiri pesanti. Dopo poco mi guardò  "ci siamo" sussurrò quasi come se mi avesse letto nel pensiero, accorgendosi del mio stato di timore.

Wicked // HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora