Capitolo 7

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00:30 am

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00:30 am

Quando entrai in casa il salone era stranamente vuoto. Mi sarei aspettata una Sam seduta al divano con il suo MacBook poggiato sulle gambe ed una Joss che si ingozzava di merendine mentre guardava qualcuna delle sue serie TV preferite ,ed invece niente. Quando non le trovai nemmeno in cucina iniziai a camminare in punta di piedi. Non sapevo se stessero dormendo ma le probabilità erano davvero basse, dato che ogni giorno avevamo l'abitudine di andare a dormire molto tardi. Levai le mie scarpe col tacco e le presi in un gesto veloce tra le mie mani , aprii il frigorifero cercando qualcosa di fresco da bere e quando trovai una lattina di Red Bull mi si illuminarono gli occhi, era evidentemente l'ultima visto che nemmeno in dispensa ce n'erano più. La bevvi molto velocemente prima di estrarre una sigaretta dal pacchetto che quella sera non avevo portato con me ed accenderla. Iniziai a salire su per le scale con l'intenzione di fare una bella doccia e mettermi subito a letto ma i miei passi vennero bloccati immediatamente quando sentii degli sghignazzi provenire dalla stanza di Joss ,capii che fossero entrambe sveglie e che mi stessero aspettando.

Dovevo parlargli assolutamente e raccontargli tutto quello che fosse successo, ero molto in colpa per non avergli detto niente riguardo a quello che era accaduto con Harry ma se non l'avevo fatto era solo perché non me ne importava niente della situazione e non perché volessi escluderle dalla mia vita privata, non l'avrei mai fatto.

A passo svelto mi avviai verso la camera da cui provenivano le risate e ,dopo aver spento velocemente la sigaretta in uno dei tanti portacenere sparsi per casa, abbassai lentamente la maniglia nell'esatto istante in cui le voci all'interno cessarono di esistere.

La porta si aprì rivelando l'immagine delle mie due migliori amiche stese sul letto con un montone di cibo intorno a loro e con qualche rivista di Vogue ai loro piedi , mi guardarono quando feci qualche passo avanti senza dire ancora una parola. Non sembravano essere arrabbiate come qualche ora prima ma erano ancora evidentemente infastidite dal mio comportamento.

"Ciao" mormorai. Era strano, ma quando si trattava di loro tendevo a diventare forse una delle persone più vulnerabili del mondo. Mi sentivo quasi in imbarazzo in quel momento, ed anche un po' dispiaciuta. Non le avevo mai tenute all'oscuro da niente, era forse una delle mie necessità più evidenti quella di raccontargli ogni minima cosa che mi succedesse.

"Ciao" dissero all'unisco mentre si mettevano a sedere. Sam si alzò per mettere il suo telefono in carica per poi raccogliere le riviste sparse per terra e poggiarle sulla scrivania difronte al letto dove poi si sedette.

"Come è andato l'appuntamento con l'assistente del signor Hill ?" disse Joss ironica mentre aveva già i suoi occhi puntati su di me. Riusciva a vestire bene il ruolo di perfetta amica, era uno dei miei punti di riferimento; ma quando sentiva di essere stata offesa da qualcuno , spesso tendeva a diventare davvero altezzosa. Come non biasimarla.

"Bene, suppongo" risposi ovviamente a tono. Non mi piaceva dimostrarmi debole dinanzi ai loro occhi. Era una cosa che dovevo sapere solo io, il fatto che continuassi a diventare estremamente emotiva in certe circostanze.

Wicked // HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora