Capitolo 21

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"Sei proprio sicura di star bene?" mi domandò Joss per l'ennesima volta quella mattina.

"Sto bene Joss, smettila di chiedermelo" le sorrisi cercando di tranquillizzarla.

Ero solo un po' sfasata da quello che stesse per succedere la notte prima, ma stavo bene, o almeno credevo. Ci avevo pensato un po' ,come se quella cosa avesse smosso qualcosa dentro di me. Harry non mi aveva più parlato dopo quel nostro momento, né durante il tragitto in auto né quando arrivammo fuori casa mia.

"Ci sei ancora per stasera ,vero?" corrugai la fronte a quella domanda, poi mi venne in mente della loro proposta fatta il giorno prima.

"Certo" annuii guardandola, non mi dispiaceva uscire e passare un po' di tempo con loro, a patto che non tornassimo troppo tardi naturalmente.

"Benissimo!" portò entrambe le mani sul volante. Mi stava accompagnando dal meccanico in modo tale da poter recuperare la mia auto e poter quindi andare a lavoro. Avevo ringraziato il fatto che quel giorno avesse il turno in biblioteca più tardi del solito, dato che Sam invece , quella mattina, era uscita abbastanza presto di casa.

"Comunque ho intenzione di adottare un cane" mi girai di scatto nella sua direzione quando parlò improvvisamente.

"E come e quando hai intenzione di accudirlo?" dissi sorridendo, in realtà mi sarebbe piaciuta tantissimo l'idea di avere un cucciolo che gironzolasse per casa ,ma avevamo davvero pochissimo tempo da dedicargli.

"Possiamo alternarci tra di noi! C'è questo mio amico che vuole regalarmene uno e non ho davvero intenzione di rinunciare. Ho sempre voluto un cucciolo tutto mio, adesso che ne ho la possibilità non mi lascerò sfuggire quest'occasione" parlò , io nel frattempo accesi una sigaretta.

"Lo sai che adoro i cani, ma... tutte e tre lavoriamo e in più tu hai i corsi all'università e lo studio da portare avanti" sospirai cercando di farla ragionare "non mi sembra poi così tanto una buona idea"

"Lo so" sbuffò "ma in fin dei conti servirebbe solo un po' più di attenzione nei suoi primi mesi di vita, poi possiamo lasciarlo a casa quando la mattina non ci siamo" sorrise "basta che ha sempre tutto ciò di cui ha bisogno" legò i suoi capelli velocemente quando uno dei semafori lungo la strada divenne rosso.

"Lasciarlo a casa in modo tale da poterla ritrovare distrutta al nostro ritorno" dissi e lei iniziò subito a fare il muso. Buttai poi il resto della sigaretta, alzando subito dopo il finestrino dell'auto "che razza è?" la guardai.

"È un Labradoodle ed è carinissimo. Ti prego Al ,prendiamolo" mi supplicò, io tenni le labbra strette in modo da non sorridere. Alzai poi gli occhi al cielo quando mi guardò facendo i suoi soliti occhi dolci.

"E va bene, ma.." mi bloccò prima che terminassi la frase.

"Non ti preoccupare! Convincerò io Sam" rise facendo battere le sue mani.

"Quando hai intenzione di prenderlo?" le chiesi, sbloccai poi il telefono per controllare l'orario. Erano le nove e mezza, fortunatamente ancora in tempo per non fare insospettire Oliver.

"Più tardi parlo con Sam e se tutto va bene stasera o domani mattina passo a prenderlo" disse soddisfatta.Scossi la testa divertita quando iniziò a preoccuparsi su quale sarebbe stato il nome del cucciolo.

Tirai un sospiro di sollievo quando finalmente arrivammo all'officina ,ringraziai subito Joss per il passaggio prima di recuperare la mia auto. Pagai velocemente il signore che l'aveva tenuta sottocchio e ringraziai anche esso prima di dirigermi verso l'ufficio. C'erano 32 gradi ed il sole si era appena fatto vedere, avevo messo qualcosa di davvero molto leggero anche se sapevo che l'aria condizionata mi avrebbe rinfrescata mentre ero a lavoro, confermai i miei pensieri quando entrai all'interno del grande palazzo.

Wicked // HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora