Capitolo 19

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Passai tutta l'ora successiva a prepararmi. Ero estremamente in ritardo, ma non ne aveva tutte le colpe, ero arrivata da poco ed era già un enorme sacrificio riuscire a mantenere i miei occhi aperti.

"Sembri veramente uno zombie" borbottò Sam, allora la ringraziai mentalmente.

"Ho bisogno di un po' di correttore" dissi guardando Joss. Il mio non sapevo che fine avesse fatto.

"Vuoi che sia io a mettertelo?" Joss mi parlò tranquillamente , io scossi leggermente la testa.

"Posso fare da sola" le sorrisi prendendo tra le mani il piccolo oggetto, ne passai un po' sotto agli occhi sperando di poter coprire almeno un po' delle occhiaie che mi erano comparse. Al secondo strato i risultati iniziarono a farsi vedere e rimasi ancora più soddisfatta quando un rossetto matto color pesca illuminò il mio viso dandogli un po' di volume.

"Può andare?" mi girai verso Sam e Joss guardandole con fare preoccupato.

"Perfeffa" cercò di parlare Joss, con una manciata di crostini al pomodoro in bocca.

Risi e mi girai verso Sam per avere anche il suo consenso "allora?"

"Va bene testa di cazzo, ora vai prima che 'ogni riccio un capriccio' compaia alla porta di casa e ti trascini via con lui" alzò gli occhi al cielo. Io,d'altra parte, scoppiai immediatamente a ridere per il nomignolo che aveva appena usato per definire Harry. Bevvi poi un bicchiere di acqua fresca prima di recuperare le chiavi della macchina ed il materiale per le foto.

Subito dopo uscii di casa ed entrai nel garage, mi mancava poter guidare la mia auto. Lasciai che l'aria condizionata rinfrescasse un po' il piccolo abitacolo ,per poi iniziare ad incamminarmi verso l'azienda del signor Derulo. Sembrava molto strano il fatto che Harry non mi avesse ancora mandato nessun messaggio dove mi rimproverava di aver fatto tardi, ma da lui avrei comunque potuto aspettarmi di tutto. Misi il navigatore al telefono ed inserii l'indirizzo che mi era stato dato, accesi una sigaretta durante il tragitto ed aprii un po' i finestrini quando all'interno dell'auto iniziò a fare un po' troppo freddo. Quando arrivai notai con stupore che l'Audi di Harry non era da nessuna parte, forse non ero l'unica ad essere in ritardo. Parcheggiai fiaccamente l'auto da qualche parte prima di dirigermi all'interno del palazzo.

"Buongiorno signorina, ha bisogno di qualcosa?" parlò una delle segretarie.

"Buongiorno, ho un appuntamento con il signor Derulo" sorrisi alla ragazza minuta che era dinanzi ai miei occhi "sa per caso dirmi se il signor Styles è già qui?" le chiesi cortesemente, vidi la biondina aprire bocca con l'intenzione di rispondermi, anche se poi fu interrotta improvvisamente da una forte voce.

"15 minuti di ritardo ,Smith" mi voltai trovando Harry a pochi passi "non è da te" mi guardò aggrottando le sopracciglia.

Presi un enorme respiro prima di guardarlo male "ho fatto il più presto possibile" alzai gli occhi al cielo al suo comportamento.

"Non abbastanza presto" mi stuzzicò.

"Vuoi restare qui a litigare?" lo ripresi seccata.

"Assolutamente" ghignò "il signor Derulo ci aspetta" mi guardò prima di spostarsi di lato e porgermi una mano che però scansai volentieri "dopo di te" mi fece cenno con la testa "ci si vede Nadine" salutò velocemente la segretaria con cui stavo parlando poco prima, quest'ultima abbassò il capo imbarazzata.

Alzai gli occhi al cielo alla ridicola scena prima di raggiungere la figura di Harry. L'idea di rimanere di nuovo chiusa in un ascensore con lui non mi elettrizzava ,ma questa volta sentivo di poter avere il controllo su tutto. Stranamente però, quando le porte si chiusero Harry rimase al suo posto, con le mani legate dietro la schiena.

Wicked // HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora