Capitolo 1

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10:00 pm- Los Angeles

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10:00 pm- Los Angeles

Ero fottutamente stanca ,ma allo stesso tempo anche felice di essere finalmente a Los Angeles. Con un mal di testa atroce mi diressi goffamente verso l'uscita dell'aeroporto con il mio borsone marrone che penzolava dalla spalla sinistra. Avevo davvero bisogno di mangiare dato che era da un po' di ore che il mio stomaco faceva strani rumori che di tanto in tanto ,durante il volo, avevano anche richiamato l'attenzione dell'uomo al mio fianco facendomi così imprecare più di una volta , ma sapevo che non lo avrei fatto fin quando non avessi messo piede in casa.

Smisi di guardare le mie scarpe desiderando di poterle togliere al più presto possibile ed alzai lo sguardo puntandolo dritto avanti a me.
Comparve subito un'enorme sorriso sul mio volto non appena l'immagine di Sam e Joss apparve ai miei occhi, erano qui. Cristo ,quanto le volevo bene. Senza pensarci due volte mi avviai,a passo svelto, verso loro che ebbero l'occasione di vedermi solo quando urlai un "è per caso una sorpresa questa?" ridacchiando sotto i baffi.

Si girarono entrambe di scatto con una faccia un po' sconvolta forse per l'urlo appena lanciato, ma non appena capirono da dove provenisse la voce, la loro espressione si rilassò e con il loro fare da ragazze per bene mi si buttarono addosso rischiando quasi di farmi cadere.

"Non pensavo di poterlo mai dire ,ma Al mi sei mancata tantissimo" disse Joss che intanto mi stava letteralmente strozzando. Non uscì nessuna risposta dalla mia bocca ,ma in cambio la strinsi a me un po' più forte mentre Sam si era allontanata da noi già da un po'.

Non era mai stata una ragazza che dimostrava tanto affetto, a volte per lei era addirittura difficile poter abbracciare o far capire ad una persona quanto ci tenesse. Ma in fondo era davvero una brava ragazza , in due anni che la conoscevo avevo sentito uscire dalle sue labbra solo un 'ti voglio bene' detto tra i singhiozzi in un periodo un po' no per lei. Ma ,nonostante ciò, c'era sempre stata per me e lo stesso per Joss.

"La smettete di scambiarvi fusa e andiamo a casa? " disse Sam con un cipiglio sul volto.

"Hei! Sono appena arrivata, sii buona con me" dissi scherzando e facendo sorridere anche lei. "No stronzetta, abbiamo aspettato te per cenare e facendo conto che sono le 10:10 pm vuol dire che è stato un grande sacrificio per me non poter mangiare" disse cominciando a camminare, alzai gli occhi al cielo sorridendo , poi la seguii mentre ero a braccetto con Joss.

"Come è andata a Londra?" mi disse quest'ultima cacciando uno sbadiglio subito dopo. Era evidentemente stanca anche lei, forse per il lavoro o forse per lo studio.

"Davvero bene, ho scattato tantissime foto. Alcune sono talmente belle che credo ne farò una copia e le aggiungerò alla mia collezione-" dissi " -Oliver sarà felice del mio lavoro" continuai.

Oliver era il mio capo, era uno dei fotografi più conosciuti di Los Angeles ed ero incredibilmente felice di lavorare con lui, mi considerava una delle sue migliori impiegate ed anche l'unica capace di potergli far provare qualcosa attraverso delle semplici foto. Non potevo non essere orgogliosa di ciò  , inoltre mi pagava anche bene ed i soldi in quel periodo mi servivano un botto.

Wicked // HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora