HARRY'S POV
Poggiai le mani chiuse in due pugni sul ripiano in marmo, alzai il capo chino puntando lo sguardo dritto avanti a me. L'unico riflesso che riuscivo a vedere nello specchio che era avanti ai miei occhi era quello di un ragazzo confuso, stordito. Un'immagine sfocata che non faceva altro che farmi girare la testa. Qualcosa in me stava cambiando, riuscivo a sentirlo, a percepirlo. Sapevo che l'artefice della maggior parte dei miei dubbi e dei miei pensieri fosse Allison. Ma nonostante questo non volevo addossarle nessun tipo di colpa. Era una delle tante cose che mi facevano ancora di più incazzare, il fatto che vedessi la figura di quella ragazza come un qualcosa di intoccabile. L'avevo già capito tempo fa, che non sarebbe stato come tutte le altre volte. Mentirle sulla mia vita, tenerla all'oscuro da ciò che realmente fossi o da quello che facessi mi faceva contorcere lo stomaco. Ma il mio destino era già stato segnato, non riuscivo a vedere un qualcosa di diverso per il mio futuro. Avevo provato a pensarci, a come fosse poter essere veramente felice. E per qualche assurda ragione il mio pensiero veniva subito rivolto alla sua immagine. Come ieri notte, quando con le sue carezze mi aveva completamente fatto dimenticare tutto quello che mi aspettasse una volta ritornato alla mia solita vita. Ed era vero che mi confondeva, il mio cervello andava a farsi fottere ogni volta che ero con lei. Potevo cercare di frenare i miei istinti , autoconvincermi del fatto che entrambi ne saremmo usciti sconfitti, o pensare alle peggio cose ,ma nulla aveva più valore quando di punto in bianco ti rendevi conto di esserci fin troppo dentro. Nel frattempo potevo solo dannarmi nel vedere come mi ero ridotto, in un cazzo di cesso che puzzava quanto una fogna, a pensare a un qualcosa che manco lontanamente avrebbe potuto fare al caso mio.
E forse mi dispiaceva, o forse era solo apparenza.Scossi la testa, un po' come se volessi scrollarmi da dosso tutti quei pensieri e tutte quelle paranoie. Non ci volle molto a rendermi conto di quanto tempo fosse passato da quando avevo lasciato il tavolo e con quello anche Allison da sola.Così lavai velocemente le mie mani, prima di farmi strada verso l'interno della sala. Qualcosa mi diceva che stava per succedere qualcosa, il mio sesto senso non si sarebbe mai sbagliato. Ma non doveva essere nulla di buono.
Quando la tenue risata di Allison arrivò alle mie orecchie fermai di scatto i miei movimenti. Era un suono che avevo avuto l'occasione di ascoltare pochissime volte, dato che non lo faceva molto quando era con me. O forse ero io a non dargliene occasione. Ma seppure mi fosse difficile ammetterlo, mi piaceva ascoltarla quando rideva. Dal posto in cui ero mi era quasi impossibile poterla vedere, vedere per quale motivo lo stesse facendo. Così mi porsi in avanti, avvicinandomi di poco. I miei occhi si rallegrarono per un attimo quando la videro, poi si rabbuiarono di nuovo quando mi accorsi con chi fosse. Persi qualche battito.
Dopo quello che era successo, vedere quel coglione di Lewis anche solo sfiorarla o guardarla mi faceva dare di matto. Lavorava per l'uomo che più odiavo al mondo, lo stesso con il quale stava per iniziare una delle battaglie più fredde per la quale avessi mai potuto lottare e proprio per questo migliaia di domande continuavano ad assalirmi. Dovevo tenerla al sicuro, ma come? A lei piaceva senza dubbio la sua compagnia, e anche se era una cosa che mi faceva disgusto , non ci potevo fare molto.
Iniziai subito ad avanzare, quando una delle due mani dello stronzo finirono tra i suoi capelli. Quasi come se avesse appena commesso qualcosa di illegale, strinsi i pugni e mi fermai dritto avanti a loro. Il sorriso di Allison scomparve quasi immediatamente , mentre quello del coglione al suo fianco prese vita maliziosamente, come se volesse farmi capire che adesso poteva minacciarmi, perchè aveva qualcosa di concreto per cui poterlo fare.
E allora parlai "cosa ci fai qui?" diretto, secco.
Lui mi guardò, poi portò i gomiti a piegarsi sul tavolo "puro caso, poi ho visto Allison. Non potevo non fermarmi e salutarla" sorrise perverso. Le mani iniziarono subito a pizzicarmi, voglioso di scaricare tutta l'adrenalina che in quel momento stava giocando brutti scherzi.
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Wicked // HS
FanfictionEra terribile ma allo stesso tempo affascinante come una persona potesse prosciugarti ogni minima forza, Harry lo faceva ogni volta che mi era vicino. Ero arrivata ad etichettarlo come il buio, come qualcosa di terribilmente oscuro e pauroso. Avevo...