Capitolo 35

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HARRY'S POV

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HARRY'S POV

Sta attento.

Ero corso in giardino, dopo le mie rassicurazioni. Dopo averle fatto capire che in fondo sarei sempre ritornato da lei. Con il fiato a mille e l'adrenalina altrettanto. Con troppa voglia di correre via da quella casa, ma anche con la testa piena di quella ragazza. La stessa che stava portando scompiglio nella mia cazzo di vita. L'avevo sognata ancora una volta e questo mi confondeva un casino, mandandomi decisamente in crisi. Un sogno diverso dagli altri, quasi come se fosse stato fatto apposta per essere ricordato. Allison era aggrovigliata a me completamente nuda, ed io ero lì fermo a guardarla, quasi come se fosse la creatura più bella del mondo ed avessi avuto un abbaglio. I suoi piedi erano intrecciati ai miei, mentre la sua folta chioma bruna ricopriva completamente il mio petto. I nostri cuori battevano in sincronia ,proprio come i nostri respiri ancora ansimanti si impegnavano insieme a riempire l'intera stanza. Le sue piccole dita iniziarono poi a fare su e giù lungo il mio basso ventre, quasi come se volesse stuzzicarmi ancora una volta. L'avevo baciata e sembrava quasi vero, abituandomi al suo calore che continuava a rassicurarmi. Credo poi di essermi svegliato e di aver imprecato più di una volta, soprattutto nel realizzare che fosse stato solo uno stupido sogno. C'era qualcosa che voleva ad ogni costo farmi cambiare idea, o addirittura farmi comprendere la realtà dei fatti. Ma dovevo prendere una decisione , forse per il bene di entrambi. Allison per me era importante, non potevo più autoconvincermi del contrario.

Erano stati dei giorni diversi quelli. Averla così vicina, ma allo stesso tempo lontana mi aveva fatto riflettere molto. Mi ero quasi abituato all'idea di poter stare con lei tutto il tempo che volessi, a parlare, litigare, o anche solo a guardarla senza dire niente. Ma avevo comunque rispettato le sue richieste, lasciandole lo spazio giusto per poter valutare la situazione che si era andata a creare. Ma lo sapevo in fondo, che le mancavo un casino. Lo sapevo perché era la stessa cosa anche per me, Allison mi mancava giorno e notte. E mi sentivo quasi un cretino solo a pensarci, come era possibile che un ragazza così bella nella sua semplicità fosse capace di farmi sentire in quel modo? E comunque non avevo resistito,vederla rannicchiata al buio nella biblioteca di casa mentre gustava uno dei miei libri preferiti mi aveva aperto il cuore. Mi aveva fatto piacere poterle parlare , sperando forse che nei giorni a seguire potesse fare lo stesso. Ma avevo paura, si, paura di non essere alla sua altezza e rovinare tutto.

Harry,non puoi innamorarti. Per tutto questo tempo ci sei stato solo tu, e nessun'altro. Ricorda, sei tu il tuo unico amore. Mi ripeteva la mia testa, cercando di convincermi.

Alzai gli occhi al cielo ispirando un altro po' di tabacco, non volevo più pensarci. Voltai poi il capo verso l'esterno della casa puntando i miei occhi sulla vetrata della sua camera. Al suo interno era tutto buio, e questo un po' mi rassicurava. Ma conoscevo Allison, e da lei c'era da aspettarsi di tutto. Iniziai allora a preoccuparmi, sperando vivamente che stesse riposando in camera sua.

"Damon" richiamai veloce uno dei miei uomini appostati lungo il perimetro. Quest'ultimo non perse tempo ad avvicinarsi, tenendo stretto al petto il suo mitra.

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