Capitolo 33

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Ps: leggete anche questa volta lo spazio a fine capitolo, e fatemi sapere. Buona lettura xoxo.

Dopo la mia affermazione, Stephen sembrò essere in imbarazzo. Annuì soltanto e mi fece poi segno di seguirlo. Camminammo fino alla porta sul retro , illuminati solo dalle diverse luci sparse per il giardino. Seguii la sua figura fino all'interno della casa , senza dire una parola. Gli sghignazzi provenienti dal salone aumentavano man mano che ci avvicinassimo, fino a diventare un rumore assordante. Non sapevo come avrei dovuto comportarmi, sentii improvvisamente le mie mani sudare. Tutti gli occhi finirono su di me non appena misi piede in salone, seguendo lentamente Stephen che era a qualche passo da me. Si ammutolirono tutti, compreso le mie due migliori amiche che stranamente sembravano essere a loro agio. Feci saettare gli occhi da un punto all'altro della stanza, cercando di ricordare almeno qualche volto. Notai subito Harry seduto in un angolo , da solo. La sua mascella era ben serrata, i suoi occhi di un verde scuro mentre analizzava attento l'immagine che era dinanzi ai suoi occhi. Fece passare subito lo sguardo tra me e Stephen, prima di stringere più forte la birra che era tra le sue mani. Poi distolse tutto d'un tratto l'attenzione da noi, senza dire nemmeno una parola. Ancora una volta sentii il mio stomaco contorcersi sotto al suo sguardo.

Vidi dopo qualche secondo Joss e Sam avvicinarsi, quasi con le lacrime agli occhi "ci hai fatto prendere un grosso spavento, sei sempre la solita" parlò una delle due, prima di circondarmi in un forte abbraccio.

Stephen si allontanò, lasciandoci a disposizione  il nostro spazio "sto meglio ora, tranquille" cercai di calmarle, mormorando tra le loro braccia.

Joss mi guardò con i suoi occhi stanchi prima di avvicinare la sua bocca al mio orecchio "andrà tutto bene" mi sussurrò, sperando che tutti gli altri non la stessere ascoltando "si sono comportati bene con noi due" sembrava quasi che anche loro sapessero la verità, magari i ragazzi si erano preoccupati di raccontargli tutto.

Poi entrambe si fecero da parte, premettendomi di scrutare le altre quattro persone che erano sedute sui diversi divani del salone, altrettanto enorme. Notai subito una folta chioma bionda, ed allora assottigliai gli occhi cercando di ricordare il suo nome. Forse avrei dovuto ringraziarla, d'altronde era stata lei a prendersi cura di me. Ricordai subito le parole di Harry.

Ma fu lei a precedermi " non mi va di perdere ancora altro tempo con te, ma dovresti mangiare qualcosa" parlò, senza un filo di simpatia nella sua voce. Vidi la sua bocca aprirsi, prima di intravedere la sua lingua giocare con la gomma rosa. Fece un piccolo palloncino di aria, schiacciandolo subito dopo in una mossa veloce "il tuo sistema immunitario ha bisogno di vitamine e di energia. Hai avuto un forte calo di pressione, potrebbe succedere di nuovo se non farai quello che ti dico"

Scrollai le spalle, incerta su quel che avessi dovuto dire "va bene, anche se non ho tanta fame" confessai, un po' intimorita. Poi mi sedetti tra lo spazio che mi avevano lasciato a disposizione Sam e Joss.

"Mrs. Lee può occuparsi di te" parlò un ragazzo biondo, facendo subito nascere sulle sue labbra un sorriso. Sembrava essere davvero rilassato, a differenza di qualcuno. La tensione nella stanza era davvero troppa. Ero ancora confusa da quello che fosse appena successo. Non solo dalle parole di Harry che mi avevano lacerata del tutto, ma anche dal fatto di essere chiusa in una casa con persone a me del tutto sconosciute.

Sam annuì in risposta "hanno ragione, hai bisogno di metterti in sesto" poggiò un suo braccio attorno alle mie spalle. Il ragazzo che poco prima mi aveva rivolto la parola, ora aveva il suo sguardo rivolto verso la mia migliore amica. La sua bocca si dischiuse poco alla volta , lasciando che la sua lingua passasse sul suo labbro inferiore. Aggrottai le sopracciglia, osservandolo ancora fissare la ragazza che era al mio fianco.

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