Capitolo 5

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I giorni passavano e la ragazza studiava molti argomenti di varie materie con velocità per arrivare a dicembre a confermare i suoi G.U.F.O. con il massimo dei voti; contemporaneamente riusciva a seguire gli allenamenti di Quidditch senza fatica e ben presto, si ritrovò a constatare che gli mancava la sua squadra dove giocava fino a qualche mese prima: Aileen era conosciuta come strega e capitano della squadra giovanile Irlandese di Quidditch, con quei ragazzi aveva condiviso gran parte delle sue gioie e amarezze. Chiunque li guardasse li definiva una grande famiglia.
Purtroppo per lei dovette lasciare per dedicarsi allo studio e solamente Merlino sapeva quanto gli costò quella scelta, pianse per molto ma alla fine constatò che andasse bene così; non doveva partecipare alle partite di Hogwarts perché si sarebbe trattato della vittoria in pugno per i Serpeverde(come aveva detto la McGranitt) ma aveva giurato alla sua squadra di allenarsi e non era di certo una ragazza che delude le persone a lei molto care. Ma accadde un episodio stravagante una sera di quasi fine ottobre.
si stava vestendo dopo aver finito l'allenamento e una volta al mese Remus mancava per problemi famigliari e questo era un giorno di quelli: era l'ultima ad uscire negli spogliatoi perché adorava volare con la luna piena, questa fase lunare gli ricordava un suo membro della squadra in quanto si trasformava in un Licantropo e infatti il ragazzo in questione finì per essere soprannominato 'Lupo'.
Si stava dirigendo verso il castello con la scopa in spalla quando sentì un vivace squittio alla sua destra, si girò e vide un topo sulla testa di un cane nero e un maestoso cervo dirigersi verso la Foresta Proibita; il topo la notò e iniziò a fare più rumore così che gli altri due animali si voltarono verso Aileen: il cane avanzò verso di lei ringhiando <qualcuno qui è nervosetto> lo prese in giro e come tono di sfida, si avvicinò all'animale fino a far sfiorare con le ginocchia il muso.
Il cane con ancora il topo sopra smise di ringhiare e Aileen si inginocchiò per accarezzare il suo muso nero; anche il topo si unì a farsi toccare delicatamente dalla ragazza e il cervo iniziò ad avvicinarsi, la Serpe constatò che tutti tre gli animali avessero delle cicatrici sulle stesse zone: il cervo si fermò ad osservare la sua scopa e quando vide che si stava avvicinando alla parte bassa, Aileen gli disse di non tentare di assaggiare quel mezzo altrimenti lo avrebbe schiantato.
Il cervo si allontanò dalla scopa e si fermò alla destra della giovane, aveva un'aria fiera ma attenta; si alzò e incominciò con cautela ad accarezzarlo: la prima volta che avvicinò le sue mani al pelo, il cervo si voltò verso di lei e la guardò negli occhi ma poi ritornò a fissare l'orizzonte e la Birmingam riprese a toccarlo. <mi ricordi il mio cavallo> disse in un sussurro che in quel silenzio si sentiva benissimo <è nero, molto alto e ha il tuo stesso sguardo: però ha un comportamento così difficile che ci ho messo tanto a farmi accettare ma ne è valsa la pena> quei tre animali la guardavano come se la capissero <sono ridotta male. Sto parlando con tre animali e l'unica cosa che voglio sta in Irlanda a galoppare libero> il cervo si girò verso di lei, prese delicatamente con la bocca la sua toga e la tirava gentilmente verso di lui.
Aileen sperava di aver inteso male ma quando il cane la spinse verso il cervo capì; lasciò a terra la borsa dove teneva la divisa da Quidditch e la scopa, con una mano strinse delicatamente il pelo e l'altra la poggiò sulla schiena dell'animale, si diede una spinta e salì in groppa al cervo.
Posò le mani sul collo del cervo e cerco di rassicuralo con delle carezze, si piegò in avanti verso le sue orecchie e gli disse <inizia a correre>. L'animale iniziò a galoppare, la ragazza strinse le gambe al costato e strinse per un po' il pelo dell'animale con le mani ma poi  allargò le braccia e iniziò a ridere di gioia come non mai; l'animale aumentò la velocità e si avvicinava al confine con la Foresta.
Aileen si ricordò della luna e gli prese a battere più velocemente il cuore per il timore di un incontro non piacevole < torna indietro> l'animale cambiò rotta per tornare indietro e Aileen, si sentì un po' sollevata ma quando si andò a voltare verso sinistra vide che c'era un altro animale che correva insieme a loro ma non era né il cane nero né il topo: era il Licantropo  che si aggirava per Hogwarts di cui gli aveva parlato suo padre.
Aileen guardava quella creatura con interesse per notare qualche differenza rispetto al suo amico di squadra: questo qua aveva il pelo meno folto e più sporco rispetto al suo amico, ma avevano le stesse dimensioni. Il cane nero fu addosso al lupo, così Aileen scese dal cervo e si caricò in spalla la sua borsa per poi salire sulla sua scopa; guardò per un momento gli animali, i primi tre che aveva visto si voltarono verso di lei e poi si misero a correre verso la Foresta mentre il lupo si fermò a guardarla: non l'attaccava ma la fissava con quei occhi lampeggianti di ira mista a curiosità, si voltò e raggiunse i suoi compagni.
La ragazza si alzò in volo verso la sua stanza e si avvicinò alla finestra aperta della sua camera per entrare; si svestì velocemente e si buttò dentro al letto stanca morta sopratutto per l'incontro notturno.
Decise che ogni sera doveva uscire per vedere il licantropo, forse riusciva ad avvicinarsi durante la trasformazione di quel povero individuo che si celava dietro come con Lupo; si ricordò le passeggiate notturne vicino al suo amico quando si trasformava senza che l'aggredisse e con quel ricordo, si addormentò.
<Ramoso come va la schiena?> <sta benissimo anche se non sembra> rispose altezzoso a Felpato <secondo me dovevamo evitare di fargli vedere Lunastorta> <per noi invece, già l'abbiamo detto è il contrario: Aileen non è una ragazza come le altre e secondo me, la rivedremo> disse James.
si diressero nella loro stanza e neanche si svestirono: si buttarono sul materasso a causa della solita uscita notturna per aiutare il proprio amico Lupin

Ogni licantropo ha la sua lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora