Capitolo 6

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<Signorina Birmingam si sente bene?> <non tanto prof> <vada in infermeria per favore>; costretta dalla McGranitt si fece visitare da Madame Pomfrey, che gli diede un infuso di erbe e il giorno stesso per riposare.
Uscì da quel luogo e si diresse verso i dormitori, i corridoi erano pieni di ragazzi che si dirigevano nelle aule perché si stava effettuando il cambio dell'ora; scorse in lontananza Regulus con il suo migliore amico, si guardò intorno e cambiò strada: non aveva voglia di incontrarsi con quel Black e mandò a Severus un messaggio con la mente.
Il suo migliore amico si dileguò dal compagno di casata e si diresse da lei: l'abbracciò forte facendo cadere i libri che tenevano in mano, ma poco importava <che cosa hai?> <sono leggermente stanca e in infermeria mi hanno dato un giorno di riposo insieme ad un infuso: mi rimetterò, stai tranquillo>. Si distanziarono poco e la guardò con i suoi occhi ossidiana accarezzandogli il viso, Aileen sorrise e gli toccò l'avambraccio destro: andò ad infilarsi con la mano sotto la toga per poi passare delicatamente i polpastrelli lungo questa parte; Severus chiuse gli occhi per quell'attimo di piacere e Aileen sorrise <sempre vulberabile> <stai zitta, rovini il momento di pace che si è instaurato>, la Serpe ghignò e tolse la mano.
Piton la guardò deluso e Aileen accennò un sorriso, si appoggiò ad una colonna e il ragazzo si mise davanti a lei <in fondo lo sappiamo entrambi che non puoi starmi lontano> toccò a Piton ghignare, la baciò sulla guancia abbracciandola: non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di affermare ciò che la ragazza aveva detto, ma in quei gesti era nascosta la risposta.
<Mocciosus che abbraccia una ragazza, penso proprio che stia sotto qualche incantesimo altrimenti sarebbe scappata> Aileen sentì il corpo del migliore amico irrigidirsi e la lasciò immediatamente <vedi di non rompere le palle, Black rinnegato> il Grifone lanciava sguardi infuocati d'ira <la mamma non ti ha detto che è maleducazione non rispondere? Oppure neanche ti considerava?> <stai zitto brutto bastardo> Black si lanciò su Snape, prese il colletto della camicia e lo spinse contro la colonna facendogli mancare il fiato; gli stava per dare un pugno ma a pochi centimetri della sua faccia non c'era l'altro ragazzo, bensì due occhi celesti: <Sirius lascialo andare> Felpato non reagì subito perché mai nessuna ragazza si era permessa di fermarlo quando stava per dare un pugno <non lo lascio, ha esagerato> <questo lo so ma chi passerebbe nel torto e prenderebbe una punizione? Ragiona Sirius, non fare un errore> la ragazza involontariamente gli prese il viso, era tremendamente fredda ma Sirius fu beato di quel tocco <per favore Felpato>.
Si staccò rimanendo incantato quei occhi <grazie> sussurrò ad un orecchio sorridendogli, il Grifondoro sentì mille brividi lungo la schiena.
Mentre le due Serpi si erano allontanate e Aileen si voltò con uno sguardo riconoscente, il resto dei Malandrini uscì dal loro nascondiglio <questa era bella> <Ramoso taci> <che hai Sirius?> il ragazzo si voltò verso James e dovette riconoscere che le sensazioni che Aileen gli aveva fatto sentire per qualche minuto, non le aveva mai provate <non lo so> e così terminò la conversazione sperando che quel sentimento che tanto intimoriva Black non stesse nascendo.
Ramoso iniziò a capire che Felpato gli stava nascondendo qualcosa ma preferiva che fosse lui a dirgliela e chiusero lì la questione.
Intanto dai Serpeverdi non c'era tranquillità <sapevo difendermi da solo> <la prossima volta prenditi l'ennesimo pugno> <come al solito> <per Salazar, Severus sei un Serpeverde dovresti essere più vendicativo invece ti fai mettere sotto da tre Grifoni: sembra come se ti piacesse essere il loro sacco!>; gli occhi ossidiana la guardarono duramente <non spetta a te decidere se reagire o meno, quando per difendermi fai la puttanella accarezzando il viso del Rinnegato> <vai a fanculo Piton> e prese la strada opposta con passo svelto, Severus sentì sormontare una rabbia cieca e mentre la guardava andare via strinse così tanto i pugni che le nocche iniziarono ad essere bianche.
<Aileen complimenti per oggi: sei stata ancora più formidabile e siamo andati avanti di molto!> <grazie Rem> fece un sorriso stanco ma soddisfatto <parliamo di qualcosa che non sia proprio lo studio... come sta andando il soggiorno ad Hogwarts?> <bene non mi lamento, ma il vero problema è non partecipare alle partite di Quidditch e battervi come se non ci fosse un domani> Lupin abbassò lo sguardo e sorrise alzandosi dal tavolo, gli sembrava di avere davanti a sé un James Potter in versione femminile <ammetto che non mi interessa questo sport ma capisco il fastidio di non mettersi alla prova sfidando un'altra squadra>, la Serpe affermò e si alzò anche lei mettendo a loro posto i libri delle biblioteca.
Remus si appoggiò al tavolo e la fissò: aveva i capelli raccolti in una crocchia poco sfatta e indossava dei pantaloni stretti neri con una felpa non molto larga che definiva un po' i fianchi; aveva le maniche tirate su fino ai gomiti e notò un graffio sul braccio sinistro, gli si avvicinò e lo sfioro con le dita creandogli la pelle d'oca <come te lo sei fatto?> domandò con voce rauca <non dirlo a nessuno capito?> Lupin acconsentì <pochi giorni fa ho prolungato il mio allenamento di Quidditch perché mi piace volare con la luna piena. Stavo tornando al castello quando sono spuntati un cervo, un cane nero e un topo; ho iniziato ad accarezzarli e il cervo mi ha come invitato per salirli in groppa ma quando stava per finire la piccola galoppata, è spuntato un licantropo e il cane nero si è buttato su di lui per bloccarlo così mi ha dato il tempo per fuggire e forse nella fretta mi sono ferita>.
Remus più guardava il graffio e più si convinceva che stava per aggreddire Aileen <fattelo curare in infermeria> <sono abituata, tranquillo> <allora quando ci sarà la luna piena, rientra prima dal Quidditch> disse con tono imperativo <mi chiedi troppo Remus> la Serpe mise la tracolla in spalla <non voglio che il licantropo ti uccida> la ragazza si voltò sorridendogli <non mi accadrà nulla. Buona cena e buona notte Rem>.
Dopo che ebbe raccolto le sue cose, si diresse anche lui in Sala Grande sedendosi vicino a Codaliscia con davanti gli altri due Malandrini <dobbiamo parlare di una cosa che non mi avete raccontato riguardo la nostra ultima uscita notturna> disse in tono distaccato, infilzando con una forchetta una patata; i tre Grifoni si guardarono capendo che Lupin fosse venuto a conoscenza. Nonostante ci fosse il solito chiacchiericcio nella Sala, scese uno strano silenzio nel quartetto che venne interrotto da Peter <come va la Birmingam?> <non c'è che dire, è molto portata per lo studio: il recupero per i G.U.F.O. è quasi terminato e deve solamente recuperare gli argomenti del sesto anno così da mettersi in pari con noi> Ramoso continuò la conversazione <dicono che sia stata nella squadra Irlandese di Quidditch e che sia molto brava> Lupin annuì <una volta vorrei vederla> <non hai mai visto le partite di quella squadra Ramoso?> <certo che sì SirSir ma dal vivo è un'altra cosa no?>.
Quando terminarono, si alzarono e cominciarono ad andare ai dormitori ma l'occhio di Sirius cadde sulla tavolata grigio-verde; Aileen parlava con un suo compagno e sembrava divertirsi visto che rideva: era una risata limpida e chiara, i suoi occhi avevano una luce diversa per ogni emozione e con la mano copriva la bocca. Alzò lo sguardo e si incrociò con quello del Grifone: lo salutò e lui ricambiò con un ghigno mimando la buona notte, lei lo ringraziò e continuò a conversare.
Chiusa la porta della loro camera da letto, Lupin esplose <non avete proprio cervello! Che succedeva se la uccidevo? Non avete preso in considerazione la più probabile delle mie azioni?> <calmo Lunastorta> <lo dici a qualcun'altro James! Santo Godric, vi rendete conto del rischio?> cadde il silenzio e i suoi compagni non osavano contraddirlo, perché era meglio che si sfogasse e perché aveva anche ragione.
<io non so che fare con voi: volete aiutarmi però aggiungete solo i problemi> si passò sul viso rovinato e nei capelli una mano, sempre osservandoli <come sempre deve esserci il silenzio e neanche interagite, che parlo a fare?> osò a parlare Minus <ma la rivedremo?> <me l'ha confermato quando stavamo in biblioteca> Potter si risvegliò dal silenzio <ti ha raccontato cosa è successo?> <sì perché avevo notato un graffio sul braccio sinistro> <come ha fatto a farsi male se non è caduta da Ramoso?> domandò Black <non lo sa neanche lei ma intuisce che se lo sia fatto per la fretta di fuggire>.
Remus decise di interrompere lì la delicata questione ma raccomandandosi che non sarebbe più dovuto accadere.
Ognuno stava per conto suo: Remus ripassava per il giorno dopo, James leggeva qualcosa sul Quidditch, Peter finiva lo scritto su Pozioni e Sirius guardava fuori dalla finestra pensando ad Aileen: era da troppo tempo che rifletteva sulla Serpeverde e non gli piaceva affatto il pensiero che si stesse interessando oltre al fisico di una ragazza; lui, Sirius Black: colui che aveva le ragazze di Hogwarts addosso, poteva avere di meglio della Birmingam come la McKinnon e già da un po' di tempo vi era più di una semplice amicizia...
Non sa cosa lo aveva colpito della nuova arrivata ma intanto aveva scosso l'animo libero dell'Animagus.
Fu rriportato alla realtà ma rimase fermo dove stava quando qualcuno bussò alla porta, <vado io> Codaliscia aprì <sembra proprio che sono legata in qualche modo a te Remus>; Sirius sorrise, come diceva un vecchio detto babbano 'quando parli del diavolo, spuntano le corna' però in questo caso spuntò una Serpeverde.

Ogni licantropo ha la sua lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora