Capitolo 21

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Il giorno dopo il suo compleanno, Aileen aveva delle occhiaie profonde e solamente i Black, Severus e Remus se ne accorsero ma la Birmingham non disse la causa del suo mancato sonno; risolse il problema estetico con un tocco di bacchetta e sembrò fresca come un fiore, ma la ragazza non notò gli occhi del serpente che non smettevano di brillare: infatti Voldemort spiò la giornata della ragazza dalla mattina alla sera e constatò che Hogwarts non fosse cambiata neanche un poco, tutto ciò non aveva nessun fine maligno ma solo per capire se la ragazza avesse dato una svolta alle sue abitudini. Infatti appena notò che Sirius era diventato il suo nuovo ragazzo, non ci voleva credere: era il contrario di lui, non capiva come potesse piacere alla Serpeverde un tipo del genere! Quando si ritrovò alla finestra la luna, capì che Aileen stava diventando la sua ossessione per la seconda volta della sua vita e decise di finirla di spiarla anche perché si stava distraendo dal suo maligno compito.
Venne Febbraio e James venne svegliato alla giusta ora da Remus e scesero per la colazione, era domenica e quel giorno avrebbero avuto la partita contro Serpeverde ma appena pensò a ciò, spuntò Gazza che correva nel suo stile ridicolo e buffo: parlò all'orecchio di Silente e la McGranitt che gli stava vicino diventò bianca in faccia ed automaticamente guardò Potter "che diamine hai Minnie?", il preside si alzò in piedi <un attimo di attenzione prego!> calò come previsto il silenzio <questa notte, il Cercatore dei Serpeverde è stato male: dato che non se la sente di scendere in campo, la signorina Birmingham si trova costretta a sostituirlo> e qui Potter e la McGranitt sprofondarono ancora di più sulle loro sedie con le mani nei capelli, Remus consolava il suo amico e Sirius e Peter non sapevano se ridere o piangere; l'altro tavolo (cioè quello grigio verde) esultava come non mai <che hai Potter? Vuoi ritirarti per non fare figuraccie?> urlò Severus sfottendolo <è la fine> disse Ramoso <è decisamente la mia fine>.
Arrivò all'entrata dello stadio riservata ai giocatori <dai James andrà bene> per quanto assorto nella disperazione, non capì chi della squadra lo stasse consolando ma ormai non poteva ritirarsi e annotarono la situazione: tutti gli spettatori esultavano come non mai e i Serpeverde sembravano voler cadere dagli spalti per quanto fossero entusiasti, intanto le due squadre formarono un cerchio e i due capitani si misero al centro; ad un segno della giovane professoressa Bumb, i giocatori salirono sulle scope ma come al solito la professoressa volle dire la sua frase <mi raccomando: voglio un gioco pulito>, fischiò e lanciò la pluffa: la partita iniziò. James e Aileen volarono in alto e al centro del campo, James volava piano a differenza della Serpeverde che stava ferma; ad un certo punto vide la ragazza andare verso il basso e immediatamente la seguì: andava veloce ma James le stava a pochi centimetri di distanza "bastarda mi hai fatto una finta" e si separò da lei; fu un errore grave.
Appena iniziò la sua risalita vide un luccichio dorato verso destra e capì che la ragazza aveva fatto solo un giro largo per tenere sotto controllo il loro oggetto di comune interesse: Aileen puntò con lo sguardo omicida il Boccino e iniziò la sua risalita verso il cielo per prendere la pallina dorata; James stava alle calcagna della ragazza e si trovarono fianco a fianco, Aileen cervava di distrarlo andando addosso al moro e man mano questi scontri divennero sempre più forti <cazzo Birmingham smettila!> la ragazza si voltò con uno sguardo assassino <mai Potter, non mi farò battere da un maledetto e dilettante Grifondoro> e spronò la scopa, superandolo. James stava attaccato alla parte di paglia della scopa dell'avversaria mentre iniziarono a scendere a grande velocità verso il basso, più precisamente si dirigevano verso le basi nella sabbia di uno degli spalti dei Tassorosso: James iniziò a sudare freddo, andavano ad una velocità che il ragazzo non aveva mai provato e la paura prese il sopravvento su di lui così da far rallentare la scopa poco prima degli spalti e lasciar prendere la vittoria alla Serpe; Aileen allungò un braccio e la distanza contro la costruzione di legno diminuiva velocemente "non cambiare direzione..." mancavano due metri agli spalti "non ancora" mancava un metro sicuro "non cambiare Ail" mancavano pochi centimetri "ora!" si girò su sé stessa e sentiva la divisa a pochi centimetri dal legno, si allungò con il corpo verso il boccino: sentiva l'aria che spostavano le piccole ali e chiuse la mano su di esso.
<e Serpeverde vince con 200 punti, andando a posizionarsi primo! Per ora è la partita dell'anno per la sua breve durata, signore e signori: 19 minuti!> le Serpi iniziarono ad urlare a squarciagola <perchè Serpeverde timore non ne ha, se ha la Birmingham qua!> e seguirono le mani sbattute sul legno come se fossero dei tamburi; Aileen sciolse i capelli dalla treccia e alzò il braccio con la pallina dorata, sorridendo: le era mancata il sapore della vittoria. <Horace non dire nulla> <oh mia cara Minerva, sarò muto come un pesce!> non riusciva a togliersi quel sorriso ebete e gioioso dalla faccia con le mani unite sotto al mento <Aileen, cosa sei!> e guardò sognante la sua alunna prediletta. Le squadre si cambiarono negli spogliatoi e quando uscirono i Serpeverde con Aileen sulle spalle di Regulus e Severus, i restanti compagni di casata iniziarono a cantare il loro inno <non riuscirò ad avvicinarmi a lei vero?> disse Sirius guardando malinconico la sua ragazza <grazie per stare a consolare il tuo migliore amico> James lo sorpassò innervosito <Ramoso> lo chiamò ma il ragazzo in questione non lo ascoltò <James> iniziò ad accellerare per ragggiungerlo e gli strattonò un braccio <hai rotto il cazzo Potter, smettila di comportarti come un bambino: nella vita si vince ma si può anche perdere sai?> <se sei venuto a farmi la paternale, sappi che non ti si addice> Sirius si avvicinò pericolosamente a suo fratello, puntando un dito contro <James: smettila> <altrimenti? Non fare le ramanzine che sei il primo coglione> Sirius non ci vide più e diede un pugno sullo stomaco al suo migliore amico <magari così ti schiarisci le idee e vedi quanto sei bambino> e se ne andò lasciando il Cercatore rosso-oro piegato in due con le braccia intorno allo stomaco.
<James> <non ti è bastato già che la tua migliore amica e uno dei Malandrini mi abbia umiliato?> disse acidamente senza alzare lo sguardo <Ramoso sono qua per stare con te senza farti ramanzine, sarebbe inutile con il tuo comportamento da vero Grifone> James si alzò e abbracciò il Licantropo <e comunque sei stato lo stesso formidabile amico mio> si strinsero ancora più forte.

Ogni licantropo ha la sua lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora