Capitolo 34

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Parlarono del più e del meno, ma Aileen sapeva che quella non era soltanto una visita di cortesia <Regulus, insomma perché sei venuto quì? Dimmi il vero motivo> il ragazzo si mise a sedere sul letto <oggi sono quà con te, perché temo sia l'ultima volta che ci vedremo> <non sto capendo> <c'entra Tu Sai Chi, è una missione che devo fare e non so se tornerò o meno> <non puoi farti sostituire?> negò <va bene, andrò a parlare con Tom> <no!> urlò e per questo gesto improvviso, fece sobbalzare la ragazza distesa sul letto <perché devi rischiare la vita? Non pensi alle persone che ti vogliono bene?> <sono diventato ciò che sono per non deludere la mia famiglia, non fallirò una missione di cui ho preso l'incarico di mia spontanea volontà> nella stanza rieccheggiò una risata falsa <la tua famiglia? Tu hai ancora il coraggio di chiamare quelle persone che ti hanno procreato "mamma" e "papà"? Regulus datti una svegliata! Sirius ed io siamo la tua vera famiglia, perché sei così cieco!> <perché non capisci che vi sto proteggendo? Mi dovresti capire meglio di tutti!> <voglio solo trovare una soluzione e vederti vivere ancora!> <non provare ad ostacolarmi Ail, non saprei rispondere delle mie gesta> <vai allora a farti ammazzare Regulus! Se è quello che vuoi, perché stai ancora quì? Stai soltanto prolungando e peggiorando la situazione!> l'abbracciò improvvisamente <perché non capisci che non voglio lasciarti in questo modo?>: la ragazza si dimenava da quella morsa tanto attesa ma il suo orgoglio prevaleva. Iniziò a maledirlo e aggredirlo verbalmente, dicendo cose che non avrebbe mai pensato di dire in un momento di lucidità: intanto Regulus non smetteva di tenerla fra le sue braccia e assecondava quello che diceva la ragazza, si stava sfogando e lo sapeva ma le parole sanno fare male anche se son dette in un momento del genere; dopo un tempo che parve infinito, le minacce di Aileen vennero sostituite da un pianto violento e smise di dare i pugni sul petto del minore dei Black e lo strinse in un abbraccio che risultava più una richiesta di aiuto.
<sembra che tutti quelli intorno a me, siano destinati ad abbandonarmi: non sopporterei la tua morte> <ehy, guardami> alzò il capo e il ragazzo le asciugò con i pollici le lacrime che scivolavano sulle guance rosse <tornerò, promesso> e le diede un bacio in fronte. La tenne stretta a sé fino a quando non la sentì tornare a respirare regolare <vuoi che ti prepari una cioccolata?> <quello è il compito di Remus, ti ha contaggiato per caso?> le sorrise accarezzandole il viso <a te, la cioccolata tira su il morale: farei di tutto pur di vederti felice> "anche a costo di uccidere quella bastarda di mia cugina".
L'aiutò a mettersi in piedi e la lasciò per farla camminare, fecero quei pochi passi per raggiungere la porta ma sentì un peso improvviso sulla schiena <dannazione Ail, perché non me l'hai detto prima che non riuscivi a camminare?> <no, ci riesco. Guarda> tentò di mollarsi dalla presa sui fianchi del ragazzo <non venirmi a dire cazzate, ora fai silenzio e non obiettare> la prese a mo' di sposa e nonostante l'avesse avvisata, la ragazza borbottava per continuare a camminare sulle proprie gambe <non sono come gli altri che ti fanno fare di testa tua, io sono testardo come te e non voglio che le tue condizioni peggiorino>.

<dov'è lei?> <Sirius, te l'ho già detto: sta parlando con tuo fratello> <neanche con me parlava così tanto: vado a vedere a che punto stanno> quando si incamminò verso la porta notò due figure <non c'è bisogno, siamo quì> tutti i presenti, si voltarono verso i due Serpeverdi. Gli occhi di Sirius ardevano di fronte a quella scena e qualunque persona sarebbe stata in grado di decifrare il significato di quello sguardo: "togli le mani da lei".
<dopo quello che hai fatto, hai anche il coraggio di presentarti a casa mia Sirius?> gli occhi del maggiore dei Black tramutarono e divennero tristi <riportami in camera> fu un sussurro che nel silenzio di quel momento fu udito da tutti, Regulus si sentì in conflitto e la guardò <Ail, dagli una possibilità> <ce l'ha avuta e non l'ha sfruttata. Ora, fai quello che ti ho detto, per favore> <non mi muovo da quì>, la ragazza lo guardò infuriata e guardò ognuno delle persone presenti <va bene, noto con piacere che avete tutti la stessa opininione ma se permettete, questa è il mio Manor e faccio come mi pare> con uno slancio, posò le gambe a terra e iniziò a camminare traballante per poi prendere sempre più sicurezza e dirigersi nella sua camera.

<sei davvero stupido Sirius> <non osare criticarmi Regulus, non ne hai il diritto> <allora decidi perché entro cinque secondi, andrò a prenderla e le eviterò di fare la fatica di salire le scale> <non si farebbe toccare mai da me> <certo e resta convinto di questo pensiero, come io sono Tassorosso. Ora vado a pr...> e venne superato di corsa da suo fratello che teneva in mano una tazza di cioccolata calda, incantata per non farla cadere.
Regulus si girò verso gli altri rimanenti della stanza <mi sono meritato una medaglia per essere riuscito a far stare quei due insieme in una stanza ed entrambi disarmati> tirò fuori da una tasca del giacchetto le bacchette del parente e della ragazza e iniziò a giocarci <inoltre, mi merito anche la cioccolata: Lupin, non fare l'egoista che non ti si addice> e rimase il pomeriggio in disparte dagli altri, sperando che Aileen non uccidesse con le proprie mani suo fratello maggiore.


Parte autrice
Sono immensamente dispiaciuta per i miei tempi per aggiornare le storie ma sono piena di studio e quest'anno affronterò la maturità: sono nel panico totale, non riesco nemmeno a respirare!
Spero che mi sappiate perdonare per i miei futuri tempi prolungati per gli aggiornamenti.
Inoltre, sono contenta di ricevere stelle/commenti per questa storia: sono troppo felice e devo dire semplicemente grazie a voi!
Fatemi sapere come al solito, di cosa ne pensate di questo capitolo con stelle/commenti!
Grazie ancora, la vostra Serpeverde 🐍

Ogni licantropo ha la sua lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora