Calvalcava ormai da tre lunghi giorni, mancava poco al regno di re Thranduil, che conosceva solo di fama. Si stava rendendo conto che non poteva più tornare indietro, qualche giorno prima aveva avuto una brutta litigata con suo zio Elrond e aveva lasciato la valle , disubbindendogli.
Pur essendo una principessa, era stufa della vita signorile e noiosa che conduceva restando intrappolata nei bustini stretti e i vestiti scomodi dei nobili.
Lei voleva addestrarsi, imparare l'arte della spada e a maneggiare l'arco, cosa che le era sempre stata proibita.
Suo padre, Draugluin, fratello di Elrond, gli aveva sempre impedito di fare ciò che voleva sin da quando era nata, l'unico suo peccato era stato assomigliare dannatamente alla madre, Alatariel, una semplice elfa Silvana, che sapeva combattere e difendersi come un uomo, almeno finché non conobbe quello che allora era il principe, secondo genito della famiglia reale di Imladris. I due si erano conosciuti durante una visita da parte dei Silvani al regno dei Noldor, si innamorarono e poco dopo si sposarono, andando a vivere alle sponde di Lórien, nella dimora di Galadriel e Celeborn, Signori dei boschi,dove nacquero i loro quattro figli, Haldir, Růmil, Orophin e Ainwen . Avevano combattuto al fianco di Elrond, tremila anni prima, durante la guerra dell'Unico Anello, perdendo poi la vita molti anni dopo, uccisi da attacco degli orchi, fu così che venne affidata ai suoi fratelli.
Divenuta poi adulta, lasciò Lothlórien per raggiungere la terra natia del padre, andando a vivere con suo zio Elrond e i suoi cugini.Si ergeva dritta, seduta sulla sella del suo destriero scuro, la corporatura slanciata e snella, vestiva un bustino color argento dalla stoffa morbida, stretto in vita e più morbido sulle spalle, le copriva tutto il busto e la schiena, dove terminava con una coda di mantello lunga fino al polpaccio. Teneva il cappuccio sulla testa, a coprirle parzialmente i capelli di un biondo caldo, acconciati in treccioline a spiga di grano, in mezzo alla testa, raccogliendone metà lunghezza e ai lati delle orecchie, fini e tipicamente a punta, con alcune ciocche che gli ricadevano davanti.
Al di sotto, a coprirle le gambe dei semplici pantaloni neri e ai piedi degli stivali del medesimo colore.
Indossava la collana di sua madre, caratterizzata da un ciondolo particolare, un elegante corvo argento dalle immense ali, decorate minuziosamente e al centro incastonato c'era uno zaffiro che le metteva in risalto gli occhi blu notte dalle ciglia nere e lunghe , uguali a quelli di suo padre. Il viso delicato, i lineamenti ricordavano quelli di Alatariel ,la pelle diafana e soffice, rosata sugli zigomi alti le labbra appena carnose e rosate .Ai polsi due polsini in cuoio nero, lunghi sino a metà avambraccio.Rallentò il suo cavallo tirando le redini, scavalcò la sella e scese, rivolgendo parole elfiche di ringraziamento all'animale.
Prese una mela da una delle tasche di lato alla seduta, la diede al destriero , accese il fuoco e dopo aver consumato del Lembas si sdraiò
accanto al grande mammifero,addormentandosi .Poche ore più tardi venne svegliata da un frusciò tra gli alberi, si tirò in piedi,cercando con lo sguardo la fonte del rumore, poi si accorse che la puledra era sparita, la chiamò più volte senza successo, poi fu un attimo, qualcuno le piombò addosso facendola cadere in mezzo alla terra ricoperta da foglie arancioni.
Strizzò gli occhi sorpresa, poi gli riaprì di scatto, un elfo dalla corporatura slanciata e snella si ergeva sopra di lei con l'arco teso nella direzione del suo petto, aveva i capelli lunghi poco oltre le spalle, talmente chiari da sembrare quasi bianchi, gli occhi argentei e piccoli la scrutavano freddamente, la pelle leggermente rosata, i lineamenti attraenti, le labbra sottili,indossava degli abiti da bosco, dalle tonalità verdastre .
Era l'elfo più bello che avesse mai visto in tutta la sua esistenza.<<Chi siete e cosa fate qui a Bosco Atro? >>chiese il biondo mentre un gruppo di uomini ed una sola donna spuntavano dietro alle sue spalle, scendendo anche loro dagli alberi.
<<Sono Ainwen, dalla valle di Imladris. >>soffiò in elfico nel suo stesso tono.
<<E così siete un elfa? >>disse il ragazzo abbassando l'arco, si avvicinò e gli tirò giù il cappuccio, scoprendo i lunghi capelli, leggermente mossi,che arrivavano poco più giù della fine della schiena.
Sguainò la spada e le alzò una ciocca di capelli rivelando le tipiche orecchie.
<<Bene, dovete venire con noi. Camminate davanti insieme a me . >>disse facendola alzare.To be continued...
STAI LEGGENDO
Grey eyes and pointed ears
FanfictionAinwen è una mezzosangue, nelle sue vene scorre il sangue di due stirpi elfiche, quella dei Noldor e quella dei Silvani . È la nipote più giovane di Re Elrond, cugina di Arwen e sorella di Haldir, Růmil e Orophin. I suoi fratelli, vivono alle spon...