-Capitolo 15:Banchetti in famiglia -

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I due raggiunsero il cavallo in silenzio, inconsapevoli di essersi tenuti per mano per tutto il tragitto,Legolas, dopo la discussione che aveva avuto con suo padre non aveva pronunciato più parola con la sua compagna, la aiutò a salire e poi si sistemò davanti a lei e partirono con tranquillità, non avevano nessuna fretta di arrivare a Granburrone.

Diversi giorni più tardi giunsero alle porte della valle di Imladris,accolti dalle guardie e poi da re Elrond che aspettava la visita di sua nipote da molti mesi ormai.
I due elfi scesero dal destriero e si diressero nella biblioteca del sovrano , Ainwen voleva presentare ufficialmente il suo compagno allo zio e i suoi cugini.

<<Hîrnin* Elrond. >>disse la principessa entrando nella stanza a cielo aperto.

<<Nipote, che piacevole
sorpresa. >>disse il re chiudendo il libro che stava leggendo per abbracciare la parente.

<<Tu sei Legolas Verdefoglia, il compagno di Ainwen, dico bene? >>chiese Elrond, probabilmente aveva avuto una delle sue visioni.

<<Sì mio Signore. >>rispose il principe.

I familiari della casata reale si riunirono per banchettare, mentre Ainwen raccontava delle avventure vissute nel ultimo periodo, Legolas la guardava completamente rapito, gli osservava le labbra mentre si muovevano emettendo suoni, gli occhi grandi e blu notte, che lo stregarono sin da subito, la pelle rosata e gli zigomi alti, i capelli che diverse notti prima aveva potuto acarezzare, l'amava, più di qualsiasi cosa, ne era certo, se lo sentiva fin dentro le ossa. Amava tutto di lei, il suono della sua risata, il modo in cui sorrideva e il brio che aveva negli occhi non appena incrociava il suo sguardo, l'amava e l'avrebbe protetta da qualsiasi pericolo.
L'elfa dal canto suo provava lo stesso per il compagno, ogni volta che la guardava o la baciava il cuore le batteva all'impazzata, come se dovesse esplodere da un momento all'altro,sentiva di appartenergli carnalmente e spiritualmente, aveva l'impressione che in qualche modo il fato aveva fatto incontrare le loro anime ancor prima che i loro corpi si posassero gli occhi addosso.
La cena proseguì tranquillamente, l'erede di Thranduil aveva legato con i cugini della principessa, Elladan e Elrohir, gemelli e fratelli maggiori di Arwen, avevano chiaccherato e scherzato tutta la sera, poi ognuno si ritirò nelle proprie stanze.

<<Rammenti la notte della festa della luce stellare? >>chiese Ainwen arrossendo, poco dopo che fossero entrati nella stanza.

<<Come potrei non rammentarla, è stata la notte più bella della mia esistenza. >>rispose lui guardandola intensamente negli occhi illuminati dalla luce della luna piena che brillava quella sera vegliando su Granburrone.

<<Temevo che tu essendo ubriaco non te lo fossi ricordato o peggio, che te ne fossi pentito. >>rispose sincera la principessa.

<<A dir la verità.. dovrei rinfrescarmi la memoria. >>disse il principe fissando con avidità le labbra dell'elfa, divenute improvvisamente invitanti.
Poi si avvicinò cingendole i fianchi, facendo scivolare le mani sulla parte bassa della schiena, cautamente si avvicinò alle labbra della ragazza catturandole in un dolce bacio,i loro respiri si fusero divenendo una sola cosa,Legolas la spogliò completamente impaziente di perdersi tra le sinuose forme della compagna.
Per la seconda volta quella notte
i due compagni si erano uniti carnalmente, vacillando in una dimensione di piacere tutta loro, non esisteva nessun altro in quei momenti.

Legolas e Ainwen passarono un mese nella valle di Imladris poi partirono per Lothlórien, terra natia della principessa, dove l'erede di Thranduil conobbe i suoi cognati, Haldir, Růmil e Orophin che non gli risparmiarono le minacce di morte nel caso avesse fatto soffrire la loro sorella.

<<Io lo conosco Grampasso, il suo vero nome è Aragorn, è cresciuto a Granburrone con me e i miei cugini. >>disse la principessa dopo aver dato un bacio al compagno prima che montasse sul cavallo, era giunto il momento che partisse.

<<Dove lo posso trovare? >>chiese Legolas.

<<Lo troverai a Nord,nelle terre selvaggie come ha detto tuo padre. >>continuò l'elfa. <<Ma prima che tu parta voglio che tu prenda questa. >>disse la ragazza posando tra le mani dell'uomo la collana di sua madre. <<Era di mia madre, l'aveva data a mio padre in segno del loro amore. >>disse incatenando gli occhi del suo amato.

<<Prometto di tornare presto. >>disse il principe che dopo avergli accarezzato il viso partì oltre il confine di Lothlórien mentre la principessa sarebbe ritornata nella valle di Imladris.

To be continued...

*Hîrnin :Mio signore

Grey eyes and pointed ears Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora