-Capitolo 20:Le miniere di Moria -

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Per molti altri giorni proseguirono sullo stesso passo innevato , sostando ogni tanto per mangiare e riposare qualche minuto.
Ormai mancava poco alle terre di Rohan, se solo quel giorno Saruman non avesse lanciato i suoi incantesimi per rallentare la compagnia,nevicava forte e c'era molto vento che spargeva grossi fiocchi di neve in tutte le direzioni, Legolas era in testa al gruppo seguito dalla compagna , dietro di loro Gandalf e Gimli che facevano fatica a camminare sul cumulo di neve fresca, si facevano strada con il bastone dello stregone , più distanti invece Merry e Pipino per il freddo si stringevano a Boromir e così facevano anche Frodo e Sam con Aragorn.

<<C'è un empia voce nell'aria. >>disse l'elfo dai capelli chiari.

<<Sì la sento anche io. >>disse la principessa, mentre la neve bianca le bagnava i capelli e il vento freddo le soffiava sul viso.

<<È Saruman! >>urlò Gandalf per farsi sentire oltre la bufera.
Poco dopo degli enormi massi crollarono dalle alture più in alto, Legolas con un gesto fulmineo spostò la sua compagna verso la parete rocciosa, proteggendola così dalle rocce.

<<Vuole buttare giù la montagna! >>urlò il rammingo dell'est. <<Gandalf, dobbiamo tornare indietro! >>continuò.

<<No!>>disse per poi lanciare degli incantesimi per contrastare quelli dell'oscuro stregone, un attimo più tardi un fulmine colpi la vetta innevata, facendo crollare blocchi di neve,prima che potesse raggiungere il loro passaggio, l'erede di Thranduil accolse l'elfa tra le sue braccia, diede la schiena all'esterno della montagna, essendo più alto di lei le dava modo di impedire che la neve le cadesse addosso ,con fatica e con il respiro che mancava riuscirono poi a tornare in superficie .

<<State tutti bene?! >>chiese Ainwen preoccupandosi per gli altri.

<<Sì! >>rispose Boromir. <<Ma dobbiamo abbandonare la montagna, verso la breccia di Rohan.Prendete la via ovest per la mia città! >>continuò ad urlare.

<<La breccia di Rohan ci porta troppo vicino a Isengard!>>rispose Aragorn.

<<Non possiamo passare sopra le montagne, passiamoci sotto, attraverso le miniere di Moria! >>disse invece Gimli.

<<Colui che porta l'anello, decide.. Frodo.. >>disse lo stregone.

<<Attraverseremo le miniere. >>disse il giovane hobbit.

<<E così sia fatto.>>disse infine Gandalf.
Scesero così dalle sinuose montagne, proseguendo così per la strada che portava alle miniere naniche.
Giunsero davanti alle mura alcune ore più tardi, ormai era sera quando proseguirono per i sentiero passando sulla riva di un laghetto che bagnava quelle terre.
Davanti alle porte di Moria lo stregone tastò la parete in cerca di una porta.

<<Dunque.. Vediamo.. >>mormorava l'uomo dalla barba folta. <<Itildin.. Riflette solo la luce del sole e della luna. >>continuò.

La fortuna girava dalla loro parte, quella sera, celata dalle nuvole, nel cielo splendeva una bianchissima luna piena.
La sua luce si puntò in direzione delle mura, rivelando così una porta illuminata.

<<C'è scritto: "Le porte di Durin, Signore di Moria. Dite amici ed entrate." >>disse lo stregone passando il bastone sulla scritta.

<<E che cosa vorrebbe dire?>>chiese Merry.

<<Oh..è semplice, se uno è amico dice la parola magica e le porte si aprono. >>rispose Gandalf appogiando il bastone su un simbolo al centro della porta e pronunciò degli incantesimi con l'intento di far aprire le mura.

Andò avanti per ore senza successo, mentre gli altri si erano fermati a riposare, Legolas era seduto contro la corteccia di un albero con le gambe piegate dove al centro Ainwen era in dormi veglia appoggiata al petto del compagno mentre quest'ultimo per passare il tempo giocherellava con alcune ciocche dei suoi lunghi capelli,facendola rilassare.

<<Non disturbare l'acqua. >>disse Aragorn all'hobbit Brandicuck, nonostante la principessa stesse riposando sentiva il tonfo dei sassi che lanciava nell'acqua, ringraziò mentalmente il rammingo.

<<Non so..non so..>>mormorò lo stregone sedendosi.

Ad certo punto l'elfa aprì gli occhi di scatto e rivolse il suo sguardo all'acqua, come se percepisse qualcosa, notò che anche gli altri facevano la stessa cosa, come se una presenza si celasse dentro l'acqua scura.

<<È un enigma. >>disse poi Frodo mentre tutti erano concentrati sul movimento dell'acqua.
<<Dite amici ed entrate..qual'è la parola elfica per amici? >>continuò.

<<Mellon!>>esclamò Gandalf e le porte si spalancarono.

Tutti si alzarono ed entrarono all'ingresso delle buie miniere.

<<Presto mastro elfo, tu e la tua compagna gusterete la leggendaria ospitalità dei nani. >>disse Gimli rifendosi a Legolas . <<Grandi falò, birra di malto, carne stagionata con l'osso. Questa amico mio è la casa di mio cugino Balin e la chiamano una miniera.. una miniera.. >>continuò.

<<Non è una miniera..è una tomba. >>disse Boromir.

In effetti poco dopo il gruppo disgustato, si accorse degli scheletri dei nani.

<<No.. No!>>urlò Gimli.

La principessa si avvicinò al suo compagno che ispezionava un corpo.

<<I goblin. >>disse l'erede di Thranduil estraendo una freccia dai resti del cadavere.

To be continued...

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