-Capitolo 14:Rapporti che si sgretolano-

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Le due elfe raggiunsero il nano che era sovrastato dall'orco pallido che con un braccio lo teneva fermo mentre con l'altro impugnava una specie di spada.
Tauriel gli saltò sulle spalle, cercando di allentare l'arma affilata, Ainwen invece cercò di attaccarlo da davanti ma la natura massiccia dell'essere la sovrastava e con un calcio la scaraventò al si sotto mentre l'altra elfa faceva la stessa fine, riuscendo però a fermarsi sul limite del precipizio.
Il corpo della principessa con un tonfo secco toccò il terreno innevato, alcuni metri più sotto da dove era precipitata si ergevano ancora alcune rovine delle alture da dove passò un orco armato di spada.
L'essere si avvicinò all'elfa con un ghigno stampato in faccia mentre con una mano la prese per il collo, sollevendola di molto.
Faceva fatica a respirare, stava soffocando, sentiva la vita abbandonarle il petto mentre il pallido essere stringeva di più la presa, Ainwen cercò di dimenarsi tirando dei calci alle gambe possenti dell'immondo essere, senza successo, poi una freccia arrivò in suo soccorso, mettendo fine alla vita della bestia, il suo compagno la guardava da in cima ad una torre, lei lo guardò con uno sguardo colmo di gratitudine, le aveva salvato la vita.
L'elfa poi si mosse ritornando sulle alture, uccidendo gli ultimi orchi rimasti per poi raggiungere Legolas, voleva ricambiare il favore.
Bolg avanzava verso l'elfo che si ergeva sopra ad un ponte in pietra, l'orco mosse un braccio buttando l'erede di Thranduil sotto un cumulo di pietre, la sua compagna si spostò velocemente, con un balzo raggiunse l'immondo essere, iniziò a combattere duramente con quest'ultimo, cercando di prendere tempo a Legolas, in due sarebbe stato più facile abbatterlo.
Quando la principessa evitò un masso dell'orco che voleva colpirla, quest'ultimo fece crollare i massi che formavano il ponte dando così i minuti contati all'altro elfo che per fortuna riuscì a risalire, saltando sui tumuli di pietra che stavano cadendo.
Saltò sul collo dell'immondo essere e con una presa di gambe riuscì a girarlo facendolo cadere dal ponte, ma la creatura risalì due secondi dopo così Legolas cercò di infilzargli l'addome con la spada, che il pallido orco aveva bloccato sotto il braccio cercando di spingerla lontano, l'elfo dai biondi capelli riuscì a salirgli sulle spalle e gli infilzò il cranio con uno dei lunghi pugnali, uccidendolo.
Poi scese dal corpo, che cadde insieme al ponte, con un balzo all'indietro  finendo sulla sponda sinistra della montagna mentre tirava Ainwen verso di sé, in modo da non farla cadere . Poi i due si arrampicarono su delle scale in cerca dell'elfa dai capelli ramati.

<<Tauriel! >>urlò Legolas mentre scrutava l'ambiente.
Ainwen riuscì solo a vedere Thorin Scudodiquercia che ferito crollò sul lago ghiacciato.

Dopo un po' trovarono l'elfa dai capelli ramati, stava china sul corpo senza vita di Kili e gli stringeva la mano, l'elfa dagli occhi blu notte senza  accorgersene si spostò verso Legolas e gli strinse leggermente la mano, mentre gli occhi grigi del compagno scivolavano sulla sua figura che osservava la scena poi  le sorrise  tristemente mentre i loro occhi si incatenavano . 
I due elfi poi si allontanarono pronti ad andarsene ma non appena svoltarono l'angolo della colonna videro la figura di Thranduil in mezzo ai portici delle alture.

<<Io non posso tornare. >>disse il principe passando oltre le spalle del padre seguito da Ainwen.

<<Dove andrai? >>chiese il re rimasto di spalle facendo girare i due elfi.

<<Non lo so. Credo che andrò con Ainwen a Granburrone e poi a Lothlórien.>>gli rispose  Legolas mentre la principessa leggermente in disparte assisteva alla discussione.

<<Va a Nord. Trova i dunedain*, c'è un giovane rammingo tra loro, dovresti incontrarlo.Suo padre, Aratorn, era un brav'uomo,suo figlio potrebbe crescere e diventare un grande. >>disse Thranduil.

<<Come si chiama? >>chiese suo figlio.

<<Nelle terre selvagge lo chiamano Grampasso.Il suo vero nome, lo devi scoprire tu stesso. >>rispose il sovrano.
<<Legolas. >>lo richiamò facendolo girare di nuovo, prima che i due proseguissero la camminata.
<<Tua madre ti amava, più di chiunque altro, più della vita. >>disse per poi lasciarli andare.

In cuor suo Thranduil faticava ad accettare l'attaccamento di suo figlio nei confronti di Ainwen, però da buon padre qual'era, sapeva che prima o poi si sarebbe dovuto rassegnare, così a malincuore lasciò andare il suo erede per la sua strada sapendo che forse un giorno  sarebbe ritornato.

To be continued...

*dunedain =Uomo dell'est.
Con questo appellativo Thranduil si riferisce a Grampasso, ossia Aragorn. Questo è riferito solo al film e non è coerente con nessuno scritto di Tolkien dal momento che nei libri Legolas va al consiglio di Elrond per riferire la fuga di Gollum e soprattutto Aragorn a quel tempo aveva solo 10 anni e si trovava ancora a Gran Burrone con la madre,(da notare che lui è cresciuto con gli elfi, il che spiegherebbe il fatto che sa parlare correttamente il Sindarin e nella trilogia de il Signore degli Anelli viene citato che Arwen e Aragorn si conoscono da molti anni) e non nelle terre selvaggie.

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