-Capitolo 13:Amare verità -

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Alcuni minuti più tardi il corno inconfondibile degli elfi riecheggiò  tra le vie della città,mentre iniziava a nevischiare, Thranduil stava richiamando la compagnia a sé.
Poi si separarono, Legolas proseguì per un tratto da solo, andando a combattere con alcuni orchi mentre Ainwen e Tauriel si spostarono velocemente per un altra stradina finendo nello spiazzo di una piazzetta, incontrando così il  re di Bosco Atro con le guardie alle spalle.

<<Non andrai oltre. >>pronunciò in elfico la ragazza dai capelli rossi.
<<Non volterai le spalle, non questa volta. >>continuò.

<<Toglietevi di mezzo. >>disse Thranduil guardando disgustato le due elfe, come se non fossero degne di dargli ordini.

<<I nani saranno massacrati. >>continuò imperterrita Tauriel.

<<Così come gli uomini. >>disse poi Ainwen.

<<Sì, moriranno.Oggi, domani,fra un anno, fra cento anni da ora.Che differenza fa? Sono mortali. >>controbatté freddamente Thranduil mentre con due fessure al posto degli occhi avanzava verso la principessa.
Tauriel in un gesto fulmineo incoccò una freccia e tese l'arco, per difendere l'amica che al contrario, con l'arco tra le dita fissava a sua volta il sovrano.

<<Tu credi che la tua vita valga più della loro?Quando in essa non c'è amore, sì, non c'è amore in te.>>chiese Tauriel.
Il sovrano molto alterato in un rapido gesto le tagliò l'arco con la spada affilata.

<<Che ne sapete voi dell'amore? >>disse il re puntando la spada nella direzione del corpo di Tauriel che faceva da scudo all'altra elfa.
<<Niente. Quello che provi per quel nano non è reale, sei pronta a morire per quello? >>chiese all'elfa rossa che indifendibile, in quanto il re aveva toccato tasti dolenti, si mise a piangere.
Ainwen si spostò leggermente dall'amica avvicinandosi di più al sovrano.

<<Smettila, tu non capisci, siamo giunti a questo per colpa tua! Se non fossi stato egoista  e orgoglioso ora non saremmo qui! >>disse la principessa in un impeto di rabbia, ignorando di averlo ferito nell'orgoglio,aveva raggiunto il limite .

<<Come osi parlami in questo modo! Tu che non meriti l'amore di mio figlio, tu non ne sei degna, mezzosangue. >>sputò velenoso l'elfo dai capelli color della luna, spostando la spada nella sua direzione, ma un'altra lama  abbassò l'arma di Thranduil.

<<Se le fai del male, dovrai uccidermi. >>disse Legolas guardando negli occhi suo padre, che lo fissava sorpreso.
Poi si allontanò dal parente per avvicinarsi alle due elfe.
<<Vengo con voi. >>disse incatenando lo sguardo a quello dell'elfa di cui contraccambiava i sentimenti.

I tre elfi proseguirono a piedi arrivando sul ponte che collegava la città alle alture di Colle Corvo , uno stormo di pipistrelli sorvolò sopra le teste, il principe prese la palla al balzo, si agrappò alle zampe di uno di quei volatili mentre Tauriel e Ainwen avanzavano a piedi, giungendo alla fortezza  più internamente .
Le due elfe si mossero subito iniziando ad uccidere alcuni orchi che si trovavano tra i corridoi in pietra dell'altura mezza distrutta.
Si fecero poi strada fino all'esterno, l'elfa dagli occhi verdi maneggiava i pugnali mentre Ainwen scoccava frecce con l'arco.

<<Kili! >>urlò ad un certo punto Tauriel scorgendo in lontanza il suo amato che si batteva con Bolg.

To be continued...

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