-Capitolo 39:Sospetti, proposte e grandi notizie . -

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<<Non c'era menzogna negli occhi di Pipino. >>disse Gandalf, il mattino dopo, avevano fatto colazione,stavano discutendo degli avvenimenti della sera prima nel salone del trono. <<Uno sciocco, ma uno sciocco onesto lui rimane. >>aggiunse guardando l'uomo della contea.
<<Non ha detto niente a Sauron di Frodo e dell'Anello. Siamo stati fortunati.. Pipino ha visto nel Palantír una traccia dei piani del nemico. Sauron si muove per colpire la città di Minas Tirith,la sconfitta al Fosso di Helm ha mostrato una cosa al nostro nemico..sa che l'erede di Elendil si è fatto avanti. Gli uomini non sono deboli come immaginava, c'è ancora coraggio,forza a sufficienza per sfidarlo,magari.
Sauron teme questo, non rischierà che i popoli della Terra di Mezzo.. si uniscano sotto
un'unica bandiera. Ridurrà Minas Tirith al suolo.. piuttosto che vedere un re tornare sul trono degli uomini. Se i segnali di Gondor sono accesi, Rohan deve prepararsi alla guerra. >>concluse lo stregone.

<<Dimmi.. perché dovremmo correre in aiuto di coloro che ce l'hanno rifiutato?Cosa dobbiamo a Gondor? >>disse re Théoden.

<<Se non lo facessimo, non saremmo meglio di loro. >>disse Ainwen.

<<Io andrò. >>disse poi Aragorn.

<<No.>>disse lo stregone bianco.

<<Vanno avvertiti.>>disse il rammingo del nord.

<<E lo saranno. Andrai a Minas Thirit per un' altra strada, segui il fiume, cerca le navi nere. Tenete a mente :ci sono cose ora in movimento, che non possono essere disfatte. Io cavalco verso Minas Tirith.. e non ci andrò da solo. >>concluse determinato Gandalf.

Il mattino dopo l'anziano accompagnato da Mastro Tuc lasciò Erodas per raggiungere il regno natale del loro amico defunto, dopo tre giorni di cavallo sarebbero arrivati.
Passarono due giorni, la nipote di Elrond si sentiva strana, in più aveva iniziato ad avere strani sintomi e si sentiva parecchio stanca, decise così di parlarne con Legolas, in quanto aveva qualche sospetto.

<<C'è una cosa di cui vorrei parlarti. >>disse l'elfa disegnando dei cerchi immaginari con le dita, sul petto nudo del compagno,erano sotto le lenzuola bianche, avevano appena finito di fare l'amore.

<<Cosa ti turba melamin? >>disse il principe invitandola ad esprimersi mentre gli accarezzava i lunghi capelli biondo caldo.

<<Ultimamente mi sento poco bene..ecco..credo.. credo di essere gravida..ma non ne sono sicura. >>disse Ainwen toccandosi il ventre.

<<Davvero?>>chiese l'elfo.

<<Credo di sì. >>disse la principessa rivolgendogli un mezzo sorriso.

<<Se tu aspettassi un bambino sarei l'uomo più felice in tutta la Terra di Mezzo. >>disse l'uomo prima di baciarla.

Passarono un altro giorno tra le mura del regno di Rohan, i due avevano deciso di aspettare, per vedere se ciò che credeva la principessa fosse veritiero, quando sarebbero tornati a Granburrone avrebbero parlato con Elrond per verificare, nel frattempo non avrebbero detto niente agli altri,almeno fino a quando non ne sarebbero stati sicuri.

<<Gli uomini di Minas Tirith, il fuoco è acceso, Gondor chiede aiuto! >>disse Aragorn a perdifiato entrando quella mattina stessa nel salone dove i suoi compagni erano riuniti insieme al re.

<<E Rohan risponderà, radunate i Rohirrim. >>rispose inaspettatamente, partirono immediatamente alcune ore dopo, due dì più tardi giunsero nelle terre di Gondor.

<<I cavalli sono irrequieti e gli uomini silenziosi. >>disse Legolas avvicinandosi a Éomer insieme al Mastro nano e la compagna.

<<Si innervosiscono all'ombra della montagna.>>rispose il nipote di Théoden.

<<Quella strada là.. dove conduce? >>disse Gimli facendo voltare tutti nella direzione di una stradina stretta e buia.

<<È la strada per il Dimholt, la porta sotto la montagna. >>rispose l'erede di Thranduil.

<<Chiunque vi si avventuri.. non fa ritorno.Quella montagna è malvagia. >>disse il Rohirrim.

Arrivata la sera cenarono intorno ai fuochi per poi ritirarsi nelle tende per riposare le poche ore che gli erano state concesse, tranne Ainwen, che con l'imbrunire era uscita dall'accampamento per prendere una boccata d'aria, il lontanza aveva riconosciuto un cavallo, suo zio Elrond era lì.
Lo aveva condotto nella tenda del re di Edoras, che poi lì lasciò soli ordinando ad una guardia di andare a svegliare Aragorn.

<<Zio c'è una cosa che vorrei sapere prima che tu riparta.. Cos'hai visto?>>disse la principessa, sapeva che quasi sicuramente aveva avuto delle visioni.

<<Se è ciò che ti domandi, sì, porti in grembo l'erede di Legolas Verdefoglia. Sono felice per voi. >>disse il Signore di Imladris abbracciando la nipote, vennero interrotti dalla presenza del rammingo, così la cugina acquisita di quest'ultimo lasciò l'accampamento per raggiungere il compagno,voleva comunicargli la bella notizia.

<<Legolas? >>disse entrando nella tenda.

<<Mh?>>mormorò il principe mentre sistemava la faretra.

<<Ti ricordi cosa ti dissi qualche giorno fa?>>domandò al compagno.

<<Sì. >>rispose voltandosi, incontrando lo sguardo dell'amata.

<<Elrond è venuto in cerca di Aragorn.. gli ho parlato. Avevo ragione..aspetto un bambino. >>disse l'elfa, trattenne il fiato, attendendo una qualsiasi reazione.

<<Sei meravigliosa. Ti amo. >>disse il principe tra un bacio e l'altro, poi si staccò guardandola seriamente negli occhi.
<<Sposami. >>disse acarezzandole il viso.

<<È una proposta? >>chiese Ainwen ridacchiando.

<<Sì.. insomma.. è da un po' che ci stavo pensando..mi dispiace solo non avere l'anello qui con me.>>disse l'elfo.

<<Alla fine ce l'hai fatta.. Mi hai fatto aspettare più di sessant'anni! >>esclamò la principessa canzonandolo, scatenando così la sua risata divertita, ma le sue labbra lo zittirono con un bacio passionale.
Poi riuscirono dalla tenda raggiungendo Gimli che anche lui, non riusciva a dormire.

<<Dove credi di andare me lo dici? >>chiese il nano di Moria,notando Aragorn che si stava allontanando con il suo cavallo.

<<Non questa volta. Questa volta devi restare, Gimli. >>rispose il rammingo.

<<Non hai imparato nulla sulle testardaggine dei nani? >>disse Legolas avvicinandosi insieme alla compagna e il loro cavallo.

<<Abbiamo iniziato questo viaggio insieme.. e insieme lo termineremo. >>disse Ainwen sorridendo al cugino acquisito.

<<Tanto vale che ti rassegni, verremo con te, giovanotto.>>disse il piccolo uomo.

Poco dopo montarono a cavallo dirigendosi verso la breccia della montagna che avevano notato quel pomeriggio, tutti i Rohirrim li guardavano e mormoravano commenti tra di loro,giunti davanti alla parete rocciosa si insinuarono in essa, che stretta e buia appariva minacciosa.

To be continued...

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