-Capitolo 10:Draghi e gesti inaspettati-

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I due elfi riuscirono ad uccidere i due orchi, poi Legolas recuperò uno dei suoi pugnali a terra per poi appoggiarsi esausto ad una colonna.
Ainwen gli si avvicinò cauta e gli pulì il viso con il pollice, appena sotto il naso, una goccia di sangue usciva dalla narice sinistra.
Non appena scostò il dito dalla sua pelle l'elfo dagli occhi grigi lo prese tra le mani guardando il polpastrello macchiato del liquido scuro.
Si spostò dalla colonna, scorgendo l'orco pallido su un mannaro albino,voleva ripartire alla carica .

<<Dovresti riposarti. >>gli disse la principessa facendolo fermare a metà strada, stava tornando verso di lei.

<<Lo sai che non posso. >>le rispose lui in elfico.

<<Vengo con te. >>disse lei determinata.

<<No, rimani con Tauriel, sarai al sicuro. >>disse per poi prenderle inaspettatamente il viso tra le mani e  baciarla.
<<Va!>>la incoraggiò prima che corresse nella direzione dell'orco, lei lo vide in lontanza mentre galoppava con il  destriero bianco oltre il confine di Pontelagolungo.
Stava per rientrare nella casa quando in lontanza scorse il possente drago  volare nella direzione della città.
Corse verso l'abitazione e vi entrò sotto lo sguardo sorpreso dei quattro nani, di Tauriel e i tre bambini, credevano che se ne fosse andata insieme a Legolas.

<< Lui sta arrivando. Smaug è qui. >>disse Ainwen . <<Prendete lo stretto necessario, dobbiamo andarcene. >>continuò guardando l'elfa dai capelli ramati la quale uscì dalla casa per verificare le parole dell'amica.
L'elfa scrutò  l'orizzonte e con la principessa ritornò all'interno della baracca.

<<Ha ragione, non c'è tempo, dobbiamo andarcene.Il più in fretta possibile. >>disse la capoguardia prendendo un cappotto per vestire la bambina più piccola.

<<Noi non ce ne andremo, non senza nostro padre. >>replicò il più grande dei figli di Bard.

<<Se restate le tue sorelle moriranno è questo che tuo padre vorrebbe? >>lo zittì la rossa mentre finiva di vestire sua sorella.

Poco dopo salirono tutti su una barca e due dei nani iniziarono a remare conducendo la struttura di legno sul lago tempestato qua e là di zolle di ghiaccio.
In un secondo una fiammata calda passò sopra le loro teste che si abbassarono non appena il fiato del drago iniziò a stuzzicare l'aria bruciando alcune case, il caos si scatenò sul piatto specchio d'acqua di Pontelagolungo, la gente correva e gridava  spaventata, i bambini piangevano e i quartieri  avevano iniziato a prendere
fuoco.
Altre fiammate arrivarono dalla gola dell'enorme rettile, dileguandosi in infernali serpentine sui tetti della città mentre la barca continuativa ad avanzare sotto dei portici, per proteggersi il più possibile.
Ad un tratto la campana della torre più alta della cittadina risuonava nell'aria, Bard l'arciere, stava in piedi sulla struttura in legno, l'arco teso e le frecce alla mano, iniziò a scoccarne alcune, ma la pelle del drago era troppo resistente per essere scalfita.

<<L'ha colpito! Ha colpito il drago! L'ha fatto >>urlò Kili.

<<No. >>disse Tauriel guardando in alto.

<<Ha colpito il bersaglio!L'ho visto! >>continuò il nano.

<<Le sue frecce non penetrano la sua pelle. Temo che nulla potrà farlo. >>disse l'elfa dai capelli ramati.

<<Nemmeno le frecce più precise degli Eldar potrebbero farlo. >>disse Ainwen guardando il ragazzino che sembrò rabbuiarsi, poi colse tutti di sorpresa agganciandosi ad un gancio di una gru, allontanandosi di molto dall'imbarcazzione ignorando le urla degli altri passeggeri che lo richiamavano a bordo.

<<Lasciatelo fare, non possiamo tornare indietro. >>disse Tauriel.
To be continued...


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