-Capitolo 3:Confidenza e allenamenti -

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La mattinata proseguì tranquillamente tra le chiacchiere e il pranzo, Ainwen a fine pasto si alzò e congedandosi uscì dal enorme salone, non si era accorta di essere seguita da Legolas.

<<Ti andrebbe una passeggiata? >>chiese il principe facendo bloccare l'elfa in mezzo al corridoio.

<<Sì volentieri. >>rispose Ainwen girandosi verso l'elfo biondo.

Legolas concesse alla ragazza alcuni minuti per cambiarsi con i vestiti che indossava alcune ore prima, le fece visitare tutta Bosco Atro terminando il giro con le scuderie, presero due destrieri e uscirono dal regno andando a cavalcare poco distanti.

<<Quanti anni hai? >>chiese il principe curioso mentre con i loro cavalli l'una affianco all'altro , passeggiavano trai prati verdi, ad occhio e croce doveva avere la sua stessa età.

<<Sono nata seicento anni dopo la creazione dell 'Unico Anello,durante la vigilia d'estate. >>rispose Ainwen. <<Invece tu?Quanti anni hai? >>continuò.

<<La tua stessa età. >>rispose l'elfo sorridendole.

<<Non vorrei essere scortese, ma dove si trova tua madre? >>chiese la bella elfa ignara della risposta che avrebbe ricevuto di lì a poco.

<<È stata uccisa, dagli orchi. Mio padre non ne parla mai e io non ne conservo ricordi. >>rispose Legolas, rabbuiandosi.

<<Mi dispiace, ai miei genitori è toccata la stessa sorte, hanno lasciato la Terra di Mezzo quando io ero piccola. >>disse la principessa.

Il resto del pomeriggio e la sera passarono in fretta, finita la cena  Legolas accompagnò la principessa nelle sue stanze, dove si chiuse, addormentandosi subito.

Il giorno dopo si svegliò di buon ora, si vestì e scese nella sala del banchetto, dove il principe e Tauriel l'attendevano per la colazione, prima che l'elfa dai rossi capelli tornasse dalle guardie.

<<Ben svegliata. >>disse Legolas accogliendola con un caldo sorriso.

<<Buongiorno. >>disse solo in risposta, nascondendo le guancie divenute rosate per il sorriso dell'elfo.

Mangiarono del lembas tra  chiacchere e risate poi Legolas e Ainwen raggiunsero i campi di allenamento, per prima cosa le avrebbe insegnato a maneggiare la spada.

<<Tieni questa è per te. >>disse lasciandole una spada d'argento che afferrò al volo. <<È stata forgiata dai miei antenati.>>proseguì il principe sguainando la spada.
<<Vieni ti insegno. >>continuò posizionandosela davanti.
Passarono tutto il giorno a studiare le parate e le scoccate, Ainwen imparò in fretta, anche ad usare l'arco, a parer di Legolas era diventata più brava di lui.

Erano passati sette mesi dal giorno in cui aveva varcato i cancelli di Bosco Atro e pian piano la principessa si era accorta di provare dei sentimenti per il giovane elfo , che non sembrava accorgersene. Tuttavia, nonostante l'erede di Thranduil non sembrava accorgersene, quest'ultimo, sembrava sospettare qualcosa, la fortuna per breve tempo era stata dalla sua parte, non rivelando a nessuno la sua identità, finché un giorno, ritornando a Bosco Atro insieme a Legolas e Tauriel, dopo una perlustrazione nei dintorni del regno, era entrata insieme ai suoi amici nella sala del trono, trovando suo zio che parlava insieme al Signore del reame boscoso.

<<Nipote. >>disse re Elrond con un cenno della testa puntando i suoi occhi in quelli blu della principessa che non appena scorsero la figura del parente,si sgranarono, il vociare dei tre elfi che fino a poco prima scherzavano allegramente, si zittii immediatamente al suono della parola pronunciata dal sovrano di Imladris.

<<Preparati, ritorni a casa. >>disse suo zio uscendo dalla sala del trono, ormai l'avevano smascherata.

To be continued...

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