-Capitolo 21:I corridoi di Nanosterro -

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Legolas lanciò via la freccia, incoccò una delle sue tenendo l'arco ben teso, così fece anche Ainwen mentre Boromir e Aragorn sguainavano le spade.

<<Dirigiamoci alla breccia di Rohan, non saremmo mai dovuti venire qui. E ora andiamocene, fuori!>>disse il figlio del sovrintendente.

<<Frodo! >>urlarono dietro di loro gli hobbit, qualcosa aveva trascinato fuori mastro Baggins.
<<Grampasso!>>urlò Sam in richiesta d'aiuto.
Dei tentacoli giganteschi avevano preso per i piedi il mezzuomo della contea agitandolo in aria.

I due uomini e i due elfi corsero in soccorso degli hobbit, i primi colpivano i tentacoli con le spade mentre i secondi scoccavano una dopo l'altra le loro frecce,
alla fine il rammingo riuscì a recuperare il piccolo uomo.

<<Alle miniere!>>urlò Gandalf.

<<Presto! correte!>>disse l'uomo di Minas Tirith , subito dopo Legolas fece mettere al sicuro la compagna mentre gli altri correvano nella direzione della porta.
I tentacoli di quell'essere erano entrati parzialmente facendosi cadere addosso alcuni massi del soffitto della miniera facendo rimanere al buio la compagnia .

<<Non abbiamo altra scelta, dobbiamo affrontare le lunghe tenebre di Moria.>>disse lo stregone che con un incantesimo aveva fatto accendere la pietra incastonata nel suo bastone, in modo che gli facesse da fiaccola. <<State in guardia, ci sono cose più antiche e più malvage degli orchi nella profondità della terra. >>continuò iniziando a camminare, passando davanti a Legolas che fece passare prima Ainwen , voleva starle dietro in modo da proteggerla,poi dopo di lui seguivano Gimli e il gruppo di mezzuomini mentre Aragorn e Boromir chiudevano la fila.
<<Ora silenzio, è un viaggio di quattro giorni fino all'altra parte, speriamo che la nostra presenza passi innosservata. >>concluse l'uomo dalla barba grigia.

<<Non ho memoria di questo posto. >>disse lo stregone alla fine della serie di infinite scale,
la compagnia proseguì per tre giorni per quelle faticose rampe, si erano fermati qua e là per sostare, mangiavano e se potevano, dormivano qualche minuto, i due uomini dell'est avevano acceso un fuoco,avevano appena finito di mangiare, il rammingo fumava erba pipa e chiacchieravano tutti animatamente mentre Ainwen esausta riposava sulla spalla del compagno.

<<Ainwen, mi dispiace svegliarti ma dobbiamo proseguire. >>disse il principe in elfico alla sua compagna, che dopo alcuni mugulii si alzò, Gandalf finalmente si era ricordato la via per procedere,i dieci scesero lungo una ripida discesa umida per poi sbucare in degli enormi saloni.

<<Ariosa e un po' più di luce, ammirate il grande reame della città dei nani, Nanosterro.>>disse lo stregone mentre tutti gli altri si guardavano intorno,camminarono tra uno di quegli enormi corridoi circondati da imponenti colonne, finché il nano del gruppo, non corse attraverso una porta.

<<Gimli! >>lo richiamò all'attenzione l'uomo dalla barba folta e grigia.
Quando gli altri entrarono all'interno della stanza lo trovarono piangente ai piedi di una tomba.

<<Qui giace Balin figlio di Fundin, Signore di Moria. È morto dunque, è come temevo. >>lesse ad alta voce Gandalf.

<<Dobbiamo proseguire, non possiamo indugiare. >>disse Legolas al rammingo che affiacancava Ainwen, mentre lo stregone leggeva alcuni scritti di un libro che poco prima era appoggiato sulla pietra della lapide.

To be continued...




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