-Capitolo 2:Mezze verità a Bosco Atro. -

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In un paio di falcate raggiunsero gli altri uomini che squadrarono Ainwen dalla testa ai piedi, sussurandosi commenti poco opportuni, gli ignorò, camminando accanto all'elfo biondo che ogni tanto le lanciava delle occhiate, la trovava molto bella.
<<Comunque il mio nome è Legolas. >>disse sottovoce nella loro lingua madre ,l'elfo dagli occhi grigi.

<<È un bel nome. >>sussurrò lei in risposta.

<<Grazie, l'ha scelto mia madre. >>disse il giovane principe.

Dopo quei pochi scambi di frasi , per tutta la durata del tragitto erano rimasti in silenzio, arrivarono sul ponte quando il sole era appena sorto, il figlio di Thranduil fece un cenno con la testa alle due guardie fuori dall'enorme portone, che gli aprirono l'ingresso per farli entrare.
Ainwen osservò ogni minimo dettaglio del reame boscoso, rimanendone meravigliata, suo zio gli aveva descritto molte volte, senza mancanza di particolari, l'enorme bellezza di quel regno.

<<Voi potete andare, Tauriel vieni con noi. >>disse l'elfo rivolgendosi alla capoguardia dai lunghi capelli ramati .

I tre salirono le scale, raggiungendo la sala del trono.
<<Aspettate qui. >>disse Legolas entrando all'interno della stanza.
Pochi minuti dopo tornò indietro dalle due elfe.

<<Entra, il re attende. >>disse il principe.
La ragazza si fece coraggio entrando nell'enorme sala, seguita dagli altri due.
Thranduil sedeva sul suo trono, gli occhi chiari balzarono subito nella direzione di Ainwen, soffermandosi meravigliati sulla sua figura mentre quest'ultima lo osservava a sua volta, i capelli lunghi color della luna ricadevano lisci oltre le spalle, la pelle chiara accompagnava i lineamenti attraenti richiamanti quelli del figlio, indossava degli abiti dalle colorazioni argentee, un mantello color del vino appogiato sulle spalle e una corona di rami e bacche adagiata sulla testa.

<<Ebbene Ainwen, mio figlio mi ha riferito che venite da Granburrone. Per quale motivo vi trovate nel mio regno? >>chiese il sovrano, la mezzosangue si voltò nella direzione del ragazzo che l'affiancava,guardandolo brevemente, le aveva tralasciato il dettaglio che lui fosse un principe.

<<Mi manda re Elrond, mio Signore. >>disse la ragazza facendo un breve inchino al cospetto della figura di Thranduil che si alzò dal trono iniziando a camminarle intorno.

<<E per quale motivo il Signore di Imladris manderebbe un elfa di stirpe Noldor nella mia dimora? >>chiese sospettoso l'elfo dai capelli chiari.

<<Per addestrarmi al meglio Sire, nell'Arda siete famosi per essere i più pericolosi. Vi chiedo solo asilo, in cambio vi offrirò i miei servigi. >>mentì l'elfa, non poteva dirgli che era una principessa, per lei sarebbe stata la fine, non osava immaginare l'ira di Thranduil se avesse scoperto che gli aveva mentito, ma ciò che la spaventava era la reazione che avrebbe potuto avere Elrond se avesse saputo dove si trovava.

<<E sia, se non ci sono secondi fini, Legolas vi accompagnerà nelle vostre stanze. >>disse facendo un cenno verso il suo progenito,li congedò con qualche sospetto che gli ronzava nella testa, l'aspetto della bella elfa sembrava somigliare a qualcuno che un tempo conosceva, ma non ne era sicuro.

Ainwen fu accompagnata fuori dalla stanza dagli altri elfi, Tauriel si allontanò congedandosi mentre gli altri due proseguirono salendo le scale, raggiungendo un corridoio,lo percorsero sino alla fine,dove c'era una porta in legno scuro.

<<Questa è la vostra stanza, manderò qualcuno a portarvi degli abiti puliti. >>disse il principe facendo voltare verso di sé la bella elfa, ormai si era rilassato, convinto che in lei non ci fosse alcuna minaccia.

<<Grazie, Mio Signore. >>disse Ainwen.

<<Perfavore chiamatemi solo Legolas e datemi del tu.>>disse sorridendo alla mezzosangue.

<<Legolas sei molto cortese , ma preferirei se mi dessi del tu.>>disse lei sorridendogli a sua volta.

Poco dopo l'elfo si congedò lasciando sola la principessa, che aprì la porta, entrando nelle immense stanze, un letto a baldacchino spazioso, dalle lenzuole chiare e decorate troneggiava nella camera luminosa, al di fuori uno spazio aperto, un grande terrazzo si affacciava sul cortile e i giardini del regno, era presente anche un bagno con dentro una spaziosa vasca in legno dove lavarsi, un piccolo lavabo e una turca.
Alcuni minuti dopo sentì bussare rumorosamente alla porta, la aprì rivelando un uomo slanciato e magro dai capelli castani e gli occhi azzurri con degli indumenti tra gli avambracci.

<<Mia Signora, sono Galion, mi manda il principe Legolas. Vi verrà a prendere tra trenta minuti per fare colazione. >>disse l'elfo davanti a sé.

<<Grazie Galion. >>disse l'elfa prendendo gli indumenti, richiudendosi la porta alle spalle, poggiò gli abiti sul materasso del letto e si diresse in bagno, riempii la tinozza e si spogliò di ogni indumento immergendosi lentamente nell'acqua bollente.
Si rilassò per brevi istanti prima di lavarsi con olii elfici, si asciugò con un panno e ritornò in camera dove indossò l'abito che aveva adagiato sul letto, era di un caldo arancione autunnale con alcuni ricami sulla gonna che dritta ricadeva sulle gambe per poi finire con un corto strascico.

Puntuale Legolas bussò alla porta delle sue stanze, Ainwen uscì dopo essersi sistemata i capelli, l'elfo incantato dalla sua bellezza non gli staccava gli occhi di dosso mentre scendevano nel salone per la colazione.
Non appena varcarono la soglia tutti gli sguardi dei presenti ricaddero sulla mezzosangue che ignorando il silenzio imbarazzante, seguita da Legolas, si sedette al tavolo del re, il quale sedeva sul trono, Tauriel era alla sua destra mentre suo figlio prese posto a sinistra e la ragazza accanto a lui.

<<Di cosa vi occupate a Granburrone ? >>chiese curioso Thranduil mentre sorseggiava il buon vino rosso di cui era talmente goloso da riuscire a gustarselo già di prima mattina.

<<Sono una guaritrice, re Elrond mi ha istruito insegnandomi alcune formule. >>disse l'elfa mentre gustava dell'idromele, era una mezza verità, non poteva certo dirgli che era sua nipote.

To be continued...

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