Capitolo 1

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Sento il suono fastidioso della sveglia nelle orecchie.
Oddio no vi prego. Non ce la posso fare. Io credo che non ci sia cosa più difficile di alzarsi presto la mattina dopo tre lunghi mesi di vacanza. Penso che potrei piangere. Chissà come andrà questo nuovo anno di liceo. Con questi pensieri mi alzo dopo qualche minuto da questo bellissimo letto. Vado a farmi una doccia dato che ho molto tempo. Finita la doccia mi ritrovo ad osservarmi allo specchio. Vedo una ragazza che in molti definiscono bella ma io ho pochissima autostima. Odio vedere la gente che giudica le persone in bellezza e bruttezza. Nessuno è bello e nessuno è brutto. Osservo i miei occhi, gli unici che mostrano ancora il dolore che ho dentro, gli unici in cui si può leggere ciò che sento realmente. Ma nessuno riesce a leggere il dolore che ho dentro. Tolgo lo sguardo dallo specchio, altrimenti potrei mettermi a piangere, e vado in cucina dove trovo un biglietto Mi dispiace se non siamo potuti rimanere per la colazione. Spero che sarà un buon inizio. Goditi questi anni. Ti voglio bene. -mamma Lo sapevo che come al solito non ci sarebbero stati. Rimuovo questi pensieri e rifletto sul fatto che non so se fare colazione oppure no. Come al solito invece di magiare mi bevo un succo di albicocca e mi avvio a scuola. Non è molto vicina ma vado a piedi comunque. Ed eccolo qui, l'enorme scartabello che indica cosa abbiamo di fronte "Movie Colony High School". Certo che potavano aggiungere "la scuola con dominanza di oche e scimmie". Mi perdo nei miei pensieri ma ad un tratto noto una chioma familiare venirmi in contro. È Vanessa, la mia migliore amica. È bellissima. Ha gli occhi marroni che mostrano sicurezza ed i capelli marrone chiaro che gli arrivano un pò sotto le spalle. Io ho pochi amici ma buoni. Perchè avere tanti amici? Non capisco. Vanessa mi viene in contro abbracciandomi, non ci vediamo da circa un mese perchè è andata in vacanza. Ricambio l'abbraccio e la saluto dicendole "bentornata nel canile". Ridiamo insieme quando lei dice "ho appena incontrato l'adorata Camille avvinghiata ad un povero ragazzo". Ah Camille, mi fa quasi pena quella ragazza, pensa di far paura quando fa morir dal ridere. Certo, a volte colpisce nel profondo anche se cerco di non darlo a vedere. Camille è l'oca d'onore. La regina. Ha i capelli biondi, naturalmente è tinta. I suoi occhi sono molto particolari, glieli invidio, sembrano azzurri ma alla luce del sole hanno un colorito viola. Mostrano solo odio. Sentiamo la campanella suonare perciò ci avviamo nelle nostre rispettive classi. In quest'ora non siamo insieme, Vanessa fa biologia mentre io farò economia. In effetti vorrei diventare come i miei genitori anche se forse è troppo per me. Mi piacerebbe molto fare un lavoro legato alla politica. Mi siedo nell'ultimo banco vicino alla finesta. Tutte le oche della classe fanno a cara a chi si siede con il ragazzo più bello. Ridicole. Entra il professore seguito da un ragazzo che mi fa rimanere senza parole. Ha i capelli marroni quasi neri, i lineamenti del viso mostrano un ragazzo sicuro di sè. Il fisico e pazzesco, da atleta. Ma quello che mi attrae di più sono gli occhi. Vedo un azzurro molto simile alle acque del mare. Limpidi e privi di ombre. Da quegli occhi vedo però mistero. Il professore chiede al ragazzo misterioso di presentarsi alla classe così il ragazzo con fare da menefreghista dice "mi chiamo Lucas Martinez e vengo da Boston". Il professore lo fa accomodare in un banco libero immezzo alla classe. Mentre si siede si guarda attorno e ci scambiamo uno sguardo, quasi d'intesa, non so come definirlo. Durante tutta l'ora rifletto sul fatto che molto probabilmente Lucas è uno di quei ragazzi menefreghisti e che vanno a letto ogni giorno con una ragazza nuova. Non ne vale la pena anche se prima di giudicare dovrei conoscerlo. Finisce l'ora ed esco in fretta dalla classe. Vedo Lucas inseguito da alcune ochette. Molti giocatori di football lo stanno osservando, molto probabilmente entro domani sarà amico di ognuno di loro. Il resto delle ore lo passo ad informare la mia migliore amica sul nuovo arrivato. Finita la scuola finalmente incontro il mio amico Logan. È proprio un bel ragazzo. Ha i capelli biondi e gli occhi verdi. Mostrano un ragazzo fragile, cosa che lui non vuole far vedere. Ha un fisico d'atleta infatti pratica football. Siamo amici da sempre e penso che lo saremo per sempre. "Ehi tesoro, mi sei mancata tantissimo" mi dice abbracciandomi. Ricambio l'abbraccio "anche tu! Avremo modo di parlare di come hai passato l'estate?" domando. Lui con un ghigno malizioso mi dice "certo, ma non penso che ti piacerà saperlo". Lo guardo male. Molto probabilmente ha passato l'estate in molte discoteche e non dico a far cosa. Ci salutiamo e mi avvio a casa. Come al solito i miei genitori non ci sono, lavorano fino alle 8 di sera con una pausa dalle 12 alle 2 che passano in qualche ristorante costoso. Mangio in fretta e corro in camera a leggere. Amo leggere, mi fa riflettere. In questo momento sto leggendo orgoglio e pregiudizio. Io definisco questo libro un'opera letteraria. È magnifico. E mi si addice dato che persona più orgogliosa di me non c'è. Si fa sera. Mi preparo un panino, mangio e torno in camera. Rifletto, amo riflettere sulla prima cosa che mi capita. Mentre penso al ragazzo misterioso ed hai suoi occhi di ghiaccio, mi addormento.

Occhi specchio dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora