Capitolo 19

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Pure oggi mi sveglio per quella dannatissima luce, devo ricordarmi di chiudere la tenda. Al mio fianco c'è un esemplare di Lucas che dorme. Mi tiene stretta la vita, come se avesse paura che me ne possa andare, cosa un pò impossibile per come mi sta stringendo.
Inizio a divincolarmi il più piano possibile ma è impossibile staccarmelo di dosso.
"Bellezza finiscila" mi dice Lucas con voce assonnata "la finirò quando mi lascerai andare" e detto questo mi lascia.
Vado a farmi una doccia calda e penso proprio a lui. In questi giorni ho capito che provo qualcosa, qualcosa di più forte dell'amicizia.
"Bellezza o ti muovi o entro" ed ecco che con i miei pensieri sono stata sotto l'acqua per troppo tempo e sfortunatamente la porta non si può chiudere a chiave quindi Lucas può entrare quando vuole. Almeno c'è la tenda che copre.
"Basta ora entro" ecco che mi ero persa di nuovo "Lucas osa soltan.." troppo tardi.
"Ma sei cretino?" "Stai tranquilla, non vedo nulla. E poi è colpa tua, sei li da mezz'ora".
"Mi spieghi cosa stai facendo?" "Bellezza aspetto che tu esca" mi prende in giro spero "Lucas vattene subito" "okei okei, sarà per la prossima volta." Non imparerà mai.
Esco dalla doccia e mi vesto, nell'appartamentino non c'è più nessuno, saranno andati a fare colazione.
"Alla buon ora" mi prende in giro Lucas "Ma che vuoi. Io ho i miei tempi" "si. E per fortuna ci sono due bagni" dice Logan. Sempre a rompere di prima mattina.
"Bellezza questo pomeriggio, sul tardi, volevo uscire con te. Solo con te" mi dice Lucas stupendomi "c-certo, v-va bene" inizio a balbettare arrossendo "sei carina quando arrossisci" a queste parole divento ancora più rossa "ragazzi guardate, un pomodoro" dice Lucas a Vanessa, Jake e Logan. Che cretino.
"Lucas dove vorresti andare?" "Sorpresa. Vestiti come vuoi. Anzi sexi" mi risponde facendo il suo solito ghigno malizioso.
Mi metto una maglia nera a mezze maniche abbastanza scollata abbinata ad una gonna bianca e nera e metto i miei soliti stivaletti neri.
Opto per un trucco leggero: poco fondotinta, un pò di rimmel e un rossetto rosa chiaro.
"Lucas sono pronta" "Era ora" "Ma se c'ho messo..venti minuti" "Dai bellezza, non rompere e andiamo".
Lucas mi porta su un ponte con una vista mozzafiato. Mostra una parte di San Diego illuminata da un sacco di luci e un pezzo di oceano. Rimango incantata da tutte le luci che mi trovo davanti.
"Lucas è pazzesco" "Lo so" risponde facendo una faccia da sono-un-genio.
"Voglio portarti in un ristorante in riva al mare, poi se vuoi torniamo qui. Per goterci lo spettacolo notturno" mi dice "Certo, sarà davvero bello".
Arriviamo davanti ad un ristorante chiamato Marine Room. Dall'esterno è davvero carino, promette bene.
Andiamo a sederci all'esterno, in modo da goderci il suono delle onde.
"Ti piace?" "Si, è bellissimo. Come lo hai trovato?" "Ero già stato a San Diego. Conosco posti che tu non puoi neanche immaginare" dice rattristandosi "Dimmi la verità, sai che puoi fidarti" "Non lo so, certo mi fido ma non voglio farti entrare in tutto ciò".
Dopo aver mangiato un cibo a dir poco squisito torniamo sul ponte che mostra una vista ancora più spettacolare.
"Non ho mai avuto una vita facile. Mia madre è morta poco dopo la mia nascita mentre mio padre è sempre stato lontano, si drogava, beveva, non che adesso sia cambiato" inizia a dire Lucas dopo svariati minuti di silenzio. Non ne sapevo nulla, ecco perchè non aveva mai parlato della sua famiglia.
"A soli 13 anni mi ritrovavo in casini per colpa di mio padre. Lasciava in sospeso affari e tutto ricadeva su di me. Per lo stress ho iniziato a drogarmi. Era bello, mi sentivo vuoto, forse felice. Ho passato gli ultimi due anni a cercare di disintossicarmi, ne uscivo ma poi ci rientravo. È stata dura" non so cosa dire. In questi mesi ho parlato solo dei miei problemi coinvolgendolo, se avessi saputo tutto ciò avrei aiutato pure lui.
"Lucas, ne sei uscito? Centra qualcosa con questo il tuo viaggio a New York?" dico mentre lui abbassa la testa.
"Mio padre aveva fatto altri casini perciò sono andato a Boston per risolverli. Non sono andato a New York" "Lo sai che avresti potuto dirmelo? Io mi fido di te, fallo pure tu" dico accarezzandogli una guancia e guardandolo negli occhi.
Non ho il tempo di dire o fare niente che le sue labbra sono sulle mie.
È una sensazione stupenda. È un bacio pieno di sentimenti, dolce. Le sue labbra sono calde e soffici. Non vorrei che finisse mai.
Sfortunatamente dobbiamo staccarci per respirare e subito vedo un suo sorriso indescrivibilmente favoloso.
"È dalla prima volta che ti ho visto che volevo farlo. Sei bellissima Naomi"
Spazio autrore
Finalmente Lucas si è fatto avanti. Cosa ne pensate del suo passato e della sua storia? Come andrà avanti?
Continuate a leggere per scoprirlo e se vi piace votate. Bye♡

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