Sono le 2 del pomeriggio e mi sto preparando per andare a casa di Vanessa. A dir la verità sto pensando al film che potremmo guardare.
"Naomi scendi" grida mia mamma. Oggi i miei genitori sono rimasti a casa, loro invece di aver fatto le vacanze estive stanno a casa in questi giorni. Bah, che ragionamenti.
Scendo le scale e mi ritrovo davanti un uomo, una donna e..James.
Cosa? Come? Quando?
"Naomi loro sono i nostri nuovi vicini".
Cosa? Non ho capito. Lucas andrà fuori di testa.
"Molto piacere, io sono Jonathan Thompson, il padre di James. Vi siete conosciuti a scuola?" "Piacere, io sono Naomi. Si, frequentiamo alcuni corsi assieme" rispondo cordialmente.
"Piacere io sono Miranda, la madre di James" ma che hanno tutti con sto James? Me ne frega se sei sua madre.
"Noi due già ci conosciamo, ma se vuoi ci possiamo conoscere meglio" dice James con un sorriso a dir poco malizioso. Ma come fa a dire queste cose davanti ai suoi genitori? Evito di rispondere per non dare una brutta impressione davanti ai suoi genitori.
"James non vorrai dare una brutta impressione" lo rimprovera il padre "no, assolutamente. Stavo solo scherzando. Io e Naomi questa mattina abbiamo parlato e ci siamo trovati proprio bene. Diventeremo grandi amici". Ma cosa sta dicendo? Mi prende in giro? Naomi trattieniti.
"Mamma mi dispiace ma io dovrei andare da Vanessa" dico fingendomi dispiaciuta "oh tesoro, vai pure ma torna per cena. Ho invitato i nostri nuovi vicini da noi" "certo, va benissimo. Ciao a tutti" dico fingendomi contenta.
Appena esco dalla porta inizio ad insultare il mondo. Io e Vanessa avremmo molto di cui parlare."Naomi alla buon ora" mi dice Vanessa appena entro in camera sua"Vanessa scusami, non puoi capire. Sono rovinata" "Cos'è successo, così mi preoccupi" "Nuovi vicini di casa. Famiglia Thompson" "Aspetta..ho già sentito questo cognome" dopo qualche secondo di silenzio alza la testa e insieme diciamo "James".
Dopo svariati insulti indirizzati a James parliamo di lei e Jake.
È sempre bello passare del tempo con Vanessa, mi capisce e con lei riesco a dire tutto.
"Pensi che devo dire a Lucas di James" "io credo di sì, hai visto oggi come era geloso" "hai ragione. Ora, pronta per il film?".
Passiamo il pomeriggio ridendo e, per il film, piangendo.
Sfortunatamente la fatidica ora di cena arriva e mi avvio a casa.
Sarà la cena più brutta della mia vita.
Dico così perchè James non mi piace, è falso e a quanto sembra è pure stronzo.
Cena, a noi."Allora Naomi, hai già un'idea di cosa farai dopo il liceo?" mi chiede Miranda "Ho ancora qualche dubbio ma penso che andrò o alla Harvard o alla Brown" "Tu James, hai già deciso?" chiede mio papà "Penso che andrò a lavorare nell'industria di mio padre. È molto grande e c'è bisogno di personale. Perchè non sfruttare dell'occasione?" arrogante. Pensa di essere l'unico ad avere un padre propritario di un'industria? Patetico.
Finita la cena andiamo in salotto a chiacchierare fino a quando il campanello mi salva e scappo da quell'inferno.
"Grazie. Grazie veramente" dico senza guardare la persona che ho davanti "bellezza, stai bene?" "Lucas! Grazie! Ti amo!" dico uscendo di casa.
"Cosa c'è?" mi chiede con uno sguardo misto tra il divertito e il preoccupato "Nuovi vicini. Tu non puoi immaginare" "tutto qui?" dice scoppiando a ridere. Non riderà ancora per molto.
"James Thompson".
Resta in silenzio per svariati minuti con uno sguardo più che infuriato.
"Fammi entrare" "Perchè?" "Te l'ho detto. Lo tolgo di mezzo" "Lucas..non fare stupidate. È un arrogante, non me ne frega nulla" "Fammi entrare, voglio conoscerlo"."Oh, Lucas che piacere. Da quanto tempo" dice mio papà appena lo vede. Appena lo ha conosciuto gli è piaciuto subito come ragazzo e quindi è felice per me.
"Lucas, questi sono i nostri nuovi vicini. Jonathan, Miranda e James".
Lucas si presenta molto gentilmente fino a quando arriva a James.
Entrami stanno zitti, si stringono la mano e si guardano davvero male.
Sembra che si conoscano già. Possibile?
Per tutta la serata Lucas mi tiene stretta a sè come se James potesse portarmi via da un momento all'altro. Secondo me c'è qualcosa sotto.
Quando i vicini se ne vanno e i miei genitori vanno in camera loro, mi faccio coraggio e chiedo "vi conoscete?" prima di rispondere Lucas mi guarda come stupito poi si schiarisce la voce e dice "No, perchè dovremmo?" "Non lo so, prima vi siete lanciati quello sguardo.." "Ehi, tranquilla" mi dice baciandomi.
Mi mette contro il muro e continua a baciarmi molto appassionatamente.
Mi fa provare davvero delle belle emozioni però non mi sento pronta per fare ciò che vuole fare.
"Lucas.." "Shh".
Continua a baciarmi ma molto più tranquillamente.
"Devo andare. Ci vediamo domani. Passo a prenderti" mi dice baciandomi tra una frase e l'altra.
"Okei, ciao".E se lui volesse approfondire? Andare oltre al bacio?
Un anno fa andava a letto con un casino di ragazze, di sicuro vuole altro da me.
Io ancora non me la sento.
Molte persone mi prenderebbero in giro. Ho quasi 18 anni e sono vergine. Io non ci trovo alcun problema. Penso che per farlo entrambe le persone devono essere sicure e pronte. Voglio aspettare il momento giusto.
Per schiarirmi le idee mi faccio una doccia fredda e mi metto il pigiama.
Mi affaccio un attimo alla finestra e con mia grandissima fortuna, sempre presente, scopro che la camera di James è proprio davanti alla mia. È possibile? Cosa ho fatto di male nella mia vita?
Non capisco perchè la sfortuna è sempre dalla mia parte. Devo capire cosa ho fatto di male nella mia povera vita.
Per non pensare più vado a dormire e cerco di addormentarmi non riuscendoci.
Ho troppi pensieri in testa.
Scrivo a Jonas.
A Jonas
Ehi, come stai?
DA Jonas
Bene dai. Non dormi?
A Jonas
Non ci riesco..
DA Jonas
Stai tranquilla. Fra qualche giorno sarò li da te. Notte baby
A Jonas
Notte Jonas.
Eh sì. Jonas viene a stare da noi per un pò. Si è cacciato nei guai.
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Occhi specchio dell'anima
RomanceNaomi Smith, ragazza americana, figlia di due ricchi ragionieri, frequenta il quarto anno di liceo. È una ragazza simpatica, bella e socievole con un passato difficile, infatti si fida difficilmente delle persone e perciò ha pochi amici. È una ragaz...