Capitolo 9

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È buio. Non vedo nulla. Ad un tratto in lontananza vedo avvicinarsi un'ombra. Sembra un ragazzo. Quando siamo a pochi metri di distanza lo vedo, è Lucas. Mi guarda come se fossi..bellissima, come se fossi sua. Si avvicina sempre di più finchè i nostri nasi non si sfiorano. Il mio cuore va a mille, chissa se anche lui sente ciò che sento io. Aspetta..cosa sento? "Sei bellissima. Hai un viso magnifico, peccato che tu sia ingenua. Non lo vedi? Non lo capisci?" "Che cosa?" "Che mi piaci. Mi piaci proprio tanto". Finisce di dire la frase e si avvicina sempre di più. Ho paura che mi lasci pure lui.
Tutto d'un tratto una luce mi acceca. Era un sogno.
Non penso di provare qualcosa per Lucas. Provo..amicizia.
Ah Lucas..è bellissimo, con quegli occhi che mi fanno incantare. Mi ci immergo dentro ogni volta in quegli oceani.
Mi alzo dal letto e vado a farmi un bagno, minimo di mezz'ora, oggi è domenica.
Scendo le scale con calma, ho indossato una tuta comoda, questo pomeriggio uscirò con i ragazzi.
"Ciao mamma, ciao papà" dico ai miei genitori. "Buongiorno dormigliona. Sono le 11.45 pensavamo fossi morta" già, loro si saranno svegliati alle 9 se non 8. "Oggi cucinerò qualcosa di buono. Cosa ti va?" Dice mia mamma. Lo fa apposta? Però devo riuscirci.. "quello che preferisci. Ah, questo pomeriggio faccio un giro con i ragazzi" Vanessa e gli altri vogliono andare al parco e magari dopo andremo in un bar. Chissà se ci sarà anche Lucas, lui e Jake sono molto amici.
Alle 2.20 inizio a prepararmi. Indosso una gonna abbastanza corta e una maglia a righe bianche e grigie abbinata. Mi metto degli stivaletti neri  con un pò di tacco. Ma aspetta..è quasi novembre, fa troppo freddo per uscire così. Oddio che stupida sono?. Cambio look. Jeans blu scuri a vita alta con una felpa nera della vans e gli stivaletti neri.
Mi piastro un pò i capelli solo per dominare alcune parti ribelli.
Mi metto poco fondotinta, del rimmel e un rossetto color carne. Poi mi avvio verso casa di Jake, dove mi staranno di sicuro aspettando.
Busso alla porta con circa 15 minuti di ritardo, odio i ritardi ma sono venuta a piedi perciò ci ho messo tanto. Mi viene ad aprire Jake con una faccia un pò arrabbiata "mi speghi dove eri finita?!" "Scusami tanto. Sono dovuta venire a piedi, i miei genitori hanno deciso di passare un pomeriggio romantico così.." dico dispiaciuta. "Va bene, va bene. Dai entra" lo ringrazio con sguardo da cucciolo.
Vado in camera di Jake e vedo che ci sono tutti, Vanessa, Logan e..Lucas. Wow. Ha una maglia molto attillata bianca che fa federe tutti i sui addominali scolpiti ed indossa dei jeans neri. Sta benissimo. Non mi accorgo che lo sto fissando fino a quando alzo lo sguardo e vedo il suo ghigno malizioso. Idiota.
"Ciao a tutti. Scusate il ritardo ma sono dovuta venire a piedi" "non ti preoccupare, per questa volta ti perdoniamo" mi dice Vanessa venendomi in contro e abbracciandomi.
"Ragazzi sentite, fuori ho visto che sta diventando brutto, penso che fra trenta minuti inizierà a piovere quindi vi va di stare qui e guardare un film?" dice Jake. Io e Vanessa ci guardaimo con sguardo complice sapendo già il film che avremmo visto.
Ci ritroviamo tutti sul divano a guardare "le pagine della nostra vita". L'ho visto un centinaio di volta, è troppo bello. So già che piangerò, anzi sto già piangendo.
Al finale io e Vanessa ci ritroviamo a piangere a dirotto. Lucas mi guarda e si trattiene dal ridere mentre io mi trattengo dal tirargli un pugno. Come fa a ridere dopo un film del genere?! "Su ragazze. Smettetela. È solo un film" dice Lucas "solo un film?! Solo un film?! Pensa quante volte può essere successa una cosa del genere realmente" dico incazzatissima. "Dai ragazze, avete ragione ma state esagerando. Vi prego smettetela e chiacchieriamo un pò così con ci pensate più" dice Logan. Io e Vanessa ci guardiamo e annuiamo.
Passiamo il resto del pomeriggio a ridere raccontando degli avvenimenti ridicoli che ci sono avvenuti. E, devo ammetterlo, la risata di Lucas è pazzesca. Ceniamo tutti insieme ordinando una pizza e verso le 22.30 decido di andare a casa.
"Pensi di adartene così? Da sola e a piedi" mi chiede Lucas corrugando la fronte. È preoccupato, glielo leggo negli occhi. "Non ho la macchina perciò si." Dico con fare ovvio. Lui prende la giacca e mi trascina nella sua macchina senza che io possa salutare gli altri. "Ma che fai? Potevi almeno farmeli salutare" dico arrabbiata "ma dai, li vedrai domani. Piantala" dice mentre parte verso casa mia. Il resto del viaggio lo passiamo in silenzio.
Arrivati davanti a casa sono indecisa sul ringraziarlo o sull'andarmene senza dire nulla ma lui mi precede "okei. Scusami, avrei dovuto fare come dici tu" "fa lo stesso. Ci vediamo, grazie del passaggio" dico aprendo la porta. Lui mi prende il polso e mi tira a se dandomi un bacio sulla guancia "mai andare via senza aver salutato per bene" io gli faccio la linguaccia e me ne vado. Certo che a volte è proprio dolce.
E come al solito con questi pensieri mi addormento.

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