Capitolo 46

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JESSICA
Ho sistemato per terra due cuscini in modo da formare un piccolo letto. Sempre se così si può chiamare.
«Jess» Giulia entra in camera.
«Non chiamarmi così» sbotto.
«Jessica» sospira «credimi, non avevo idea di quanto ti potesse far male il mio gesto.»
«Ti aspetti che io ora ti dica 'oh, scusami tanto Giuly, lasciamoci il passato alle spalle'?» dico, alzando la voce.
«No, assolutamente. Voglio solo che tu capisca che io ho solo...» ci guardiamo.
«È tutta colpa mia» continua Giulia «se non avessi voluto andare a casa di Mike, tutto questo non sarebbe successo.»
Beh, almeno si è presa le sue responsabilità.
Tutto qui ciò che aveva da dire?
Mi sdraio sui cuscini.
«Bene. Ora, se hai finito, lasciami dormire» dico, spegnendo la luce.
Lei si avvicina a me e mi lancia qualcosa. Sto per urlare, quando capisco cos'è.
«Ho pensato che potesse esserti utile.»
Tra le mie mani ho il mio amato cellulare.
«Mh, grazie.»

Whatsapp, 00:41
Amore: Jessy
Amore: Mi manchi cazzo
Amore: Quello stupido Mike...
- Ehi
- Anche tu mi manchi troppo.
Amore: Jess
- Mia madre mi aveva ritirato il cellulare
- Ma ora sono qui, a scriverti. E mi manchi tanto.
- Sto piangendo
Amore: No
Amore: Non piangere piccola, una soluzione c'è sempre ok?
- Beh tu cosa suggerisci?
- ...
- Visto? Non c'è più niente da fare.
Amore: Ma io ti amo, insomma, te mi piaci
- Aspetta, c'è un modo
- Hai la patente?
Amore: Sì, ma non so guidare benissimo...
- Non importa, vieni a prendermi
Amore: Vuoi scappare, noi due insieme?
- Esatto.
- Alle 3 vieni sotto l'hotel e scrivimi
- Ti aspetto
Amore: Aspettami.

Another Time - Lukas RiegerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora